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Scuola cantonale a Locarno

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Scuola cantonale a Locarno, consigliato da local.ch

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Via Francesco Chiesa 17, 6600 Locarno
Scuola cantonale
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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Via della Pace 1B, 6600 Locarno
Inches Geleta Architetti

Il contesto in cui operiamo influenza in modo decisivo il nostro approccio al progetto. Per formulare ipotesi progettuali corrette, riteniamo fondamentale confrontarci con il tessuto costruito e con le proprietà morfologiche del paesaggio. Ancorandoci a modelli architettonici del passato, intesi quali riferimenti tipologici per le proposte formali e compositive, definiamo un filo conduttore tra il contesto e il nostro intervento. L’idea fondante il nostro operato risulta dall’interpretazione di un modo di vivere e sperimentare lo spazio in un determinato contesto, dal profilo fisico e delle interazioni sociali. Partners Matteo Inchesdipl. usi sia otia reg a bsa/fas dal 2019 . Membro comitato BSA / FAS, sezione Ticinodal 2018 . Membro BSA / FAS, Federazione Architetti Svizzeridal 2017 . Titolare studio Inches Geleta Architetti Sagl, Locarno2013/19 . Collaboratore scientifico presso Dipartimento del Territorio, Cantone Ticino2011/13 . Assistente di progettazione USI, Accademia di Mendrisiodal 2010 . Attività indipendente, titolare studio inches architettura2009/11 . Architetto presso BuzzieBuzzi architetti, Locarnonel 2009 . Diploma di architetto 10/10, Accademia Architettura Mendrisio Nastasja Geletadipl. supsi vsi asai dal 2017 . Contitolare studio Inches Geleta Architetti Sagl, Locarno2015/2016 . Assistente di progettazione SUPSI, Dipartimento ambiente costruzione e design2014/2015 . Membro junior comitato VSI ASAI Svizzera italianadal 2014 . Partner presso studio inches architetturanel 2014 . Diploma architetto d’interni (premio Talenthesis), Scuola universitaria professionale Svizzera italiana Lista collaboratori Perica Kovac . Marta Mascheroni . Luca Suriano . Tommaso ParecchiTommaso Fantini . Emilio Trevisiol . Alberto Rossi . Giovanni Lazzareschi Premi Premio >> best architect 19 <> best architect 18 <> best architects 18 << MeCrì pavilion . 2017 A+ Award 17 . distinzione MeCrì pavilion . 2017 A+ Award 14 . finalista Casa Rizza . 2014

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Il contesto in cui operiamo influenza in modo decisivo il nostro approccio al progetto. Per formulare ipotesi progettuali corrette, riteniamo fondamentale confrontarci con il tessuto costruito e con le proprietà morfologiche del paesaggio. Ancorandoci a modelli architettonici del passato, intesi quali riferimenti tipologici per le proposte formali e compositive, definiamo un filo conduttore tra il contesto e il nostro intervento. L’idea fondante il nostro operato risulta dall’interpretazione di un modo di vivere e sperimentare lo spazio in un determinato contesto, dal profilo fisico e delle interazioni sociali. Partners Matteo Inchesdipl. usi sia otia reg a bsa/fas dal 2019 . Membro comitato BSA / FAS, sezione Ticinodal 2018 . Membro BSA / FAS, Federazione Architetti Svizzeridal 2017 . Titolare studio Inches Geleta Architetti Sagl, Locarno2013/19 . Collaboratore scientifico presso Dipartimento del Territorio, Cantone Ticino2011/13 . Assistente di progettazione USI, Accademia di Mendrisiodal 2010 . Attività indipendente, titolare studio inches architettura2009/11 . Architetto presso BuzzieBuzzi architetti, Locarnonel 2009 . Diploma di architetto 10/10, Accademia Architettura Mendrisio Nastasja Geletadipl. supsi vsi asai dal 2017 . Contitolare studio Inches Geleta Architetti Sagl, Locarno2015/2016 . Assistente di progettazione SUPSI, Dipartimento ambiente costruzione e design2014/2015 . Membro junior comitato VSI ASAI Svizzera italianadal 2014 . Partner presso studio inches architetturanel 2014 . Diploma architetto d’interni (premio Talenthesis), Scuola universitaria professionale Svizzera italiana Lista collaboratori Perica Kovac . Marta Mascheroni . Luca Suriano . Tommaso ParecchiTommaso Fantini . Emilio Trevisiol . Alberto Rossi . Giovanni Lazzareschi Premi Premio >> best architect 19 <> best architect 18 <> best architects 18 << MeCrì pavilion . 2017 A+ Award 17 . distinzione MeCrì pavilion . 2017 A+ Award 14 . finalista Casa Rizza . 2014

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ECAP Ticino UNIA

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Formazione per adultiScuola di linguePerfezionamento professionaleCentro di formazioneScuola d'informatica
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laltralingua soggiorni linguistici

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laltralingua soggiorni linguistici

Via Giovan Battista Pioda 4, 6900 Lugano
laltralingua - soggiorni linguistici

Agenzia in Ticino scelta e selezionata dal Dipartimento Cantonale Educazione e Cultura LSE quale partner pubblico-privato per i corsi di lingua all'estero. I soggiorni studio laltralingua sono il metodo più efficace per imparare o perfezionare una lingua straniera, conseguire un diploma, completare la propria formazione professionale, entrare in un’università. Per la scelta delle scuole laltralingua tiene in considerazione la loro qualità e affidabilità piuttosto che la lusinga di prezzi eccezionali. Inoltre, per informarti al meglio anche nei dettagli, visita regolarmente tutti gli istituti rappresentati. Oltre all’insegnamento laltralingua controlla con cura i servizi delle scuole come le escursioni, l’organizzazione delle attività per il tempo libero, le attrezzature sportive e naturalmente le possibilità di alloggio. Quello che farai, quindi, laltralingua lo ha vissuto per te in prima persona, ed è per questo che è in grado di darti tutte le garanzie di qualità che cerchi. Oltre alle lingue più richieste come l’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo, rappresentiamo scuole che ti possono insegnare il portoghese, il giapponese, il cinese, il russo e l'arabo.Chiedici un’offerta senza impegno! Perchè scegliere laltralingua? Scelta delle scuole con giudizio imparziale, non legato al prezzo ma alla qualità dell’offerta Pagamenti personalizzati Assistenza personale nel luogo del soggiorno Prezzi rigorosamente ufficiali delle scuole Consulenze gratuite anche per l’ottenimento di un prestito di studio Numero limitato di parlanti la stessa lingua in classe Offerte speciali disponibili solo grazie a nostri accordi con le scuole

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Soggiorno linguisticoScuola di lingueCorsi di lingue all'estero
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laltralingua - soggiorni linguistici

Agenzia in Ticino scelta e selezionata dal Dipartimento Cantonale Educazione e Cultura LSE quale partner pubblico-privato per i corsi di lingua all'estero. I soggiorni studio laltralingua sono il metodo più efficace per imparare o perfezionare una lingua straniera, conseguire un diploma, completare la propria formazione professionale, entrare in un’università. Per la scelta delle scuole laltralingua tiene in considerazione la loro qualità e affidabilità piuttosto che la lusinga di prezzi eccezionali. Inoltre, per informarti al meglio anche nei dettagli, visita regolarmente tutti gli istituti rappresentati. Oltre all’insegnamento laltralingua controlla con cura i servizi delle scuole come le escursioni, l’organizzazione delle attività per il tempo libero, le attrezzature sportive e naturalmente le possibilità di alloggio. Quello che farai, quindi, laltralingua lo ha vissuto per te in prima persona, ed è per questo che è in grado di darti tutte le garanzie di qualità che cerchi. Oltre alle lingue più richieste come l’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo, rappresentiamo scuole che ti possono insegnare il portoghese, il giapponese, il cinese, il russo e l'arabo.Chiedici un’offerta senza impegno! Perchè scegliere laltralingua? Scelta delle scuole con giudizio imparziale, non legato al prezzo ma alla qualità dell’offerta Pagamenti personalizzati Assistenza personale nel luogo del soggiorno Prezzi rigorosamente ufficiali delle scuole Consulenze gratuite anche per l’ottenimento di un prestito di studio Numero limitato di parlanti la stessa lingua in classe Offerte speciali disponibili solo grazie a nostri accordi con le scuole

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

 Chiuso – Apre domani alle 09:00
AT - architettura e tecnica di Massimo Biffi

Valutazione 4.5 di 5 stelle su 2 valutazioni

AT - architettura e tecnica di Massimo Biffi

Via Costa di Fuori 7, 6614 Brissago

Concorsi Ampliamento università della Svizzera italiana – Facoltà di teologia – 2° Premio Ampliamento scuola agraria istituto cantonale di Mezzana Amliamento e copertura pista di ghiaccio centro sportivo della Siberia – Ascona Ampliamento biblioteca cantonale di Lugano Ampliamento passeggiata al lago – Brissago – Studio parallelo Concorso ampliamento delle scuole elementari di Savosa – 1° Premio Concorso nuovo centro polivalente di Pollegio - 2° Premio Progetti realizzati 1997–2018 Piscina esterna casa Gebhardt – Brissago Casa Alberti – Gudo Casa Gandolfi – Agarone Casa Monte Sereno – Brissago Case Cooperativa al Ponte, Lift esterno – Ascona Casa Iropoi – San Nazzaro Nuovi posteggi coperti e lift esterno – Case Buob – Wild – Brissago Villa Emden – Isole di Brissago – Lavori di miglioria Casa Grieder - Brissago Sopraelevazione stabile commerciale - abitativo Eredi Losa - Locarno Nuovo Lido comunale di Brissago Direzione lavori – opere pubbliche 1997–2018 Opere in calcestruzzo armato – Sistemazione esterna casa Baccalà, Brissago – Progetto architetto LivioVacchini – 1997–1998 Nuovo stabile amministrativo cantonale – Locarno – Progetto arch Sergio Cattaneo – 2002–2006 Lavori di miglioria villa Emden – Isole di Brissago – 2010–2011 Edificazione nuova sede Sevizio Ambulanza Locarnese e Valli - 2015-2018 Direzione lavori – opere private 1997–2018 Piscina esterna casa Gebhardt – Brissago Casa Alberti – Gudo Casa Gandolfi – Agarone Casa Monte Sereno – Brissago Casa Iropoi – San Nazzaro Nuovi posteggi coperti e lift esterno – Case Buob – Wild – Brissago Sopraelevazione stabile commerciale - abitativo Eredi Losa - Locarno

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ArchitettoStudio di ArchitetturaCostruzione, direzione lavori
Via Costa di Fuori 7, 6614 Brissago
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Concorsi Ampliamento università della Svizzera italiana – Facoltà di teologia – 2° Premio Ampliamento scuola agraria istituto cantonale di Mezzana Amliamento e copertura pista di ghiaccio centro sportivo della Siberia – Ascona Ampliamento biblioteca cantonale di Lugano Ampliamento passeggiata al lago – Brissago – Studio parallelo Concorso ampliamento delle scuole elementari di Savosa – 1° Premio Concorso nuovo centro polivalente di Pollegio - 2° Premio Progetti realizzati 1997–2018 Piscina esterna casa Gebhardt – Brissago Casa Alberti – Gudo Casa Gandolfi – Agarone Casa Monte Sereno – Brissago Case Cooperativa al Ponte, Lift esterno – Ascona Casa Iropoi – San Nazzaro Nuovi posteggi coperti e lift esterno – Case Buob – Wild – Brissago Villa Emden – Isole di Brissago – Lavori di miglioria Casa Grieder - Brissago Sopraelevazione stabile commerciale - abitativo Eredi Losa - Locarno Nuovo Lido comunale di Brissago Direzione lavori – opere pubbliche 1997–2018 Opere in calcestruzzo armato – Sistemazione esterna casa Baccalà, Brissago – Progetto architetto LivioVacchini – 1997–1998 Nuovo stabile amministrativo cantonale – Locarno – Progetto arch Sergio Cattaneo – 2002–2006 Lavori di miglioria villa Emden – Isole di Brissago – 2010–2011 Edificazione nuova sede Sevizio Ambulanza Locarnese e Valli - 2015-2018 Direzione lavori – opere private 1997–2018 Piscina esterna casa Gebhardt – Brissago Casa Alberti – Gudo Casa Gandolfi – Agarone Casa Monte Sereno – Brissago Casa Iropoi – San Nazzaro Nuovi posteggi coperti e lift esterno – Case Buob – Wild – Brissago Sopraelevazione stabile commerciale - abitativo Eredi Losa - Locarno

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PINK BARON SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

PINK BARON SA

Via Carlo Maderno 1, 6825 Capolago
Pink Baron - metti le ali ai tuoi sogni

VOLI BI-POSTO E SCUOLA DI PARAPENDIO Scopri il parapendio Avvicinati al volo come passeggero o in prima persona Toccare con mano il parapendio, comincia a conoscerlo un po’, giocaci assieme e prova l’ebrezza di staccarsi da terra e volare. Puoi anche provare a volare da subito insieme all’istruttore in un volo biposto che ti darà la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso. Diventa pilota Impara a volare con i corsi organizzati da Pink Baron Indispensabile per praticare il volo con parapendio in modo sicuro e gratificante, è l’ottenimento della Licenza di pilota di parapendio. La Pink Baron SA offre corsi per l’ottenimento della Licenza di pilota, aggiornamenti per piloti con brevetto, Licenze bi-posto, e corsi sicurezza. Paramotore Scopri il volo a motore con i corsi organizzati da Pink Baron Il Paramotore ed il Paracarrello (trike) aprono nuovi orizzonti al mondo del volo in parapendio. In effetti con il motore si può decollare in pianura e non vi è la necessità di avere una montagna o un pendio.In Svizzera è vietato e quindi la formazione viene fatta in Italia e noi utilizziamo un’aviosuperficie non lontana dal Confine, ideale per imparare questa disciplina. Agenda - Consulta i prossimi appuntamenti di volo in programma Prezzi Tutti i costi sono espressi in CHF (franchi svizzeri) LA STORIA Frank & Max (inverno 1986/1987) fondatori della PINK BARON Innanzi tutto la PINK BARON è nata nell'estate 1987 ed i fondatori sono Franco Kessel e Massimo Marchesi, che per loro passione da piloti di parapendio hanno fatto tutta la formazione per diventare istruttori. All'inizio era nata come scuola per gli amici e poi con il passare dei mesi la richiesta si è fatta più importante e quindi Franco si è dedicato professionalmente alla scuola, mentre Massimo aiutava i i fine settimana e festivi. Con l'andare degli anni, Massimo si ritira perché troppo impegnato con il suo lavoro e quindi Franco porta avanti tutto con l'aiuto di diversi altri collaboratori. La passione è tanta e Franco con la sua scuola, vi garantisce un insegnamento professionale acquisito con la lunga esperienza! Nel 2003, inizia la collaborazione molto stretta con l'altra scuola Ticinese e praticamente vi é un rafforzamento della qualità e continuità dell'insegnamento! Gli allievi delle due scuole sono insieme così che, Franco si occupa principalmente delle Giornate di Prova, Corsi Principianti e Preparazione agli Esami mentre, Renato(istruttore dell'altra scuola) invece fa principalmente i Voli Alti e Corsi di volo in Termica.Nel 2015, Franco torna a dedicarsi al 100% al volo. Con l’aiuto di diversi collaboratori, ora garantisce un insegnamento anche durante i giorni infrasettimanali.Quindi, ora non ci sono più scuse… TUTTI POSSONO IMPARARE A VOLARE…Non ci sono più scuse del tipo: il lavoro a turni non me lo consente, i fine settimana sono spesso assente, i bambini sono a casa durante il fine settimana, ecc!

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Scuola di parapendio, scuola di deltaplanoScuola di voloScuola e istituto di sport
Via Carlo Maderno 1, 6825 Capolago
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VOLI BI-POSTO E SCUOLA DI PARAPENDIO Scopri il parapendio Avvicinati al volo come passeggero o in prima persona Toccare con mano il parapendio, comincia a conoscerlo un po’, giocaci assieme e prova l’ebrezza di staccarsi da terra e volare. Puoi anche provare a volare da subito insieme all’istruttore in un volo biposto che ti darà la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso. Diventa pilota Impara a volare con i corsi organizzati da Pink Baron Indispensabile per praticare il volo con parapendio in modo sicuro e gratificante, è l’ottenimento della Licenza di pilota di parapendio. La Pink Baron SA offre corsi per l’ottenimento della Licenza di pilota, aggiornamenti per piloti con brevetto, Licenze bi-posto, e corsi sicurezza. Paramotore Scopri il volo a motore con i corsi organizzati da Pink Baron Il Paramotore ed il Paracarrello (trike) aprono nuovi orizzonti al mondo del volo in parapendio. In effetti con il motore si può decollare in pianura e non vi è la necessità di avere una montagna o un pendio.In Svizzera è vietato e quindi la formazione viene fatta in Italia e noi utilizziamo un’aviosuperficie non lontana dal Confine, ideale per imparare questa disciplina. Agenda - Consulta i prossimi appuntamenti di volo in programma Prezzi Tutti i costi sono espressi in CHF (franchi svizzeri) LA STORIA Frank & Max (inverno 1986/1987) fondatori della PINK BARON Innanzi tutto la PINK BARON è nata nell'estate 1987 ed i fondatori sono Franco Kessel e Massimo Marchesi, che per loro passione da piloti di parapendio hanno fatto tutta la formazione per diventare istruttori. All'inizio era nata come scuola per gli amici e poi con il passare dei mesi la richiesta si è fatta più importante e quindi Franco si è dedicato professionalmente alla scuola, mentre Massimo aiutava i i fine settimana e festivi. Con l'andare degli anni, Massimo si ritira perché troppo impegnato con il suo lavoro e quindi Franco porta avanti tutto con l'aiuto di diversi altri collaboratori. La passione è tanta e Franco con la sua scuola, vi garantisce un insegnamento professionale acquisito con la lunga esperienza! Nel 2003, inizia la collaborazione molto stretta con l'altra scuola Ticinese e praticamente vi é un rafforzamento della qualità e continuità dell'insegnamento! Gli allievi delle due scuole sono insieme così che, Franco si occupa principalmente delle Giornate di Prova, Corsi Principianti e Preparazione agli Esami mentre, Renato(istruttore dell'altra scuola) invece fa principalmente i Voli Alti e Corsi di volo in Termica.Nel 2015, Franco torna a dedicarsi al 100% al volo. Con l’aiuto di diversi collaboratori, ora garantisce un insegnamento anche durante i giorni infrasettimanali.Quindi, ora non ci sono più scuse… TUTTI POSSONO IMPARARE A VOLARE…Non ci sono più scuse del tipo: il lavoro a turni non me lo consente, i fine settimana sono spesso assente, i bambini sono a casa durante il fine settimana, ecc!

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ComuneMunicipioCancelleria comunale
Via Cantonale 138, 6573 Magadino
ComuneMunicipioCancelleria comunale
Il Comune di Gambarogno

Il Comune di Gambarogno nasce 11 anni fa dalla fusione coraggiosa di 9 Comuni e oggi copre un'estesa area che collega in modo strategico il Locarnese ed il Bellinzonese. In poco più di un decennio il nuovo Comune ha saputo trasformarsi da piccola realtà locale ad importante interlocutore politico, dandosi un'organizzazione moderna ed efficiente. Una realtà che ospita in modo armonioso e complementare importanti insediamenti industriali e meravigliosi comparti a vocazione turistica. Con uno sguardo possiamo abbracciare, a breve distanza, gli alpeggi che sovrastano il Lago Maggiore e le spiagge tanto amate dai turisti. Ma il Comune di Gambarogno è pure un luogo pregiato per le famiglie, che possono crescere i propri figli nella natura e nella tranquillità, pur restando a poca distanza dai poli regionali. Il nostro impegno è di continuare a rendere il Comune sempre più attrattivo ed efficiente, sia in termini di servizi sia di fiscalità, sempre attenti ad assicurare la migliore qualità di vita possibile. A chiunque vorrà renderci visita, per poche ore o per vivervi durevolmente, riserveremo la migliore accoglienza possibile. avv. Gianluigi Della Santa, Sindaco

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Scuola cantonale a Locarno

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Scuola cantonale a Locarno

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 Chiuso – Apre domani alle 08:00
M2

Media 2

Via Francesco Chiesa 17, 6600 Locarno
Scuola cantonale
 Chiuso – Apre domani alle 08:00
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Via della Pace 1B, 6600 Locarno
Inches Geleta Architetti

Il contesto in cui operiamo influenza in modo decisivo il nostro approccio al progetto. Per formulare ipotesi progettuali corrette, riteniamo fondamentale confrontarci con il tessuto costruito e con le proprietà morfologiche del paesaggio. Ancorandoci a modelli architettonici del passato, intesi quali riferimenti tipologici per le proposte formali e compositive, definiamo un filo conduttore tra il contesto e il nostro intervento. L’idea fondante il nostro operato risulta dall’interpretazione di un modo di vivere e sperimentare lo spazio in un determinato contesto, dal profilo fisico e delle interazioni sociali. Partners Matteo Inchesdipl. usi sia otia reg a bsa/fas dal 2019 . Membro comitato BSA / FAS, sezione Ticinodal 2018 . Membro BSA / FAS, Federazione Architetti Svizzeridal 2017 . Titolare studio Inches Geleta Architetti Sagl, Locarno2013/19 . Collaboratore scientifico presso Dipartimento del Territorio, Cantone Ticino2011/13 . Assistente di progettazione USI, Accademia di Mendrisiodal 2010 . Attività indipendente, titolare studio inches architettura2009/11 . Architetto presso BuzzieBuzzi architetti, Locarnonel 2009 . Diploma di architetto 10/10, Accademia Architettura Mendrisio Nastasja Geletadipl. supsi vsi asai dal 2017 . Contitolare studio Inches Geleta Architetti Sagl, Locarno2015/2016 . Assistente di progettazione SUPSI, Dipartimento ambiente costruzione e design2014/2015 . Membro junior comitato VSI ASAI Svizzera italianadal 2014 . Partner presso studio inches architetturanel 2014 . Diploma architetto d’interni (premio Talenthesis), Scuola universitaria professionale Svizzera italiana Lista collaboratori Perica Kovac . Marta Mascheroni . Luca Suriano . Tommaso ParecchiTommaso Fantini . Emilio Trevisiol . Alberto Rossi . Giovanni Lazzareschi Premi Premio >> best architect 19 <> best architect 18 <> best architects 18 << MeCrì pavilion . 2017 A+ Award 17 . distinzione MeCrì pavilion . 2017 A+ Award 14 . finalista Casa Rizza . 2014

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laltralingua soggiorni linguistici

Via Giovan Battista Pioda 4, 6900 Lugano
laltralingua - soggiorni linguistici

Agenzia in Ticino scelta e selezionata dal Dipartimento Cantonale Educazione e Cultura LSE quale partner pubblico-privato per i corsi di lingua all'estero. I soggiorni studio laltralingua sono il metodo più efficace per imparare o perfezionare una lingua straniera, conseguire un diploma, completare la propria formazione professionale, entrare in un’università. Per la scelta delle scuole laltralingua tiene in considerazione la loro qualità e affidabilità piuttosto che la lusinga di prezzi eccezionali. Inoltre, per informarti al meglio anche nei dettagli, visita regolarmente tutti gli istituti rappresentati. Oltre all’insegnamento laltralingua controlla con cura i servizi delle scuole come le escursioni, l’organizzazione delle attività per il tempo libero, le attrezzature sportive e naturalmente le possibilità di alloggio. Quello che farai, quindi, laltralingua lo ha vissuto per te in prima persona, ed è per questo che è in grado di darti tutte le garanzie di qualità che cerchi. Oltre alle lingue più richieste come l’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo, rappresentiamo scuole che ti possono insegnare il portoghese, il giapponese, il cinese, il russo e l'arabo.Chiedici un’offerta senza impegno! Perchè scegliere laltralingua? Scelta delle scuole con giudizio imparziale, non legato al prezzo ma alla qualità dell’offerta Pagamenti personalizzati Assistenza personale nel luogo del soggiorno Prezzi rigorosamente ufficiali delle scuole Consulenze gratuite anche per l’ottenimento di un prestito di studio Numero limitato di parlanti la stessa lingua in classe Offerte speciali disponibili solo grazie a nostri accordi con le scuole

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Soggiorno linguisticoScuola di lingueCorsi di lingue all'estero
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AT - architettura e tecnica di Massimo Biffi

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AT - architettura e tecnica di Massimo Biffi

Via Costa di Fuori 7, 6614 Brissago

Concorsi Ampliamento università della Svizzera italiana – Facoltà di teologia – 2° Premio Ampliamento scuola agraria istituto cantonale di Mezzana Amliamento e copertura pista di ghiaccio centro sportivo della Siberia – Ascona Ampliamento biblioteca cantonale di Lugano Ampliamento passeggiata al lago – Brissago – Studio parallelo Concorso ampliamento delle scuole elementari di Savosa – 1° Premio Concorso nuovo centro polivalente di Pollegio - 2° Premio Progetti realizzati 1997–2018 Piscina esterna casa Gebhardt – Brissago Casa Alberti – Gudo Casa Gandolfi – Agarone Casa Monte Sereno – Brissago Case Cooperativa al Ponte, Lift esterno – Ascona Casa Iropoi – San Nazzaro Nuovi posteggi coperti e lift esterno – Case Buob – Wild – Brissago Villa Emden – Isole di Brissago – Lavori di miglioria Casa Grieder - Brissago Sopraelevazione stabile commerciale - abitativo Eredi Losa - Locarno Nuovo Lido comunale di Brissago Direzione lavori – opere pubbliche 1997–2018 Opere in calcestruzzo armato – Sistemazione esterna casa Baccalà, Brissago – Progetto architetto LivioVacchini – 1997–1998 Nuovo stabile amministrativo cantonale – Locarno – Progetto arch Sergio Cattaneo – 2002–2006 Lavori di miglioria villa Emden – Isole di Brissago – 2010–2011 Edificazione nuova sede Sevizio Ambulanza Locarnese e Valli - 2015-2018 Direzione lavori – opere private 1997–2018 Piscina esterna casa Gebhardt – Brissago Casa Alberti – Gudo Casa Gandolfi – Agarone Casa Monte Sereno – Brissago Casa Iropoi – San Nazzaro Nuovi posteggi coperti e lift esterno – Case Buob – Wild – Brissago Sopraelevazione stabile commerciale - abitativo Eredi Losa - Locarno

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ArchitettoStudio di ArchitetturaCostruzione, direzione lavori
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PINK BARON SA

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Via Carlo Maderno 1, 6825 Capolago
Pink Baron - metti le ali ai tuoi sogni

VOLI BI-POSTO E SCUOLA DI PARAPENDIO Scopri il parapendio Avvicinati al volo come passeggero o in prima persona Toccare con mano il parapendio, comincia a conoscerlo un po’, giocaci assieme e prova l’ebrezza di staccarsi da terra e volare. Puoi anche provare a volare da subito insieme all’istruttore in un volo biposto che ti darà la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso. Diventa pilota Impara a volare con i corsi organizzati da Pink Baron Indispensabile per praticare il volo con parapendio in modo sicuro e gratificante, è l’ottenimento della Licenza di pilota di parapendio. La Pink Baron SA offre corsi per l’ottenimento della Licenza di pilota, aggiornamenti per piloti con brevetto, Licenze bi-posto, e corsi sicurezza. Paramotore Scopri il volo a motore con i corsi organizzati da Pink Baron Il Paramotore ed il Paracarrello (trike) aprono nuovi orizzonti al mondo del volo in parapendio. In effetti con il motore si può decollare in pianura e non vi è la necessità di avere una montagna o un pendio.In Svizzera è vietato e quindi la formazione viene fatta in Italia e noi utilizziamo un’aviosuperficie non lontana dal Confine, ideale per imparare questa disciplina. Agenda - Consulta i prossimi appuntamenti di volo in programma Prezzi Tutti i costi sono espressi in CHF (franchi svizzeri) LA STORIA Frank & Max (inverno 1986/1987) fondatori della PINK BARON Innanzi tutto la PINK BARON è nata nell'estate 1987 ed i fondatori sono Franco Kessel e Massimo Marchesi, che per loro passione da piloti di parapendio hanno fatto tutta la formazione per diventare istruttori. All'inizio era nata come scuola per gli amici e poi con il passare dei mesi la richiesta si è fatta più importante e quindi Franco si è dedicato professionalmente alla scuola, mentre Massimo aiutava i i fine settimana e festivi. Con l'andare degli anni, Massimo si ritira perché troppo impegnato con il suo lavoro e quindi Franco porta avanti tutto con l'aiuto di diversi altri collaboratori. La passione è tanta e Franco con la sua scuola, vi garantisce un insegnamento professionale acquisito con la lunga esperienza! Nel 2003, inizia la collaborazione molto stretta con l'altra scuola Ticinese e praticamente vi é un rafforzamento della qualità e continuità dell'insegnamento! Gli allievi delle due scuole sono insieme così che, Franco si occupa principalmente delle Giornate di Prova, Corsi Principianti e Preparazione agli Esami mentre, Renato(istruttore dell'altra scuola) invece fa principalmente i Voli Alti e Corsi di volo in Termica.Nel 2015, Franco torna a dedicarsi al 100% al volo. Con l’aiuto di diversi collaboratori, ora garantisce un insegnamento anche durante i giorni infrasettimanali.Quindi, ora non ci sono più scuse… TUTTI POSSONO IMPARARE A VOLARE…Non ci sono più scuse del tipo: il lavoro a turni non me lo consente, i fine settimana sono spesso assente, i bambini sono a casa durante il fine settimana, ecc!

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Scuola di parapendio, scuola di deltaplanoScuola di voloScuola e istituto di sport
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ComuneMunicipioCancelleria comunale
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Il Comune di Gambarogno

Il Comune di Gambarogno nasce 11 anni fa dalla fusione coraggiosa di 9 Comuni e oggi copre un'estesa area che collega in modo strategico il Locarnese ed il Bellinzonese. In poco più di un decennio il nuovo Comune ha saputo trasformarsi da piccola realtà locale ad importante interlocutore politico, dandosi un'organizzazione moderna ed efficiente. Una realtà che ospita in modo armonioso e complementare importanti insediamenti industriali e meravigliosi comparti a vocazione turistica. Con uno sguardo possiamo abbracciare, a breve distanza, gli alpeggi che sovrastano il Lago Maggiore e le spiagge tanto amate dai turisti. Ma il Comune di Gambarogno è pure un luogo pregiato per le famiglie, che possono crescere i propri figli nella natura e nella tranquillità, pur restando a poca distanza dai poli regionali. Il nostro impegno è di continuare a rendere il Comune sempre più attrattivo ed efficiente, sia in termini di servizi sia di fiscalità, sempre attenti ad assicurare la migliore qualità di vita possibile. A chiunque vorrà renderci visita, per poche ore o per vivervi durevolmente, riserveremo la migliore accoglienza possibile. avv. Gianluigi Della Santa, Sindaco

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