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Prodotti regionali a Luganese (Regione)

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GUSTO TICINO

GUSTO TICINO

Via Stazione 10, 6593 Cadenazzo
GUSTO TICINO - Specialità Ticinesi - Tessiner Produkte - Produits du Tessin

SHOP online 🔴🔵 Team 🔴🔵 Azienda 🔴🔵 Cesti Regalo & Souvenir 🔴🔵 GOFAST charge 🔴🔵 Contatti Il meglio dei prodotti agroalimentari ticinesi. 🥖🧀Proponiamo i gusti ed i profumi di un tempo, intensi e tradizionali. 🕰️🌾Vi allieteremo però anche con le creazioni più moderne ed innovative, frutto della ricerca “del meglio e del nuovo” da parte degli agricoltori, allevatori, viticoltori, casari, mugnai, enologi, panettieri, pasticceri, pescatori, ecc… che compongono la nostra articolata realtà produttiva. 🚜🍷Le specialità che proponiamo, sono nate dalla nostra terra, trasformate ed affinate nel Canton Ticino.Nel nostro punto vendita di Cadenazzo e sullo store online si trovano tutta una serie di “piaceri della vita” tradizionali quali ad esempio: formaggi d’alpe delle nostre valli, latticini e formaggi di caseificio, yogurt, birre, vini, distillati, salumeria rappresentativi delle diverse regioni del nostro Cantone, miele, dolci, farine da polenta, frutta e verdura di stagione, pasta di grano duro riso, gazzose, e tante altre cose da leccarsi i baffi! 🧀🍇🍯Da noi però il tempo non si è fermato ed alle specialità tradizionali si aggiungono man mano nuovi prodotti, frutto dell’inventiva dei nostri fornitori. Conosciamo ognuno dei produttori e delle produttrici e garantiamo per la bontà, qualità, provenienza e la sicurezza dei prodotti in vendita. 🌱🛒Nella misura del possibile facciamo in modo che ogni fornitore possa presentare e promuovere i suoi prodotti locali. 🌍🌱

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Prodotti regionaliRistoranteRistorante, Caffè, Grotto, BarNegozi di AlimentariFormaggi, specialitàArticoli da RegaloSpecialità alimentariTake AwaySalumiFormaggi all'ingrossoSalumeriaBio, prodottiSpacci fattorieLatte e latticiniEnotecaSouvenirFrutta e verdura
Via Stazione 10, 6593 Cadenazzo
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GUSTO TICINO - Specialità Ticinesi - Tessiner Produkte - Produits du Tessin

SHOP online 🔴🔵 Team 🔴🔵 Azienda 🔴🔵 Cesti Regalo & Souvenir 🔴🔵 GOFAST charge 🔴🔵 Contatti Il meglio dei prodotti agroalimentari ticinesi. 🥖🧀Proponiamo i gusti ed i profumi di un tempo, intensi e tradizionali. 🕰️🌾Vi allieteremo però anche con le creazioni più moderne ed innovative, frutto della ricerca “del meglio e del nuovo” da parte degli agricoltori, allevatori, viticoltori, casari, mugnai, enologi, panettieri, pasticceri, pescatori, ecc… che compongono la nostra articolata realtà produttiva. 🚜🍷Le specialità che proponiamo, sono nate dalla nostra terra, trasformate ed affinate nel Canton Ticino.Nel nostro punto vendita di Cadenazzo e sullo store online si trovano tutta una serie di “piaceri della vita” tradizionali quali ad esempio: formaggi d’alpe delle nostre valli, latticini e formaggi di caseificio, yogurt, birre, vini, distillati, salumeria rappresentativi delle diverse regioni del nostro Cantone, miele, dolci, farine da polenta, frutta e verdura di stagione, pasta di grano duro riso, gazzose, e tante altre cose da leccarsi i baffi! 🧀🍇🍯Da noi però il tempo non si è fermato ed alle specialità tradizionali si aggiungono man mano nuovi prodotti, frutto dell’inventiva dei nostri fornitori. Conosciamo ognuno dei produttori e delle produttrici e garantiamo per la bontà, qualità, provenienza e la sicurezza dei prodotti in vendita. 🌱🛒Nella misura del possibile facciamo in modo che ogni fornitore possa presentare e promuovere i suoi prodotti locali. 🌍🌱

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CaseificioLatte e latticiniFormaggi, specialitàFormaggi all'ingrossoProdotti regionali
Campagna 48, 6719 Aquila
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NOVITÀ AD AQUILA IL PRIMO DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI FORMAGGI!!

La Grotta-Cantina del formaggio a Torre, inaugurata nel 2010 presso la Cima Norma.APERTURA PER EVENTI SU RISERVAZIONE ( min 12 persone).Interessati richiedere preventivo con almeno un mese di anticipo.Vendita diretta INFORMAZIONI La moderna azienda agricola con annesso il Caseificio del Sole, ha le sue origini nel 1978. L'azienda è ubicata nella tranquilla campagna di Aquila a circa 800 metri, in Valle di Blenio, nei pressi della strada principale che porta al Passo del Lucomagno. Da qui si gode una stupenda vista sulle vette dell'Adula e del Sosto. Gestiamo anche l'ALPE CAMADRA. PRODOTTI, SERVIZI Formaggio ALPE CAMADRA DOP è un prodotto stagionale solo quando la mandria si trova all'Alpe Formagella DEL SOLE Ra Crénga dra vâll da Brégn Formaggio Blenio e Adula Raklettello del Sole MARCHE FORMAGGIO D'ALPE CAMADRA DOP CERTIFICATI, RICONOSCIMENTI Certificato FATI DOP per Formaggio d'Alpe Camadra DOP = denominazione origine protetta. Caseificio del Sole CH-43724291 MARCHIO TICINO CERTIFICAZIONE FROMARTE REFERENZE LATI, COOP, MIGROS, DENNER, STEA FATI DOP, MANOR

Valutazione 3.7 di 5 stelle su 3 valutazioni

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 Aperto – Chiude oggi alle 18:00
Agrotomato SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

Agrotomato SA

Strada Bosco d'Albor 8, 6512 Giubiasco

Produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi Agrotomato SA nasce nel 2007 da un’idea di Claudio Cattori ed Emma, dopo aver maturato e consolidato una grande esperienza nella produzione agricola della fatica e ambizione, con nient’altro in mano se non una manciata di sogni e idee. L'azienda si occupa di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi, valorizzandoli in ambito nazionale. L'azienda Agrotomato SA inizia la sua attività nel gennaio 2007. Infatti Claudio Cattori e la sua famiglia dopo l'esproprio da parte di Alptransit dell'azienda di Camorino decidono di lanciarsi in questa nuova sfida. Questo passo da vita ad un'azienda moderna che col passare degli anni si é svilupata ed ingrandita e ne fanno una delle aziende più importanti del settore orticolo ticinese.Con la passione di sempre la famiglia Cattori produce a secondo della stagione diversi ortaggi nel pieno rispetto dell'ambiente e della massima freschezza. Prodotti della serra Al riparo dalle bizze del tempo e baciati dal sole del Ticino i nostri pomodori crescono all'interno dei vari settori della serra. Le piantine vengono piantate nella seconda settimana di gennaio, 10 settimane dopo la massa a dimora possiamo cominciare a raccogliere i primi frutti.Di regola per le varietà a frutto piccolo (Cherry) la raccolta comincia verso la metà del mese di aprile, invece per i Ramati dobbiamo pazientare un po', di regola i primi importanti raccolti cominciano verso a fine del mese.Le colture si protraggono fino alla metà di novembre dopodiché le strutture vengono pulite, disinfettate e preparate per il nuovo ciclo colturale. POMODORO RAMATO POMODORO CHERRY RAMATO POMODORO DATTERINO POMODORO CHERRY RAMATO PICCOLINO La produzione in campo segue il ritmo naturale delle stagioni anche se negli ultimi anni per volere del consumatore diversi ortaggi vengono coltivate in periodo medo adatti alla sua coltivazione. La parcelle gestite dall'azienda si trovano nei comuni di Giubiasco, Cadenazzo e Gudo. ZUCCHINA ICEBERG FINOCCHIO CABIS ROSSO VERZA La nostra produzione é prodotta secondo i seguenti standard di produzione:Suisse Garantie: Il marchio di certificazione d'origne, Suisse Garantie controlla che le materie prime provengano da agricoltura Svizzera e trasformati esclusivamente su suolo elveticoSwiss Gap: Swiss Gap é un'associazione che ha come obbiettivo di introdurre lo standard Global Gap in Svizzera tenendo conto delle particolari strutture svizzere. Per l'orticoltura é stato sviluppato sulla base delle esigenze attuali di produzione integrata. Rispettiamo l'ambiente che ci circonda L'azienda cerca di produrre con tecniche rispettose dell'ambiente che ci circonda. Infatti da Ottobre 2012 riscaldiamo le nostre serra con il calore proveniente dal Termovalorizzatore di Giubiasco. Scegliendo questa fonte di calore abbiamo abbandonato il Gas Propano azzerando in un solo colpo le emissioni i CO2. Come azienda eravamo già certifcati dalla Confederazione come azienda ad emissioni ridotte e cambiando il vettore energetico adempiamo alla nuova politica nazionale sulle riduzioni delle emissioni di CO2. Nelle colture in serre pratichiamo la lotta biologica contro diversi parassiti. Grazie all'introduzione di questi insetti utili riusciamo a tenere sotto controllo i principali parassiti che sono Mosca Bianca, Ragnetto Rosso, Tripidi e Pidocchi. Per ottenere una completa e regolare fecondazione dei fiori di Pomodoro utilizziamo i Bombi, ci viene fornito in arnie e la durata della stessa é di 8-10 settimane, nelle prime 6 sono più attivi.Le nostre piante di pomodoro sono piantate in un substrato a base di fibra di cocco, a fine coltura lo stesso viene sparso nei campi come ammendante in quanto si tratta di un prodotto naturale.Come per la vendita, anche per la logistica interna dell'azienda utilizziamo solamente cassette ripiegabile, questo ci permette di risparmiare inutili viaggi con i nostri furgoni così come le emissioni di CO2

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Frutta e verduraBio, prodottiAgriculturaAlimentari all'ingrossoViticolturaApicoltura mieleProdotti regionali
Strada Bosco d'Albor 8, 6512 Giubiasco
Frutta e verduraBio, prodottiAgriculturaAlimentari all'ingrossoViticolturaApicoltura mieleProdotti regionali

Produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi Agrotomato SA nasce nel 2007 da un’idea di Claudio Cattori ed Emma, dopo aver maturato e consolidato una grande esperienza nella produzione agricola della fatica e ambizione, con nient’altro in mano se non una manciata di sogni e idee. L'azienda si occupa di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi, valorizzandoli in ambito nazionale. L'azienda Agrotomato SA inizia la sua attività nel gennaio 2007. Infatti Claudio Cattori e la sua famiglia dopo l'esproprio da parte di Alptransit dell'azienda di Camorino decidono di lanciarsi in questa nuova sfida. Questo passo da vita ad un'azienda moderna che col passare degli anni si é svilupata ed ingrandita e ne fanno una delle aziende più importanti del settore orticolo ticinese.Con la passione di sempre la famiglia Cattori produce a secondo della stagione diversi ortaggi nel pieno rispetto dell'ambiente e della massima freschezza. Prodotti della serra Al riparo dalle bizze del tempo e baciati dal sole del Ticino i nostri pomodori crescono all'interno dei vari settori della serra. Le piantine vengono piantate nella seconda settimana di gennaio, 10 settimane dopo la massa a dimora possiamo cominciare a raccogliere i primi frutti.Di regola per le varietà a frutto piccolo (Cherry) la raccolta comincia verso la metà del mese di aprile, invece per i Ramati dobbiamo pazientare un po', di regola i primi importanti raccolti cominciano verso a fine del mese.Le colture si protraggono fino alla metà di novembre dopodiché le strutture vengono pulite, disinfettate e preparate per il nuovo ciclo colturale. POMODORO RAMATO POMODORO CHERRY RAMATO POMODORO DATTERINO POMODORO CHERRY RAMATO PICCOLINO La produzione in campo segue il ritmo naturale delle stagioni anche se negli ultimi anni per volere del consumatore diversi ortaggi vengono coltivate in periodo medo adatti alla sua coltivazione. La parcelle gestite dall'azienda si trovano nei comuni di Giubiasco, Cadenazzo e Gudo. ZUCCHINA ICEBERG FINOCCHIO CABIS ROSSO VERZA La nostra produzione é prodotta secondo i seguenti standard di produzione:Suisse Garantie: Il marchio di certificazione d'origne, Suisse Garantie controlla che le materie prime provengano da agricoltura Svizzera e trasformati esclusivamente su suolo elveticoSwiss Gap: Swiss Gap é un'associazione che ha come obbiettivo di introdurre lo standard Global Gap in Svizzera tenendo conto delle particolari strutture svizzere. Per l'orticoltura é stato sviluppato sulla base delle esigenze attuali di produzione integrata. Rispettiamo l'ambiente che ci circonda L'azienda cerca di produrre con tecniche rispettose dell'ambiente che ci circonda. Infatti da Ottobre 2012 riscaldiamo le nostre serra con il calore proveniente dal Termovalorizzatore di Giubiasco. Scegliendo questa fonte di calore abbiamo abbandonato il Gas Propano azzerando in un solo colpo le emissioni i CO2. Come azienda eravamo già certifcati dalla Confederazione come azienda ad emissioni ridotte e cambiando il vettore energetico adempiamo alla nuova politica nazionale sulle riduzioni delle emissioni di CO2. Nelle colture in serre pratichiamo la lotta biologica contro diversi parassiti. Grazie all'introduzione di questi insetti utili riusciamo a tenere sotto controllo i principali parassiti che sono Mosca Bianca, Ragnetto Rosso, Tripidi e Pidocchi. Per ottenere una completa e regolare fecondazione dei fiori di Pomodoro utilizziamo i Bombi, ci viene fornito in arnie e la durata della stessa é di 8-10 settimane, nelle prime 6 sono più attivi.Le nostre piante di pomodoro sono piantate in un substrato a base di fibra di cocco, a fine coltura lo stesso viene sparso nei campi come ammendante in quanto si tratta di un prodotto naturale.Come per la vendita, anche per la logistica interna dell'azienda utilizziamo solamente cassette ripiegabile, questo ci permette di risparmiare inutili viaggi con i nostri furgoni così come le emissioni di CO2

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

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 Chiuso – Apre tra 39 minuti
Caseificio Töira

Caseificio Töira

Via Lucomagno 91, 6718 Olivone
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CaseificioLatte e latticiniFormaggi, specialitàProdotti regionaliArticoli da Regalo
 Chiuso – Apre tra 9 minuti
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Tenuta Bally & von Teufenstein

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Tenuta Bally & von Teufenstein

Via E. O. Bally 1, 6943 Vezia

Vini estivi: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 e CRESPERINO 2014 Cari Amici del Vino, Le nostre vite sono in armonia con la natura - i giorni di pioggia e di sole si alternano - i piccoli e ancora verdi chicchi d’uva si stanno sviluppando molto bene. Dopo l'ottima annata 2015, siamo orgogliosi delle nostre nuove cuvées, che sono venute molto bene e con un bel bouquet. I numerosi visitatori alle Cantine Aperte di maggio scorso lo possono confermare. Vini estiviSARABANDA (Bianco di Merlot) e LA PIANA (Sauvignon Blanc) sono la scelta ideale per un piacevole aperitivo all'aperto durante le calde giornate estive. A seguire, per il barbecue, vi suggeriamo il nostro CRESPERINO (Merlot) o RISERVA ERNESTO (assemblage Merlot/Cabernet). Un nuovo arrivato nella squadraLuca Calderara, originario di Varese, ha sempre avuto una passione per la natura e la montagna. Nell’ambito dei suoi studi presso l'Università d'Agraria di Milano è entrato a lavorare alla cantina Agriloro ad Arzo. Dal 2003 ha fatto altre numerose esperienze nelle vigne e ormai da marzo 2016 lavora alla Tenuta. Tra i nostri vini, ha una predilezione per il TRE API - un Merlot in purezza ottenuto dalle nostre vigne più vecchie. Questo vino è ideale con un’ottima carne alla griglia. Il vostro festeggiamento alla TenutaAvete qualcosa da celebrare? Saremo lieti di creare il vostro evento dandogli questa speciale atmosfera nella nostra bella e autentica cantina e consigliarvi sulla selezione dei vini per accompagnare un menù festivo in collaborazione con il servizio di catering della storica ditta Gabbani. Siamo in grado di ospitare fino a 120 persone. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, potete visitare il nostro sito: visita. La nostra gamma completa di vini, compreso il nostro Metodo Classico QUARZO, può anche essere ordinata online. Ci rallegriamo della vostra prossima visita alla Tenuta e vi auguriamo una piacevole e soleggiata estate.TENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN vini bianchi La Sfinge La Piana Sarabanda Vini rossi Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Vino spumanti Quarzo Distillati Grappa (tradizionale) Grappa (botti di rovere) Acquavite di Uva Americana Williams TENUTA La Tenuta Bally & von Teufenstein non è soltanto una proprietà vinicola ma bensì una proprietà agricola completa di 80 ettari. Accanto alle vigne si coltivano campi e si alleva bestiame. Oltre al vino, vengono prodotti della semenza di mais, delle patate, dei cereali, della soia e delle verdure. La tenuta fu fondata e messa a coltura nel 1917 dal fabbricante di calzature Ernst Otto Bally, che senza dubbio possedeva uno spirito pionieristico accompagnato da una personalità di grande lungimiranza. Egli acquistò da diversi proprietari un insieme di terreni confinanti, situati sulla riva sinistra del Vedeggio prima che il fiume si immetta nel lago di Lugano, non lontano d'Agno. Dopo diversi anni di lavori per migliorarne la qualità, questi terreni alluvionali umidi poco apprezzati dai locali, furono in condizioni di dare delle buone rese. La proprietà include il costone morenico della Crespera, sui lati sud e sud ovest sul quale furono impiantati i vigneti che attecchirono rapidamente e con successo. Subito dopo la distruzione prodotta dalla filossera, rifiutandosi di utilizzare una delle tante altre qualità proposte per ricostruire i vigneti disastrati, con una chiaroveggenza evidente, Ernesto Otto Bally fece piantare barbatelle di Merlot autoctono. La Tenuta Bally & von Teufenstein è oggi proprietà dei nipoti di Ernst Otto Bally : le famiglie von Teufenstein e Bally. Il vigneto si estende su una superficie di 6,5 ettari. Attualmente include anche il piccolo altipiano che sovrasta il pendio a forma di anfiteatro. Negli anni ottanta furono adottati nuovi orientamenti strategici. Il Merlot Cresperino tradizionale fu modificato, grazie a una vinificazione più lunga e rigorosa. Il vino ricevette una struttura tannica più solida. Il carattere tipico del terreno del costone della Crespera si manifestò maggiormente e dette al vino la sua nota leggermente fumée, selvatica e minerale che permette di riconoscerlo anche in una degustazione alla cieca. Visita della tenuta e affitto dei locali Visita della Tenuta e affitto dei locali: I clienti che vengono a trovarci per una visita della tenuta e una degustazione dei prodotti con appetitoso spuntino (spuntino possibile a partire da 6 persone) sono sempre più numerosi. Convincetevi dei nostri vini e fatevi coinvolgere dallo charme speciale dei nostri edifici storici e dei dintorni incantevoli. I nostri locali possono anche essere affittati per seminari ed eventi simili. Sommerweine: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 und CRESPERINO 2014 Liebe Weinfreunde Unsere Reben sind im Einklang mit der Natur – die feuchten und sonnigen Tage wechseln sich ab – die noch kleinen und grünen Traubenbeeren gedeihen sehr gut. Nach dem hervorragenden Weinjahr 2015 sind wir stolz auf unsere neuen Jahrgänge, welche uns sehr gelungen sind und hervorragend schmecken. Die zahlreichen Besucher an der Cantina Aperta Ende Mai konnten uns dies bestätigen. SommerweineSARABANDA (Bianco di Merlot) und LA PIANA (Sauvignon Blanc) sind zu einem gemütlichen Apéro im Freien ideal für heisse Sommertage. Zum anschliessenden Grillfest probieren Sie am Besten CRESPERINO (Merlot) und RISERVA ERNESTO (Assemblage Merlot/Cabernet). Neu im TeamLuca Calderara aus Varese hatte schon immer eine Leidenschaft für die Natur und die Berge. Nach seiner Schulzeit begann er bei Agriloro in Arzo. Mit ein Grund für sein Studium an der Università d’Agraria di Milano. Nach 16 Erfahrung in den Reben arbeitet er nun seit März 2016 auf der Tenuta. Bei unseren Weinen hat er eine besondere Vorliebe für TRE API - einem 100%igen Merlot unserer ältesten Rebstöcke. Dieser Wein ist ideal mit einem feinen Stück Fleisch auf dem Grill - eine weitere Leidenschaft von Luca. Let's PartyHaben Sie etwas zu feiern? Gerne gestalten wir Ihren Anlass und geben ihm das spezielle Ambiente, welches unser schönes und authentisches Weingut bietet. Dabei beraten wir Sie gerne auch bei der Weinwahl für Ihr Festmenü. In Zusammenarbeit mit der Cateringfirma Gabbani bieten wir Platz für bis zu 120 Personen. Informationen und Reservationen finden Sie auf unserer Webseite Besuch. Gerne können sie unser gesamtes Weinsortiment sowie QUARZO - Spumante di Merlot, hergestellt nach traditioneller Methode, online bestellen. Wir freuen uns über Ihren Besuch auf der Tenuta und wünschen Ihnen sonnige SommermonateTENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN Weissweine La Sfinge La Piana Sarabanda Rotweine Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Schaumwein Quarzo Distillate Grappa (traditionell) Grappa (Eichenfass) Acquavite di Uva Americana Williams Wein Betrib Die Tenuta Bally & von Teufenstein ist kein reiner Weinbaubetrieb, sondern ein vollständiges Landwirtschaftsgut, das eine Fläche von achtzig Hektar bewirtschaftet. Neben dem Rebbau werden Ackerbau und Aufzucht von Milchvieh betrieben. Es wird Wein, aber auch Saatmais, Kartoffeln, Getreide, Sojabohnen und Feldgemüse erzeugt. Gegründet und aufgebaut im Jahr 1917 vom Schuhfabrikanten Ernst Otto Bally, einer visionären Persönlichkeit, ausgestattet mit beeindruckendem Pioniergeist. Ernst Otto Bally kaufte im Tal des bei Agno in den Luganeser See fließenden Vedeggio von verschiedenen Besitzern eine abgerundete Einheit zusammenhängender Grundstücke. Das von ansässigen Bauern unbeliebte feuchte Schwemmland warf nach jahrelangen Meliorationsarbeiten guten Ertrag ab. Zum Grundbesitz gehört auch der linksseitige Hang Crespera, auf dessen süd- und südwestwärts geneigtem Boden auf Moräneablagerungen sich schon bald erfolgreich der Rebbau etablierte. Ernst Otto Bally ließ dort in kluger Voraussicht Merlotstöcke pflanzen - zu einer Zeit, als die Traube nach dem verheerenden Reblausbefall noch mit zahlreichen anderen Sorten um die Vorherrschaft in den neu zu bestockenden Rebbergen konkurrierte. Heute befindet sich die Tenuta Bally & von Teufenstein im Privatbesitz der Enkelgeneration: die Familien von Teufenstein und Bally. Die Rebfläche des Weinguts beträgt 6,5 Hektar. Sie bedeckt inzwischen auch das kleine Plateau hinter dem amphitheaterartig geformten Steilhang. In den Achtzigerjahren wurden die Weichen neu gestellt. Dem damals schon erzeugten Merlot Cresperino wurde ein neues Profil verpasst. Durch längere, härtere Kelterung erhielt der Wein eine solidere Tanninstruktur. Der ausgeprägte Bodencharakter des Crespera-Hügels kam deutlicher zum Ausdruck und verschaffte dem Gewächs jene wilde, rauchige, mineralische, "erdige" Note, die auch bei einer Unkenntnis des Etiketts durchgeführten Degustation verlässliche Rückschlüsse auf seine Identität zulässt. Betriebsbesichtigungen und Miete Besichtigungen unseres Betriebs mit Degustation und appetitlichem Imbiss (Imbiss möglich ab 6 Personen) werden immer beliebter. Überzeugen Sie sich von der Qualität unserer Weine, und geniessen Sie den speziellen Charme unserer historischen Gebäude und der bezaubernden Umgebung. Unsere Räumlichkeiten können übrigens für Seminare und ähnliche Anlässe auch gemietet werden

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Cantina vinicolaVini, commercioCatering
Via E. O. Bally 1, 6943 Vezia
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Vini estivi: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 e CRESPERINO 2014 Cari Amici del Vino, Le nostre vite sono in armonia con la natura - i giorni di pioggia e di sole si alternano - i piccoli e ancora verdi chicchi d’uva si stanno sviluppando molto bene. Dopo l'ottima annata 2015, siamo orgogliosi delle nostre nuove cuvées, che sono venute molto bene e con un bel bouquet. I numerosi visitatori alle Cantine Aperte di maggio scorso lo possono confermare. Vini estiviSARABANDA (Bianco di Merlot) e LA PIANA (Sauvignon Blanc) sono la scelta ideale per un piacevole aperitivo all'aperto durante le calde giornate estive. A seguire, per il barbecue, vi suggeriamo il nostro CRESPERINO (Merlot) o RISERVA ERNESTO (assemblage Merlot/Cabernet). Un nuovo arrivato nella squadraLuca Calderara, originario di Varese, ha sempre avuto una passione per la natura e la montagna. Nell’ambito dei suoi studi presso l'Università d'Agraria di Milano è entrato a lavorare alla cantina Agriloro ad Arzo. Dal 2003 ha fatto altre numerose esperienze nelle vigne e ormai da marzo 2016 lavora alla Tenuta. Tra i nostri vini, ha una predilezione per il TRE API - un Merlot in purezza ottenuto dalle nostre vigne più vecchie. Questo vino è ideale con un’ottima carne alla griglia. Il vostro festeggiamento alla TenutaAvete qualcosa da celebrare? Saremo lieti di creare il vostro evento dandogli questa speciale atmosfera nella nostra bella e autentica cantina e consigliarvi sulla selezione dei vini per accompagnare un menù festivo in collaborazione con il servizio di catering della storica ditta Gabbani. Siamo in grado di ospitare fino a 120 persone. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, potete visitare il nostro sito: visita. La nostra gamma completa di vini, compreso il nostro Metodo Classico QUARZO, può anche essere ordinata online. Ci rallegriamo della vostra prossima visita alla Tenuta e vi auguriamo una piacevole e soleggiata estate.TENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN vini bianchi La Sfinge La Piana Sarabanda Vini rossi Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Vino spumanti Quarzo Distillati Grappa (tradizionale) Grappa (botti di rovere) Acquavite di Uva Americana Williams TENUTA La Tenuta Bally & von Teufenstein non è soltanto una proprietà vinicola ma bensì una proprietà agricola completa di 80 ettari. Accanto alle vigne si coltivano campi e si alleva bestiame. Oltre al vino, vengono prodotti della semenza di mais, delle patate, dei cereali, della soia e delle verdure. La tenuta fu fondata e messa a coltura nel 1917 dal fabbricante di calzature Ernst Otto Bally, che senza dubbio possedeva uno spirito pionieristico accompagnato da una personalità di grande lungimiranza. Egli acquistò da diversi proprietari un insieme di terreni confinanti, situati sulla riva sinistra del Vedeggio prima che il fiume si immetta nel lago di Lugano, non lontano d'Agno. Dopo diversi anni di lavori per migliorarne la qualità, questi terreni alluvionali umidi poco apprezzati dai locali, furono in condizioni di dare delle buone rese. La proprietà include il costone morenico della Crespera, sui lati sud e sud ovest sul quale furono impiantati i vigneti che attecchirono rapidamente e con successo. Subito dopo la distruzione prodotta dalla filossera, rifiutandosi di utilizzare una delle tante altre qualità proposte per ricostruire i vigneti disastrati, con una chiaroveggenza evidente, Ernesto Otto Bally fece piantare barbatelle di Merlot autoctono. La Tenuta Bally & von Teufenstein è oggi proprietà dei nipoti di Ernst Otto Bally : le famiglie von Teufenstein e Bally. Il vigneto si estende su una superficie di 6,5 ettari. Attualmente include anche il piccolo altipiano che sovrasta il pendio a forma di anfiteatro. Negli anni ottanta furono adottati nuovi orientamenti strategici. Il Merlot Cresperino tradizionale fu modificato, grazie a una vinificazione più lunga e rigorosa. Il vino ricevette una struttura tannica più solida. Il carattere tipico del terreno del costone della Crespera si manifestò maggiormente e dette al vino la sua nota leggermente fumée, selvatica e minerale che permette di riconoscerlo anche in una degustazione alla cieca. Visita della tenuta e affitto dei locali Visita della Tenuta e affitto dei locali: I clienti che vengono a trovarci per una visita della tenuta e una degustazione dei prodotti con appetitoso spuntino (spuntino possibile a partire da 6 persone) sono sempre più numerosi. Convincetevi dei nostri vini e fatevi coinvolgere dallo charme speciale dei nostri edifici storici e dei dintorni incantevoli. I nostri locali possono anche essere affittati per seminari ed eventi simili. Sommerweine: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 und CRESPERINO 2014 Liebe Weinfreunde Unsere Reben sind im Einklang mit der Natur – die feuchten und sonnigen Tage wechseln sich ab – die noch kleinen und grünen Traubenbeeren gedeihen sehr gut. Nach dem hervorragenden Weinjahr 2015 sind wir stolz auf unsere neuen Jahrgänge, welche uns sehr gelungen sind und hervorragend schmecken. Die zahlreichen Besucher an der Cantina Aperta Ende Mai konnten uns dies bestätigen. SommerweineSARABANDA (Bianco di Merlot) und LA PIANA (Sauvignon Blanc) sind zu einem gemütlichen Apéro im Freien ideal für heisse Sommertage. Zum anschliessenden Grillfest probieren Sie am Besten CRESPERINO (Merlot) und RISERVA ERNESTO (Assemblage Merlot/Cabernet). Neu im TeamLuca Calderara aus Varese hatte schon immer eine Leidenschaft für die Natur und die Berge. Nach seiner Schulzeit begann er bei Agriloro in Arzo. Mit ein Grund für sein Studium an der Università d’Agraria di Milano. Nach 16 Erfahrung in den Reben arbeitet er nun seit März 2016 auf der Tenuta. Bei unseren Weinen hat er eine besondere Vorliebe für TRE API - einem 100%igen Merlot unserer ältesten Rebstöcke. Dieser Wein ist ideal mit einem feinen Stück Fleisch auf dem Grill - eine weitere Leidenschaft von Luca. Let's PartyHaben Sie etwas zu feiern? Gerne gestalten wir Ihren Anlass und geben ihm das spezielle Ambiente, welches unser schönes und authentisches Weingut bietet. Dabei beraten wir Sie gerne auch bei der Weinwahl für Ihr Festmenü. In Zusammenarbeit mit der Cateringfirma Gabbani bieten wir Platz für bis zu 120 Personen. Informationen und Reservationen finden Sie auf unserer Webseite Besuch. Gerne können sie unser gesamtes Weinsortiment sowie QUARZO - Spumante di Merlot, hergestellt nach traditioneller Methode, online bestellen. Wir freuen uns über Ihren Besuch auf der Tenuta und wünschen Ihnen sonnige SommermonateTENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN Weissweine La Sfinge La Piana Sarabanda Rotweine Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Schaumwein Quarzo Distillate Grappa (traditionell) Grappa (Eichenfass) Acquavite di Uva Americana Williams Wein Betrib Die Tenuta Bally & von Teufenstein ist kein reiner Weinbaubetrieb, sondern ein vollständiges Landwirtschaftsgut, das eine Fläche von achtzig Hektar bewirtschaftet. Neben dem Rebbau werden Ackerbau und Aufzucht von Milchvieh betrieben. Es wird Wein, aber auch Saatmais, Kartoffeln, Getreide, Sojabohnen und Feldgemüse erzeugt. Gegründet und aufgebaut im Jahr 1917 vom Schuhfabrikanten Ernst Otto Bally, einer visionären Persönlichkeit, ausgestattet mit beeindruckendem Pioniergeist. Ernst Otto Bally kaufte im Tal des bei Agno in den Luganeser See fließenden Vedeggio von verschiedenen Besitzern eine abgerundete Einheit zusammenhängender Grundstücke. Das von ansässigen Bauern unbeliebte feuchte Schwemmland warf nach jahrelangen Meliorationsarbeiten guten Ertrag ab. Zum Grundbesitz gehört auch der linksseitige Hang Crespera, auf dessen süd- und südwestwärts geneigtem Boden auf Moräneablagerungen sich schon bald erfolgreich der Rebbau etablierte. Ernst Otto Bally ließ dort in kluger Voraussicht Merlotstöcke pflanzen - zu einer Zeit, als die Traube nach dem verheerenden Reblausbefall noch mit zahlreichen anderen Sorten um die Vorherrschaft in den neu zu bestockenden Rebbergen konkurrierte. Heute befindet sich die Tenuta Bally & von Teufenstein im Privatbesitz der Enkelgeneration: die Familien von Teufenstein und Bally. Die Rebfläche des Weinguts beträgt 6,5 Hektar. Sie bedeckt inzwischen auch das kleine Plateau hinter dem amphitheaterartig geformten Steilhang. In den Achtzigerjahren wurden die Weichen neu gestellt. Dem damals schon erzeugten Merlot Cresperino wurde ein neues Profil verpasst. Durch längere, härtere Kelterung erhielt der Wein eine solidere Tanninstruktur. Der ausgeprägte Bodencharakter des Crespera-Hügels kam deutlicher zum Ausdruck und verschaffte dem Gewächs jene wilde, rauchige, mineralische, "erdige" Note, die auch bei einer Unkenntnis des Etiketts durchgeführten Degustation verlässliche Rückschlüsse auf seine Identität zulässt. Betriebsbesichtigungen und Miete Besichtigungen unseres Betriebs mit Degustation und appetitlichem Imbiss (Imbiss möglich ab 6 Personen) werden immer beliebter. Überzeugen Sie sich von der Qualität unserer Weine, und geniessen Sie den speziellen Charme unserer historischen Gebäude und der bezaubernden Umgebung. Unsere Räumlichkeiten können übrigens für Seminare und ähnliche Anlässe auch gemietet werden

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Prodotti regionali a Luganese (Regione)

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GUSTO TICINO

GUSTO TICINO

Via Stazione 10, 6593 Cadenazzo
GUSTO TICINO - Specialità Ticinesi - Tessiner Produkte - Produits du Tessin

SHOP online 🔴🔵 Team 🔴🔵 Azienda 🔴🔵 Cesti Regalo & Souvenir 🔴🔵 GOFAST charge 🔴🔵 Contatti Il meglio dei prodotti agroalimentari ticinesi. 🥖🧀Proponiamo i gusti ed i profumi di un tempo, intensi e tradizionali. 🕰️🌾Vi allieteremo però anche con le creazioni più moderne ed innovative, frutto della ricerca “del meglio e del nuovo” da parte degli agricoltori, allevatori, viticoltori, casari, mugnai, enologi, panettieri, pasticceri, pescatori, ecc… che compongono la nostra articolata realtà produttiva. 🚜🍷Le specialità che proponiamo, sono nate dalla nostra terra, trasformate ed affinate nel Canton Ticino.Nel nostro punto vendita di Cadenazzo e sullo store online si trovano tutta una serie di “piaceri della vita” tradizionali quali ad esempio: formaggi d’alpe delle nostre valli, latticini e formaggi di caseificio, yogurt, birre, vini, distillati, salumeria rappresentativi delle diverse regioni del nostro Cantone, miele, dolci, farine da polenta, frutta e verdura di stagione, pasta di grano duro riso, gazzose, e tante altre cose da leccarsi i baffi! 🧀🍇🍯Da noi però il tempo non si è fermato ed alle specialità tradizionali si aggiungono man mano nuovi prodotti, frutto dell’inventiva dei nostri fornitori. Conosciamo ognuno dei produttori e delle produttrici e garantiamo per la bontà, qualità, provenienza e la sicurezza dei prodotti in vendita. 🌱🛒Nella misura del possibile facciamo in modo che ogni fornitore possa presentare e promuovere i suoi prodotti locali. 🌍🌱

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Prodotti regionaliRistoranteRistorante, Caffè, Grotto, BarNegozi di AlimentariFormaggi, specialitàArticoli da RegaloSpecialità alimentariTake AwaySalumiFormaggi all'ingrossoSalumeriaBio, prodottiSpacci fattorieLatte e latticiniEnotecaSouvenirFrutta e verdura
Via Stazione 10, 6593 Cadenazzo
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 Aperto – Chiude oggi alle 19:00
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CaseificioLatte e latticiniFormaggi, specialitàFormaggi all'ingrossoProdotti regionali
Campagna 48, 6719 Aquila
CaseificioLatte e latticiniFormaggi, specialitàFormaggi all'ingrossoProdotti regionali
NOVITÀ AD AQUILA IL PRIMO DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI FORMAGGI!!

La Grotta-Cantina del formaggio a Torre, inaugurata nel 2010 presso la Cima Norma.APERTURA PER EVENTI SU RISERVAZIONE ( min 12 persone).Interessati richiedere preventivo con almeno un mese di anticipo.Vendita diretta INFORMAZIONI La moderna azienda agricola con annesso il Caseificio del Sole, ha le sue origini nel 1978. L'azienda è ubicata nella tranquilla campagna di Aquila a circa 800 metri, in Valle di Blenio, nei pressi della strada principale che porta al Passo del Lucomagno. Da qui si gode una stupenda vista sulle vette dell'Adula e del Sosto. Gestiamo anche l'ALPE CAMADRA. PRODOTTI, SERVIZI Formaggio ALPE CAMADRA DOP è un prodotto stagionale solo quando la mandria si trova all'Alpe Formagella DEL SOLE Ra Crénga dra vâll da Brégn Formaggio Blenio e Adula Raklettello del Sole MARCHE FORMAGGIO D'ALPE CAMADRA DOP CERTIFICATI, RICONOSCIMENTI Certificato FATI DOP per Formaggio d'Alpe Camadra DOP = denominazione origine protetta. Caseificio del Sole CH-43724291 MARCHIO TICINO CERTIFICAZIONE FROMARTE REFERENZE LATI, COOP, MIGROS, DENNER, STEA FATI DOP, MANOR

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 Aperto – Chiude oggi alle 18:00
Agrotomato SA

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Agrotomato SA

Strada Bosco d'Albor 8, 6512 Giubiasco

Produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi Agrotomato SA nasce nel 2007 da un’idea di Claudio Cattori ed Emma, dopo aver maturato e consolidato una grande esperienza nella produzione agricola della fatica e ambizione, con nient’altro in mano se non una manciata di sogni e idee. L'azienda si occupa di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi, valorizzandoli in ambito nazionale. L'azienda Agrotomato SA inizia la sua attività nel gennaio 2007. Infatti Claudio Cattori e la sua famiglia dopo l'esproprio da parte di Alptransit dell'azienda di Camorino decidono di lanciarsi in questa nuova sfida. Questo passo da vita ad un'azienda moderna che col passare degli anni si é svilupata ed ingrandita e ne fanno una delle aziende più importanti del settore orticolo ticinese.Con la passione di sempre la famiglia Cattori produce a secondo della stagione diversi ortaggi nel pieno rispetto dell'ambiente e della massima freschezza. Prodotti della serra Al riparo dalle bizze del tempo e baciati dal sole del Ticino i nostri pomodori crescono all'interno dei vari settori della serra. Le piantine vengono piantate nella seconda settimana di gennaio, 10 settimane dopo la massa a dimora possiamo cominciare a raccogliere i primi frutti.Di regola per le varietà a frutto piccolo (Cherry) la raccolta comincia verso la metà del mese di aprile, invece per i Ramati dobbiamo pazientare un po', di regola i primi importanti raccolti cominciano verso a fine del mese.Le colture si protraggono fino alla metà di novembre dopodiché le strutture vengono pulite, disinfettate e preparate per il nuovo ciclo colturale. POMODORO RAMATO POMODORO CHERRY RAMATO POMODORO DATTERINO POMODORO CHERRY RAMATO PICCOLINO La produzione in campo segue il ritmo naturale delle stagioni anche se negli ultimi anni per volere del consumatore diversi ortaggi vengono coltivate in periodo medo adatti alla sua coltivazione. La parcelle gestite dall'azienda si trovano nei comuni di Giubiasco, Cadenazzo e Gudo. ZUCCHINA ICEBERG FINOCCHIO CABIS ROSSO VERZA La nostra produzione é prodotta secondo i seguenti standard di produzione:Suisse Garantie: Il marchio di certificazione d'origne, Suisse Garantie controlla che le materie prime provengano da agricoltura Svizzera e trasformati esclusivamente su suolo elveticoSwiss Gap: Swiss Gap é un'associazione che ha come obbiettivo di introdurre lo standard Global Gap in Svizzera tenendo conto delle particolari strutture svizzere. Per l'orticoltura é stato sviluppato sulla base delle esigenze attuali di produzione integrata. Rispettiamo l'ambiente che ci circonda L'azienda cerca di produrre con tecniche rispettose dell'ambiente che ci circonda. Infatti da Ottobre 2012 riscaldiamo le nostre serra con il calore proveniente dal Termovalorizzatore di Giubiasco. Scegliendo questa fonte di calore abbiamo abbandonato il Gas Propano azzerando in un solo colpo le emissioni i CO2. Come azienda eravamo già certifcati dalla Confederazione come azienda ad emissioni ridotte e cambiando il vettore energetico adempiamo alla nuova politica nazionale sulle riduzioni delle emissioni di CO2. Nelle colture in serre pratichiamo la lotta biologica contro diversi parassiti. Grazie all'introduzione di questi insetti utili riusciamo a tenere sotto controllo i principali parassiti che sono Mosca Bianca, Ragnetto Rosso, Tripidi e Pidocchi. Per ottenere una completa e regolare fecondazione dei fiori di Pomodoro utilizziamo i Bombi, ci viene fornito in arnie e la durata della stessa é di 8-10 settimane, nelle prime 6 sono più attivi.Le nostre piante di pomodoro sono piantate in un substrato a base di fibra di cocco, a fine coltura lo stesso viene sparso nei campi come ammendante in quanto si tratta di un prodotto naturale.Come per la vendita, anche per la logistica interna dell'azienda utilizziamo solamente cassette ripiegabile, questo ci permette di risparmiare inutili viaggi con i nostri furgoni così come le emissioni di CO2

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Frutta e verduraBio, prodottiAgriculturaAlimentari all'ingrossoViticolturaApicoltura mieleProdotti regionali
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Produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi Agrotomato SA nasce nel 2007 da un’idea di Claudio Cattori ed Emma, dopo aver maturato e consolidato una grande esperienza nella produzione agricola della fatica e ambizione, con nient’altro in mano se non una manciata di sogni e idee. L'azienda si occupa di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi, valorizzandoli in ambito nazionale. L'azienda Agrotomato SA inizia la sua attività nel gennaio 2007. Infatti Claudio Cattori e la sua famiglia dopo l'esproprio da parte di Alptransit dell'azienda di Camorino decidono di lanciarsi in questa nuova sfida. Questo passo da vita ad un'azienda moderna che col passare degli anni si é svilupata ed ingrandita e ne fanno una delle aziende più importanti del settore orticolo ticinese.Con la passione di sempre la famiglia Cattori produce a secondo della stagione diversi ortaggi nel pieno rispetto dell'ambiente e della massima freschezza. Prodotti della serra Al riparo dalle bizze del tempo e baciati dal sole del Ticino i nostri pomodori crescono all'interno dei vari settori della serra. Le piantine vengono piantate nella seconda settimana di gennaio, 10 settimane dopo la massa a dimora possiamo cominciare a raccogliere i primi frutti.Di regola per le varietà a frutto piccolo (Cherry) la raccolta comincia verso la metà del mese di aprile, invece per i Ramati dobbiamo pazientare un po', di regola i primi importanti raccolti cominciano verso a fine del mese.Le colture si protraggono fino alla metà di novembre dopodiché le strutture vengono pulite, disinfettate e preparate per il nuovo ciclo colturale. POMODORO RAMATO POMODORO CHERRY RAMATO POMODORO DATTERINO POMODORO CHERRY RAMATO PICCOLINO La produzione in campo segue il ritmo naturale delle stagioni anche se negli ultimi anni per volere del consumatore diversi ortaggi vengono coltivate in periodo medo adatti alla sua coltivazione. La parcelle gestite dall'azienda si trovano nei comuni di Giubiasco, Cadenazzo e Gudo. ZUCCHINA ICEBERG FINOCCHIO CABIS ROSSO VERZA La nostra produzione é prodotta secondo i seguenti standard di produzione:Suisse Garantie: Il marchio di certificazione d'origne, Suisse Garantie controlla che le materie prime provengano da agricoltura Svizzera e trasformati esclusivamente su suolo elveticoSwiss Gap: Swiss Gap é un'associazione che ha come obbiettivo di introdurre lo standard Global Gap in Svizzera tenendo conto delle particolari strutture svizzere. Per l'orticoltura é stato sviluppato sulla base delle esigenze attuali di produzione integrata. Rispettiamo l'ambiente che ci circonda L'azienda cerca di produrre con tecniche rispettose dell'ambiente che ci circonda. Infatti da Ottobre 2012 riscaldiamo le nostre serra con il calore proveniente dal Termovalorizzatore di Giubiasco. Scegliendo questa fonte di calore abbiamo abbandonato il Gas Propano azzerando in un solo colpo le emissioni i CO2. Come azienda eravamo già certifcati dalla Confederazione come azienda ad emissioni ridotte e cambiando il vettore energetico adempiamo alla nuova politica nazionale sulle riduzioni delle emissioni di CO2. Nelle colture in serre pratichiamo la lotta biologica contro diversi parassiti. Grazie all'introduzione di questi insetti utili riusciamo a tenere sotto controllo i principali parassiti che sono Mosca Bianca, Ragnetto Rosso, Tripidi e Pidocchi. Per ottenere una completa e regolare fecondazione dei fiori di Pomodoro utilizziamo i Bombi, ci viene fornito in arnie e la durata della stessa é di 8-10 settimane, nelle prime 6 sono più attivi.Le nostre piante di pomodoro sono piantate in un substrato a base di fibra di cocco, a fine coltura lo stesso viene sparso nei campi come ammendante in quanto si tratta di un prodotto naturale.Come per la vendita, anche per la logistica interna dell'azienda utilizziamo solamente cassette ripiegabile, questo ci permette di risparmiare inutili viaggi con i nostri furgoni così come le emissioni di CO2

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Tenuta Bally & von Teufenstein

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

Tenuta Bally & von Teufenstein

Via E. O. Bally 1, 6943 Vezia

Vini estivi: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 e CRESPERINO 2014 Cari Amici del Vino, Le nostre vite sono in armonia con la natura - i giorni di pioggia e di sole si alternano - i piccoli e ancora verdi chicchi d’uva si stanno sviluppando molto bene. Dopo l'ottima annata 2015, siamo orgogliosi delle nostre nuove cuvées, che sono venute molto bene e con un bel bouquet. I numerosi visitatori alle Cantine Aperte di maggio scorso lo possono confermare. Vini estiviSARABANDA (Bianco di Merlot) e LA PIANA (Sauvignon Blanc) sono la scelta ideale per un piacevole aperitivo all'aperto durante le calde giornate estive. A seguire, per il barbecue, vi suggeriamo il nostro CRESPERINO (Merlot) o RISERVA ERNESTO (assemblage Merlot/Cabernet). Un nuovo arrivato nella squadraLuca Calderara, originario di Varese, ha sempre avuto una passione per la natura e la montagna. Nell’ambito dei suoi studi presso l'Università d'Agraria di Milano è entrato a lavorare alla cantina Agriloro ad Arzo. Dal 2003 ha fatto altre numerose esperienze nelle vigne e ormai da marzo 2016 lavora alla Tenuta. Tra i nostri vini, ha una predilezione per il TRE API - un Merlot in purezza ottenuto dalle nostre vigne più vecchie. Questo vino è ideale con un’ottima carne alla griglia. Il vostro festeggiamento alla TenutaAvete qualcosa da celebrare? Saremo lieti di creare il vostro evento dandogli questa speciale atmosfera nella nostra bella e autentica cantina e consigliarvi sulla selezione dei vini per accompagnare un menù festivo in collaborazione con il servizio di catering della storica ditta Gabbani. Siamo in grado di ospitare fino a 120 persone. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, potete visitare il nostro sito: visita. La nostra gamma completa di vini, compreso il nostro Metodo Classico QUARZO, può anche essere ordinata online. Ci rallegriamo della vostra prossima visita alla Tenuta e vi auguriamo una piacevole e soleggiata estate.TENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN vini bianchi La Sfinge La Piana Sarabanda Vini rossi Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Vino spumanti Quarzo Distillati Grappa (tradizionale) Grappa (botti di rovere) Acquavite di Uva Americana Williams TENUTA La Tenuta Bally & von Teufenstein non è soltanto una proprietà vinicola ma bensì una proprietà agricola completa di 80 ettari. Accanto alle vigne si coltivano campi e si alleva bestiame. Oltre al vino, vengono prodotti della semenza di mais, delle patate, dei cereali, della soia e delle verdure. La tenuta fu fondata e messa a coltura nel 1917 dal fabbricante di calzature Ernst Otto Bally, che senza dubbio possedeva uno spirito pionieristico accompagnato da una personalità di grande lungimiranza. Egli acquistò da diversi proprietari un insieme di terreni confinanti, situati sulla riva sinistra del Vedeggio prima che il fiume si immetta nel lago di Lugano, non lontano d'Agno. Dopo diversi anni di lavori per migliorarne la qualità, questi terreni alluvionali umidi poco apprezzati dai locali, furono in condizioni di dare delle buone rese. La proprietà include il costone morenico della Crespera, sui lati sud e sud ovest sul quale furono impiantati i vigneti che attecchirono rapidamente e con successo. Subito dopo la distruzione prodotta dalla filossera, rifiutandosi di utilizzare una delle tante altre qualità proposte per ricostruire i vigneti disastrati, con una chiaroveggenza evidente, Ernesto Otto Bally fece piantare barbatelle di Merlot autoctono. La Tenuta Bally & von Teufenstein è oggi proprietà dei nipoti di Ernst Otto Bally : le famiglie von Teufenstein e Bally. Il vigneto si estende su una superficie di 6,5 ettari. Attualmente include anche il piccolo altipiano che sovrasta il pendio a forma di anfiteatro. Negli anni ottanta furono adottati nuovi orientamenti strategici. Il Merlot Cresperino tradizionale fu modificato, grazie a una vinificazione più lunga e rigorosa. Il vino ricevette una struttura tannica più solida. Il carattere tipico del terreno del costone della Crespera si manifestò maggiormente e dette al vino la sua nota leggermente fumée, selvatica e minerale che permette di riconoscerlo anche in una degustazione alla cieca. Visita della tenuta e affitto dei locali Visita della Tenuta e affitto dei locali: I clienti che vengono a trovarci per una visita della tenuta e una degustazione dei prodotti con appetitoso spuntino (spuntino possibile a partire da 6 persone) sono sempre più numerosi. Convincetevi dei nostri vini e fatevi coinvolgere dallo charme speciale dei nostri edifici storici e dei dintorni incantevoli. I nostri locali possono anche essere affittati per seminari ed eventi simili. Sommerweine: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 und CRESPERINO 2014 Liebe Weinfreunde Unsere Reben sind im Einklang mit der Natur – die feuchten und sonnigen Tage wechseln sich ab – die noch kleinen und grünen Traubenbeeren gedeihen sehr gut. Nach dem hervorragenden Weinjahr 2015 sind wir stolz auf unsere neuen Jahrgänge, welche uns sehr gelungen sind und hervorragend schmecken. Die zahlreichen Besucher an der Cantina Aperta Ende Mai konnten uns dies bestätigen. SommerweineSARABANDA (Bianco di Merlot) und LA PIANA (Sauvignon Blanc) sind zu einem gemütlichen Apéro im Freien ideal für heisse Sommertage. Zum anschliessenden Grillfest probieren Sie am Besten CRESPERINO (Merlot) und RISERVA ERNESTO (Assemblage Merlot/Cabernet). Neu im TeamLuca Calderara aus Varese hatte schon immer eine Leidenschaft für die Natur und die Berge. Nach seiner Schulzeit begann er bei Agriloro in Arzo. Mit ein Grund für sein Studium an der Università d’Agraria di Milano. Nach 16 Erfahrung in den Reben arbeitet er nun seit März 2016 auf der Tenuta. Bei unseren Weinen hat er eine besondere Vorliebe für TRE API - einem 100%igen Merlot unserer ältesten Rebstöcke. Dieser Wein ist ideal mit einem feinen Stück Fleisch auf dem Grill - eine weitere Leidenschaft von Luca. Let's PartyHaben Sie etwas zu feiern? Gerne gestalten wir Ihren Anlass und geben ihm das spezielle Ambiente, welches unser schönes und authentisches Weingut bietet. Dabei beraten wir Sie gerne auch bei der Weinwahl für Ihr Festmenü. In Zusammenarbeit mit der Cateringfirma Gabbani bieten wir Platz für bis zu 120 Personen. Informationen und Reservationen finden Sie auf unserer Webseite Besuch. Gerne können sie unser gesamtes Weinsortiment sowie QUARZO - Spumante di Merlot, hergestellt nach traditioneller Methode, online bestellen. Wir freuen uns über Ihren Besuch auf der Tenuta und wünschen Ihnen sonnige SommermonateTENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN Weissweine La Sfinge La Piana Sarabanda Rotweine Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Schaumwein Quarzo Distillate Grappa (traditionell) Grappa (Eichenfass) Acquavite di Uva Americana Williams Wein Betrib Die Tenuta Bally & von Teufenstein ist kein reiner Weinbaubetrieb, sondern ein vollständiges Landwirtschaftsgut, das eine Fläche von achtzig Hektar bewirtschaftet. Neben dem Rebbau werden Ackerbau und Aufzucht von Milchvieh betrieben. Es wird Wein, aber auch Saatmais, Kartoffeln, Getreide, Sojabohnen und Feldgemüse erzeugt. Gegründet und aufgebaut im Jahr 1917 vom Schuhfabrikanten Ernst Otto Bally, einer visionären Persönlichkeit, ausgestattet mit beeindruckendem Pioniergeist. Ernst Otto Bally kaufte im Tal des bei Agno in den Luganeser See fließenden Vedeggio von verschiedenen Besitzern eine abgerundete Einheit zusammenhängender Grundstücke. Das von ansässigen Bauern unbeliebte feuchte Schwemmland warf nach jahrelangen Meliorationsarbeiten guten Ertrag ab. Zum Grundbesitz gehört auch der linksseitige Hang Crespera, auf dessen süd- und südwestwärts geneigtem Boden auf Moräneablagerungen sich schon bald erfolgreich der Rebbau etablierte. Ernst Otto Bally ließ dort in kluger Voraussicht Merlotstöcke pflanzen - zu einer Zeit, als die Traube nach dem verheerenden Reblausbefall noch mit zahlreichen anderen Sorten um die Vorherrschaft in den neu zu bestockenden Rebbergen konkurrierte. Heute befindet sich die Tenuta Bally & von Teufenstein im Privatbesitz der Enkelgeneration: die Familien von Teufenstein und Bally. Die Rebfläche des Weinguts beträgt 6,5 Hektar. Sie bedeckt inzwischen auch das kleine Plateau hinter dem amphitheaterartig geformten Steilhang. In den Achtzigerjahren wurden die Weichen neu gestellt. Dem damals schon erzeugten Merlot Cresperino wurde ein neues Profil verpasst. Durch längere, härtere Kelterung erhielt der Wein eine solidere Tanninstruktur. Der ausgeprägte Bodencharakter des Crespera-Hügels kam deutlicher zum Ausdruck und verschaffte dem Gewächs jene wilde, rauchige, mineralische, "erdige" Note, die auch bei einer Unkenntnis des Etiketts durchgeführten Degustation verlässliche Rückschlüsse auf seine Identität zulässt. Betriebsbesichtigungen und Miete Besichtigungen unseres Betriebs mit Degustation und appetitlichem Imbiss (Imbiss möglich ab 6 Personen) werden immer beliebter. Überzeugen Sie sich von der Qualität unserer Weine, und geniessen Sie den speziellen Charme unserer historischen Gebäude und der bezaubernden Umgebung. Unsere Räumlichkeiten können übrigens für Seminare und ähnliche Anlässe auch gemietet werden

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Cantina vinicolaVini, commercioCatering
Via E. O. Bally 1, 6943 Vezia
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Vini estivi: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 e CRESPERINO 2014 Cari Amici del Vino, Le nostre vite sono in armonia con la natura - i giorni di pioggia e di sole si alternano - i piccoli e ancora verdi chicchi d’uva si stanno sviluppando molto bene. Dopo l'ottima annata 2015, siamo orgogliosi delle nostre nuove cuvées, che sono venute molto bene e con un bel bouquet. I numerosi visitatori alle Cantine Aperte di maggio scorso lo possono confermare. Vini estiviSARABANDA (Bianco di Merlot) e LA PIANA (Sauvignon Blanc) sono la scelta ideale per un piacevole aperitivo all'aperto durante le calde giornate estive. A seguire, per il barbecue, vi suggeriamo il nostro CRESPERINO (Merlot) o RISERVA ERNESTO (assemblage Merlot/Cabernet). Un nuovo arrivato nella squadraLuca Calderara, originario di Varese, ha sempre avuto una passione per la natura e la montagna. Nell’ambito dei suoi studi presso l'Università d'Agraria di Milano è entrato a lavorare alla cantina Agriloro ad Arzo. Dal 2003 ha fatto altre numerose esperienze nelle vigne e ormai da marzo 2016 lavora alla Tenuta. Tra i nostri vini, ha una predilezione per il TRE API - un Merlot in purezza ottenuto dalle nostre vigne più vecchie. Questo vino è ideale con un’ottima carne alla griglia. Il vostro festeggiamento alla TenutaAvete qualcosa da celebrare? Saremo lieti di creare il vostro evento dandogli questa speciale atmosfera nella nostra bella e autentica cantina e consigliarvi sulla selezione dei vini per accompagnare un menù festivo in collaborazione con il servizio di catering della storica ditta Gabbani. Siamo in grado di ospitare fino a 120 persone. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, potete visitare il nostro sito: visita. La nostra gamma completa di vini, compreso il nostro Metodo Classico QUARZO, può anche essere ordinata online. Ci rallegriamo della vostra prossima visita alla Tenuta e vi auguriamo una piacevole e soleggiata estate.TENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN vini bianchi La Sfinge La Piana Sarabanda Vini rossi Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Vino spumanti Quarzo Distillati Grappa (tradizionale) Grappa (botti di rovere) Acquavite di Uva Americana Williams TENUTA La Tenuta Bally & von Teufenstein non è soltanto una proprietà vinicola ma bensì una proprietà agricola completa di 80 ettari. Accanto alle vigne si coltivano campi e si alleva bestiame. Oltre al vino, vengono prodotti della semenza di mais, delle patate, dei cereali, della soia e delle verdure. La tenuta fu fondata e messa a coltura nel 1917 dal fabbricante di calzature Ernst Otto Bally, che senza dubbio possedeva uno spirito pionieristico accompagnato da una personalità di grande lungimiranza. Egli acquistò da diversi proprietari un insieme di terreni confinanti, situati sulla riva sinistra del Vedeggio prima che il fiume si immetta nel lago di Lugano, non lontano d'Agno. Dopo diversi anni di lavori per migliorarne la qualità, questi terreni alluvionali umidi poco apprezzati dai locali, furono in condizioni di dare delle buone rese. La proprietà include il costone morenico della Crespera, sui lati sud e sud ovest sul quale furono impiantati i vigneti che attecchirono rapidamente e con successo. Subito dopo la distruzione prodotta dalla filossera, rifiutandosi di utilizzare una delle tante altre qualità proposte per ricostruire i vigneti disastrati, con una chiaroveggenza evidente, Ernesto Otto Bally fece piantare barbatelle di Merlot autoctono. La Tenuta Bally & von Teufenstein è oggi proprietà dei nipoti di Ernst Otto Bally : le famiglie von Teufenstein e Bally. Il vigneto si estende su una superficie di 6,5 ettari. Attualmente include anche il piccolo altipiano che sovrasta il pendio a forma di anfiteatro. Negli anni ottanta furono adottati nuovi orientamenti strategici. Il Merlot Cresperino tradizionale fu modificato, grazie a una vinificazione più lunga e rigorosa. Il vino ricevette una struttura tannica più solida. Il carattere tipico del terreno del costone della Crespera si manifestò maggiormente e dette al vino la sua nota leggermente fumée, selvatica e minerale che permette di riconoscerlo anche in una degustazione alla cieca. Visita della tenuta e affitto dei locali Visita della Tenuta e affitto dei locali: I clienti che vengono a trovarci per una visita della tenuta e una degustazione dei prodotti con appetitoso spuntino (spuntino possibile a partire da 6 persone) sono sempre più numerosi. Convincetevi dei nostri vini e fatevi coinvolgere dallo charme speciale dei nostri edifici storici e dei dintorni incantevoli. I nostri locali possono anche essere affittati per seminari ed eventi simili. Sommerweine: SARABANDA 2015, LA PIANA 2015 und CRESPERINO 2014 Liebe Weinfreunde Unsere Reben sind im Einklang mit der Natur – die feuchten und sonnigen Tage wechseln sich ab – die noch kleinen und grünen Traubenbeeren gedeihen sehr gut. Nach dem hervorragenden Weinjahr 2015 sind wir stolz auf unsere neuen Jahrgänge, welche uns sehr gelungen sind und hervorragend schmecken. Die zahlreichen Besucher an der Cantina Aperta Ende Mai konnten uns dies bestätigen. SommerweineSARABANDA (Bianco di Merlot) und LA PIANA (Sauvignon Blanc) sind zu einem gemütlichen Apéro im Freien ideal für heisse Sommertage. Zum anschliessenden Grillfest probieren Sie am Besten CRESPERINO (Merlot) und RISERVA ERNESTO (Assemblage Merlot/Cabernet). Neu im TeamLuca Calderara aus Varese hatte schon immer eine Leidenschaft für die Natur und die Berge. Nach seiner Schulzeit begann er bei Agriloro in Arzo. Mit ein Grund für sein Studium an der Università d’Agraria di Milano. Nach 16 Erfahrung in den Reben arbeitet er nun seit März 2016 auf der Tenuta. Bei unseren Weinen hat er eine besondere Vorliebe für TRE API - einem 100%igen Merlot unserer ältesten Rebstöcke. Dieser Wein ist ideal mit einem feinen Stück Fleisch auf dem Grill - eine weitere Leidenschaft von Luca. Let's PartyHaben Sie etwas zu feiern? Gerne gestalten wir Ihren Anlass und geben ihm das spezielle Ambiente, welches unser schönes und authentisches Weingut bietet. Dabei beraten wir Sie gerne auch bei der Weinwahl für Ihr Festmenü. In Zusammenarbeit mit der Cateringfirma Gabbani bieten wir Platz für bis zu 120 Personen. Informationen und Reservationen finden Sie auf unserer Webseite Besuch. Gerne können sie unser gesamtes Weinsortiment sowie QUARZO - Spumante di Merlot, hergestellt nach traditioneller Methode, online bestellen. Wir freuen uns über Ihren Besuch auf der Tenuta und wünschen Ihnen sonnige SommermonateTENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN Weissweine La Sfinge La Piana Sarabanda Rotweine Cinque Stelle Topazio Riserva Tre Api Riserva Ernesto Cresperino Schaumwein Quarzo Distillate Grappa (traditionell) Grappa (Eichenfass) Acquavite di Uva Americana Williams Wein Betrib Die Tenuta Bally & von Teufenstein ist kein reiner Weinbaubetrieb, sondern ein vollständiges Landwirtschaftsgut, das eine Fläche von achtzig Hektar bewirtschaftet. Neben dem Rebbau werden Ackerbau und Aufzucht von Milchvieh betrieben. Es wird Wein, aber auch Saatmais, Kartoffeln, Getreide, Sojabohnen und Feldgemüse erzeugt. Gegründet und aufgebaut im Jahr 1917 vom Schuhfabrikanten Ernst Otto Bally, einer visionären Persönlichkeit, ausgestattet mit beeindruckendem Pioniergeist. Ernst Otto Bally kaufte im Tal des bei Agno in den Luganeser See fließenden Vedeggio von verschiedenen Besitzern eine abgerundete Einheit zusammenhängender Grundstücke. Das von ansässigen Bauern unbeliebte feuchte Schwemmland warf nach jahrelangen Meliorationsarbeiten guten Ertrag ab. Zum Grundbesitz gehört auch der linksseitige Hang Crespera, auf dessen süd- und südwestwärts geneigtem Boden auf Moräneablagerungen sich schon bald erfolgreich der Rebbau etablierte. Ernst Otto Bally ließ dort in kluger Voraussicht Merlotstöcke pflanzen - zu einer Zeit, als die Traube nach dem verheerenden Reblausbefall noch mit zahlreichen anderen Sorten um die Vorherrschaft in den neu zu bestockenden Rebbergen konkurrierte. Heute befindet sich die Tenuta Bally & von Teufenstein im Privatbesitz der Enkelgeneration: die Familien von Teufenstein und Bally. Die Rebfläche des Weinguts beträgt 6,5 Hektar. Sie bedeckt inzwischen auch das kleine Plateau hinter dem amphitheaterartig geformten Steilhang. In den Achtzigerjahren wurden die Weichen neu gestellt. Dem damals schon erzeugten Merlot Cresperino wurde ein neues Profil verpasst. Durch längere, härtere Kelterung erhielt der Wein eine solidere Tanninstruktur. Der ausgeprägte Bodencharakter des Crespera-Hügels kam deutlicher zum Ausdruck und verschaffte dem Gewächs jene wilde, rauchige, mineralische, "erdige" Note, die auch bei einer Unkenntnis des Etiketts durchgeführten Degustation verlässliche Rückschlüsse auf seine Identität zulässt. Betriebsbesichtigungen und Miete Besichtigungen unseres Betriebs mit Degustation und appetitlichem Imbiss (Imbiss möglich ab 6 Personen) werden immer beliebter. Überzeugen Sie sich von der Qualität unserer Weine, und geniessen Sie den speziellen Charme unserer historischen Gebäude und der bezaubernden Umgebung. Unsere Räumlichkeiten können übrigens für Seminare und ähnliche Anlässe auch gemietet werden

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