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Cultura a Sotto Ceneri (Regione)

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Scuola Scultura

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

Scuola Scultura

Ra Stráda Cantonál 55, 6966 Villa Luganese
Dal 2005 è stata fondata la scuola di scultura e pittura, e scuola speciale

Breve storia dall’apertura della Scuola di scultura a Villa Luganese, dal 2005 al 2016, Da molti anni tenevo un ”sogno” nel cassetto, l’apertura di una Scuola di scultura e pittura, ma è sempre stato molto difficile trovare una sede adatta, anche per gli alti costi d’affitto e di gestione. Finalmente nel 2005 ho trovato una sede per questo mio progetto di Scuola di scultura a Villa Luganese, in una struttura nuova, costruita e di proprietà dei signori, Raffaele Zamblera e Oliviero Ghirlanda, con i quali da subito si è creata una amichevole collaborazione, la struttura si trova proprio sotto i maestosi “Denti della Vecchia” dove da ragazzo facevo il pastore di pecore e capre e dove ho iniziato a dipingere i miei primi quadretti, con la Grandissima fortuna di aver incontrato Pepo Frigerio, nipote del Grande pittore Ambrogio Preda e di Ugo Moglia, conosciuti nel 1954 durante le loro estemporanee, nella zona Logo a Sonvico con Ugo Moglia e all’Alpe Valà, sopra Cadro, con l’amico Pepo Frigerio, dai quali ho ricevuto moltissimi consigli cercando anche una mia strada di “ giovane imbratta tele “. Eravamo nel lontano 1954-1955, ( quanta acqua è passata sotto i ponti ). Per adattare gli spazzi nella nuova a Villa Luganese, per le aule didattiche e la formazione del magazzino, ho creando anche un reparto per esporre le opere al primo piano, adattate anche e specificatamente per accogliere gli utenti disabili e allievi delle scuole, per tutta la trasformazione e l’organizzazione per arredare l’infrastruttura, con attrezzi di lavoro, tavoli speciali per persone diversamente abili, facilitandone l’entrata con le carrozzine a altre apparecchiature speciali, per l’apertura e entrata in funzione abbiamo lavorato per c.a. 16 mesi, con l’aiuto di parenti ed amici. Per l’oneroso impegno finanziario ho coinvolto la mia famiglia, aiutandomi per realizzare questo mio sogno, naturalmente ho capito da subito che non mi sarebbe stato possibile mantenere il tutto da solo con le mie forse, per questo nel 2005 ho inviato delle lettere al Cantone Ticino, Dip. Fin. Promovimento Economico, all’Ente Regionale Valli di Lugano, ai Municipi, di Lugano, Sonvico e altri comuni vicini, ( ora entrati nella Grande Lugano ), a Istituti Bancaria, a fondazioni, a assicurazioni e associazioni private e pubbliche, ad amici e conoscenti, presentando loro il mio progetto di Scuola di scultura e Scuola speciale per persone diversamente abili e per allievi delle Scuole speciali, chiedendo loro se sarebbero disponibili per aiutarmi finanziariamente per la conduzione della scuola, con il mio “ Motto “, offro una mia opera a chi mi aiuta. Nei primi mesi del 2006, ho ricevuto delle risposte di sostegno da parte dei primi promotori del progetto : dal signor, Giovanni Crameri, Dir. Reg. UBS Regione Ticino ( ora in pensione ), dai signori, Bruno e Angela Piaggi, Ditta Savre a Mezzovico, dal signor, Luigi Nicoli, Ing.dipl.Eur.Reg A-Sia-Otia. Melano, dai signor, Germano Alberti ( decesso nel 2014 ), dal signor, Battista Ghiggia Avv. con il sostegno giuridico e revisioni dei conti. Questo significativo sostegno mi ha permesso da subito una più tranquilla conduzione e programmazione delle Scuola con l’allestimento dei locali. dal 2007 al 2016, hanno sostenuto il progetto : La Regioni Valli di Lugano, dir. Corrado Piattini, IL Cantone Ticino, Dip.Fin. e Promovimento Economico, IL Lod. Municipio di Lugano, I Comuni di : Bissone, Collina D’Oro, Cadro, Curio, Bioggio, Orselina, Massagno, Canobbio, Sonvico, Cadenazzo, Isone, Torricella-Taverne, Esposizione nella sala Comunale di Cadenazzo, con l’Amico Edgardo Rezzonico ( decesso nel 2014 ), con la figlia Claudia, ravvisando nella mia persona d’artista, l’espressione della cultura al servizio dei meno favoriti, mi hanno invitato ad esporre le opere di Liliana Rezzonico ( decessa nel 2009 ), moglie di Edgardo e mamma di Claudia e mia collega pittrice, donando il ricavato della mostra al progetto, Ricerca di sostenitori per l'anno 2017.Gentili Signore egregi signori, care amiche ed amici, è iniziato l'11° anno dall'apertura della Scuola di Scultura e del progetto per persone diversamente abili, a Villa Luganese,i corsi sono iniziati il 9 febbraio 2017,1- corso speciali per disabili adulti, utenti della Fonte di Neggio2- corso per allievi delle Scuole speciali di Pregassona.3- corso per gli utenti Centro diurno di Viganello.4- corso per Adulti.Per organizzare il tutto sono alla ricerca di sostenitoria ogni sostenitore da fr. 100.- a fr. 500.-, sarà offerta un'opera pittorica a sua scelta, per le sculture, prezzo da concordare.Chi è interessato può scrivere a:Casimiro Piazza = info@casimiropiazza.cho versare un contributo su : CCP : 14-708645-3IBAN : CH61 0900 0000 1470 8645 3con dicitura, sostegno per i corsi speciali 2017Vi prego di inviare questo messaggio ai vostri amici e conoscenti,nell'attesa vi ringrazio per la vostra collaborazione e vi saluto cordialmente.Casimiro Piazza e amici utenti diversamente abili. vedi anche il mio sito www.casimiropiazza.ch

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Scuola d'arteScuola privata
Ra Stráda Cantonál 55, 6966 Villa Luganese
Scuola d'arteScuola privata
Dal 2005 è stata fondata la scuola di scultura e pittura, e scuola speciale

Breve storia dall’apertura della Scuola di scultura a Villa Luganese, dal 2005 al 2016, Da molti anni tenevo un ”sogno” nel cassetto, l’apertura di una Scuola di scultura e pittura, ma è sempre stato molto difficile trovare una sede adatta, anche per gli alti costi d’affitto e di gestione. Finalmente nel 2005 ho trovato una sede per questo mio progetto di Scuola di scultura a Villa Luganese, in una struttura nuova, costruita e di proprietà dei signori, Raffaele Zamblera e Oliviero Ghirlanda, con i quali da subito si è creata una amichevole collaborazione, la struttura si trova proprio sotto i maestosi “Denti della Vecchia” dove da ragazzo facevo il pastore di pecore e capre e dove ho iniziato a dipingere i miei primi quadretti, con la Grandissima fortuna di aver incontrato Pepo Frigerio, nipote del Grande pittore Ambrogio Preda e di Ugo Moglia, conosciuti nel 1954 durante le loro estemporanee, nella zona Logo a Sonvico con Ugo Moglia e all’Alpe Valà, sopra Cadro, con l’amico Pepo Frigerio, dai quali ho ricevuto moltissimi consigli cercando anche una mia strada di “ giovane imbratta tele “. Eravamo nel lontano 1954-1955, ( quanta acqua è passata sotto i ponti ). Per adattare gli spazzi nella nuova a Villa Luganese, per le aule didattiche e la formazione del magazzino, ho creando anche un reparto per esporre le opere al primo piano, adattate anche e specificatamente per accogliere gli utenti disabili e allievi delle scuole, per tutta la trasformazione e l’organizzazione per arredare l’infrastruttura, con attrezzi di lavoro, tavoli speciali per persone diversamente abili, facilitandone l’entrata con le carrozzine a altre apparecchiature speciali, per l’apertura e entrata in funzione abbiamo lavorato per c.a. 16 mesi, con l’aiuto di parenti ed amici. Per l’oneroso impegno finanziario ho coinvolto la mia famiglia, aiutandomi per realizzare questo mio sogno, naturalmente ho capito da subito che non mi sarebbe stato possibile mantenere il tutto da solo con le mie forse, per questo nel 2005 ho inviato delle lettere al Cantone Ticino, Dip. Fin. Promovimento Economico, all’Ente Regionale Valli di Lugano, ai Municipi, di Lugano, Sonvico e altri comuni vicini, ( ora entrati nella Grande Lugano ), a Istituti Bancaria, a fondazioni, a assicurazioni e associazioni private e pubbliche, ad amici e conoscenti, presentando loro il mio progetto di Scuola di scultura e Scuola speciale per persone diversamente abili e per allievi delle Scuole speciali, chiedendo loro se sarebbero disponibili per aiutarmi finanziariamente per la conduzione della scuola, con il mio “ Motto “, offro una mia opera a chi mi aiuta. Nei primi mesi del 2006, ho ricevuto delle risposte di sostegno da parte dei primi promotori del progetto : dal signor, Giovanni Crameri, Dir. Reg. UBS Regione Ticino ( ora in pensione ), dai signori, Bruno e Angela Piaggi, Ditta Savre a Mezzovico, dal signor, Luigi Nicoli, Ing.dipl.Eur.Reg A-Sia-Otia. Melano, dai signor, Germano Alberti ( decesso nel 2014 ), dal signor, Battista Ghiggia Avv. con il sostegno giuridico e revisioni dei conti. Questo significativo sostegno mi ha permesso da subito una più tranquilla conduzione e programmazione delle Scuola con l’allestimento dei locali. dal 2007 al 2016, hanno sostenuto il progetto : La Regioni Valli di Lugano, dir. Corrado Piattini, IL Cantone Ticino, Dip.Fin. e Promovimento Economico, IL Lod. Municipio di Lugano, I Comuni di : Bissone, Collina D’Oro, Cadro, Curio, Bioggio, Orselina, Massagno, Canobbio, Sonvico, Cadenazzo, Isone, Torricella-Taverne, Esposizione nella sala Comunale di Cadenazzo, con l’Amico Edgardo Rezzonico ( decesso nel 2014 ), con la figlia Claudia, ravvisando nella mia persona d’artista, l’espressione della cultura al servizio dei meno favoriti, mi hanno invitato ad esporre le opere di Liliana Rezzonico ( decessa nel 2009 ), moglie di Edgardo e mamma di Claudia e mia collega pittrice, donando il ricavato della mostra al progetto, Ricerca di sostenitori per l'anno 2017.Gentili Signore egregi signori, care amiche ed amici, è iniziato l'11° anno dall'apertura della Scuola di Scultura e del progetto per persone diversamente abili, a Villa Luganese,i corsi sono iniziati il 9 febbraio 2017,1- corso speciali per disabili adulti, utenti della Fonte di Neggio2- corso per allievi delle Scuole speciali di Pregassona.3- corso per gli utenti Centro diurno di Viganello.4- corso per Adulti.Per organizzare il tutto sono alla ricerca di sostenitoria ogni sostenitore da fr. 100.- a fr. 500.-, sarà offerta un'opera pittorica a sua scelta, per le sculture, prezzo da concordare.Chi è interessato può scrivere a:Casimiro Piazza = info@casimiropiazza.cho versare un contributo su : CCP : 14-708645-3IBAN : CH61 0900 0000 1470 8645 3con dicitura, sostegno per i corsi speciali 2017Vi prego di inviare questo messaggio ai vostri amici e conoscenti,nell'attesa vi ringrazio per la vostra collaborazione e vi saluto cordialmente.Casimiro Piazza e amici utenti diversamente abili. vedi anche il mio sito www.casimiropiazza.ch

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 Aperto su appuntamento – Chiude oggi alle 21:00
Rifugio Alpe Caviano

Rifugio Alpe Caviano

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Il Caviano e la scoperta del Monte GenerosoIl Monte Generoso è una delle montagne più panoramiche del Ticino L’ Alpe di Caviano può essere considerata la meta ideale per un’escursione di giornata o per un soggiorno in natura, ed è raggiungibile a piedi partendo da Castel San Pietro o dalla Bellavista. Camminando in questi luoghi si possono godere panorami mozzafiato.Terrazze, contemplazione e relaxL'Alpe di Caviano offre un ambiente di relax con vista panoramica sulla Pianura Padana e sulle Alpi. L'edificio principale si affaccia su un grande prato dove gli animali selvatici pascolano liberamente. La vista è spettacolare all'alba e al tramonto, visibile anche dalle camere al primo piano e dalla terrazza nel cortile. Un luogo ideale per godersi momenti di tranquillità e contemplazione.Panorami e dintorniSulla terrazza dell'Alpe di Caviano si gode di un paesaggio ampio e mozzafiato, ideale per avvistare animali selvatici. La collinetta circostante è perfetta per la meditazione, mentre il pascolo adiacente è ottimo per il parapendio. La rete di sentieri escursionistici permette di esplorare la zona, incluso Scudellate, , dove si trovano altre strutture dell'Albergo Diffuso del Monte Generoso.Colazioni e aperitiviDopo avere trascorso una tranquilla e rilassante notte di sonno, vi invitiamo ad assaporare una gustosa colazione a base di prodotti locali, che sarà servita fino alle ore 08.30 sulla terrazza panoramica. In caso di cattivo tempo avremo piacere di accogliervi nell’accogliente ristorante. Gli aperitivi saranno serviti a partire dalle ore 17.30 del pomeriggio e vi permetteranno di degustare vini locali bianchi e rossi, come altri liquori.RistoranteOrariDa marzo a dicembre (vacanze di Pasqua e vacanze di Autunno), dal lunedì alla domenica dalle 12:00 alle 21:00Da marzo a giugno e da settembre a ottobre: dal giovedì alla domenica dalle 12:00 alle 14:30 alle 19:00 alle 21:00Da novembre a marzo, su richiesta, per eventi privati o per gruppi di minimo 6 persone, la cucina è aperta dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 alle 21:00Per prenotazioni scrivere a info@alpedicaviano.chDAL MONTE GENEROSOPiatti tipiciIl ristorante propone 30 posti a sedere ed è arredato con cura, per richiamare i luoghi cari alla cultura e alla tradizione della regione e del Monte Generoso. All’esterno, una bella terrazza (30 posti a sedere) permette di godere del favoloso panorama, assaporando gustosi piatti tipici, cucinati con cura, principalmente legati alla tradizione locale (salumi, carni brasate e alla griglia, polenta, risotti, minestroni, formaggi e formaggini). Su prenotazione è possibile convertire gli spazi del ristorante interno in un locale multiuso, organizzare un evento privato, prenotare la piccola terrazza al primo piano o il tavolo vicino al Casello del latte, per un piccolo evento privato.Le nostre camereBanchettCAMERA DOPPIAMurèraCAMERA DOPPIAPaneeCAMERA DOPPIAStevanCAMERA DOPPIATorchCAMERA DOPPIAValunCAMERA DOPPIABurotSOTTOTETTO MANSARDATONell’ampio sottotetto mansardato una confortevole camerata con 10 letti singoli e con i servizi al piano ti accoglie sotto un tetto a due falde dove si respira l’aria tipica di rifugio alpino.

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Il Caviano e la scoperta del Monte GenerosoIl Monte Generoso è una delle montagne più panoramiche del Ticino L’ Alpe di Caviano può essere considerata la meta ideale per un’escursione di giornata o per un soggiorno in natura, ed è raggiungibile a piedi partendo da Castel San Pietro o dalla Bellavista. Camminando in questi luoghi si possono godere panorami mozzafiato.Terrazze, contemplazione e relaxL'Alpe di Caviano offre un ambiente di relax con vista panoramica sulla Pianura Padana e sulle Alpi. L'edificio principale si affaccia su un grande prato dove gli animali selvatici pascolano liberamente. La vista è spettacolare all'alba e al tramonto, visibile anche dalle camere al primo piano e dalla terrazza nel cortile. Un luogo ideale per godersi momenti di tranquillità e contemplazione.Panorami e dintorniSulla terrazza dell'Alpe di Caviano si gode di un paesaggio ampio e mozzafiato, ideale per avvistare animali selvatici. La collinetta circostante è perfetta per la meditazione, mentre il pascolo adiacente è ottimo per il parapendio. La rete di sentieri escursionistici permette di esplorare la zona, incluso Scudellate, , dove si trovano altre strutture dell'Albergo Diffuso del Monte Generoso.Colazioni e aperitiviDopo avere trascorso una tranquilla e rilassante notte di sonno, vi invitiamo ad assaporare una gustosa colazione a base di prodotti locali, che sarà servita fino alle ore 08.30 sulla terrazza panoramica. In caso di cattivo tempo avremo piacere di accogliervi nell’accogliente ristorante. Gli aperitivi saranno serviti a partire dalle ore 17.30 del pomeriggio e vi permetteranno di degustare vini locali bianchi e rossi, come altri liquori.RistoranteOrariDa marzo a dicembre (vacanze di Pasqua e vacanze di Autunno), dal lunedì alla domenica dalle 12:00 alle 21:00Da marzo a giugno e da settembre a ottobre: dal giovedì alla domenica dalle 12:00 alle 14:30 alle 19:00 alle 21:00Da novembre a marzo, su richiesta, per eventi privati o per gruppi di minimo 6 persone, la cucina è aperta dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 alle 21:00Per prenotazioni scrivere a info@alpedicaviano.chDAL MONTE GENEROSOPiatti tipiciIl ristorante propone 30 posti a sedere ed è arredato con cura, per richiamare i luoghi cari alla cultura e alla tradizione della regione e del Monte Generoso. All’esterno, una bella terrazza (30 posti a sedere) permette di godere del favoloso panorama, assaporando gustosi piatti tipici, cucinati con cura, principalmente legati alla tradizione locale (salumi, carni brasate e alla griglia, polenta, risotti, minestroni, formaggi e formaggini). Su prenotazione è possibile convertire gli spazi del ristorante interno in un locale multiuso, organizzare un evento privato, prenotare la piccola terrazza al primo piano o il tavolo vicino al Casello del latte, per un piccolo evento privato.Le nostre camereBanchettCAMERA DOPPIAMurèraCAMERA DOPPIAPaneeCAMERA DOPPIAStevanCAMERA DOPPIATorchCAMERA DOPPIAValunCAMERA DOPPIABurotSOTTOTETTO MANSARDATONell’ampio sottotetto mansardato una confortevole camerata con 10 letti singoli e con i servizi al piano ti accoglie sotto un tetto a due falde dove si respira l’aria tipica di rifugio alpino.

 Chiuso – Apre domani alle 08:30
Castel S. Pietro

Valutazione 4.5 di 5 stelle su 2 valutazioni

Castel S. Pietro

Via alla Chiesa 10, 6874 Castel San Pietro
Cultura

Come già brevemente accennato nella pagina di Presentazione e dei cenni storici, il nostro Comune deve il suo nome al castello (Castellum Sancti Petri) che fu eretto attorno al 1100 D.C. e che fu distrutto agli inizi del 1500 D.C. durante la guerra tra i Confederati e Milano. Questo castello si erigeva a strapiombo sul fiume Breggia. Nelle immediate vicinanze delle mura del castello, nel 1343 fu costruita una chiesa, l’attuale Chiesa di San Pietro (più conosciuta con il nome di “Chiesa Rossa”). Questa chiesa, con i suoi dipinti murali, si colloca tra i beni nazionali protetti. La Chiesa Rossa non è però il solo edificio religioso presente sul nostro territorio. La Chiesa Parrocchiale (Chiesa di sant’Eusebio) per esempio, con il suo immenso patrimonio artistico, è una delle chiese più belle di tutta la nostra regione e una testimonianza viva di quell’emigrazione di artisti locali (i Bernasconi, i Carabelli, i Fontana, i Magni, i Pozzi e altri ancora) che attorno al 1600 D.C. emigrarono all’estero in cerca di fortuna, soprattutto in Italia e in Germania. Quando ritornavano in patria, sovente durante la stagione invernale, si dedicavano con passione e verve alla decorazione dell’interno della chiesa. Un patrimonio artistico d’indubbio valore. Ma tutto il nostro territorio comunale, dal centro paese, alle singole frazioni e anche i singoli paesini della sponda destra della Valle di Muggio, è ricco di chiese, oratori e cappelle. Luoghi di culto che rendono bene l’idea di quanto la fede fosse una componente importante e ben radicata nella popolazione. Le opere che oggi vediamo ed ammiriamo in questi luoghi, ne sono viva testimonianza per la nostra generazione e per quelle future. Ma Castel San Pietro e il suo splendido e variegato territorio, che si estende dal Parco delle Gole della Breggia sino alla vetta del Monte Generoso, offre al visitatore anche un’innumerevole quantità di itinerari e passeggiate culturali/paesaggistiche al di fuori dai luoghi di culto. Ogni angolo, dal più vicino al centro paese al più discosto, nasconde in sé una storia di cultura o semplicemente storie di gente del passato che tra mille fatiche hanno modellato e lasciato a noi questo splendido territorio. A volte risulta veramente difficile scindere tra storia, cultura e tradizione. A testimonianza di tutto ciò basta dire che parecchi libri sono stati scritti sul nostro Comune, sul suo territorio, la sua gente e le sue tradizioni. Il tempo che ... ”un tempo correva lento”, era foriero e ci aiutava a soffermarci e ad apprezzare le bellezze culturali e paesaggistiche che ci circondano. Oggigiorno egli “corre più veloce … troppo veloce” e purtroppo questo non aiuta a soffermarci quanto invece si dovrebbe (o vorremmo). L’invito che vi facciamo è dunque quello di “prendervi del tempo” per tuffarvi nel nostro territorio ed ammirarne ed apprezzarne tutte le sue peculiarità.

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Municipio
Via alla Chiesa 10, 6874 Castel San Pietro
Municipio
Cultura

Come già brevemente accennato nella pagina di Presentazione e dei cenni storici, il nostro Comune deve il suo nome al castello (Castellum Sancti Petri) che fu eretto attorno al 1100 D.C. e che fu distrutto agli inizi del 1500 D.C. durante la guerra tra i Confederati e Milano. Questo castello si erigeva a strapiombo sul fiume Breggia. Nelle immediate vicinanze delle mura del castello, nel 1343 fu costruita una chiesa, l’attuale Chiesa di San Pietro (più conosciuta con il nome di “Chiesa Rossa”). Questa chiesa, con i suoi dipinti murali, si colloca tra i beni nazionali protetti. La Chiesa Rossa non è però il solo edificio religioso presente sul nostro territorio. La Chiesa Parrocchiale (Chiesa di sant’Eusebio) per esempio, con il suo immenso patrimonio artistico, è una delle chiese più belle di tutta la nostra regione e una testimonianza viva di quell’emigrazione di artisti locali (i Bernasconi, i Carabelli, i Fontana, i Magni, i Pozzi e altri ancora) che attorno al 1600 D.C. emigrarono all’estero in cerca di fortuna, soprattutto in Italia e in Germania. Quando ritornavano in patria, sovente durante la stagione invernale, si dedicavano con passione e verve alla decorazione dell’interno della chiesa. Un patrimonio artistico d’indubbio valore. Ma tutto il nostro territorio comunale, dal centro paese, alle singole frazioni e anche i singoli paesini della sponda destra della Valle di Muggio, è ricco di chiese, oratori e cappelle. Luoghi di culto che rendono bene l’idea di quanto la fede fosse una componente importante e ben radicata nella popolazione. Le opere che oggi vediamo ed ammiriamo in questi luoghi, ne sono viva testimonianza per la nostra generazione e per quelle future. Ma Castel San Pietro e il suo splendido e variegato territorio, che si estende dal Parco delle Gole della Breggia sino alla vetta del Monte Generoso, offre al visitatore anche un’innumerevole quantità di itinerari e passeggiate culturali/paesaggistiche al di fuori dai luoghi di culto. Ogni angolo, dal più vicino al centro paese al più discosto, nasconde in sé una storia di cultura o semplicemente storie di gente del passato che tra mille fatiche hanno modellato e lasciato a noi questo splendido territorio. A volte risulta veramente difficile scindere tra storia, cultura e tradizione. A testimonianza di tutto ciò basta dire che parecchi libri sono stati scritti sul nostro Comune, sul suo territorio, la sua gente e le sue tradizioni. Il tempo che ... ”un tempo correva lento”, era foriero e ci aiutava a soffermarci e ad apprezzare le bellezze culturali e paesaggistiche che ci circondano. Oggigiorno egli “corre più veloce … troppo veloce” e purtroppo questo non aiuta a soffermarci quanto invece si dovrebbe (o vorremmo). L’invito che vi facciamo è dunque quello di “prendervi del tempo” per tuffarvi nel nostro territorio ed ammirarne ed apprezzarne tutte le sue peculiarità.

Valutazione 4.5 di 5 stelle su 2 valutazioni

 Chiuso – Apre domani alle 08:30
 Aperto su appuntamento – Chiude tra 38 minuti
Arvi SA

Valutazione 2.8 di 5 stelle su 6 valutazioni

Arvi SA

Via Pedemonte di Sopra 1, 6818 Melano
ARVI - The Swiss vault of fine and rare wines

ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

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Vini, commercioEnotecaDegustazione viniEventiLiquori
Via Pedemonte di Sopra 1, 6818 Melano
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ARVI - The Swiss vault of fine and rare wines

ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

Valutazione 2.8 di 5 stelle su 6 valutazioni

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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 Aperto – Chiude oggi alle 22:00
Vitti Lugano

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Vitti Lugano

Via Pretorio 2, 6900 Lugano
VITTI LUGANO

Vitti concept nasce a Roma nel 1898. La passione e la tradizione famigliare hanno sviluppato nel tempo un’assonanza univoca tra il nome vitti e la cultura gastronomica romana, che ha come obbiettivo quello di continuare a proporre gusti semplici e genuini di una volta in una delle piazze più belle e raffinate di Roma: Piazza san lorenzo in lucina, adiacente ad una delle vie più esclusive e rinomate del centro storico di Roma ovvero via del corso. Vitti concept nel 2013 apre a Lugano, dove rielabora e trasforma la sua immagine in un concetto tutto nuovo. Il design moderno e ricercato, caratterizzato da toni scuri a contrasto con le illuminazioni, crea un ambiente intimo e riservato. Le piante hanno un ruolo fondamentale nel creare una cornice naturale a questa location situata nel pieno centro di Lugano, come i dettagli vintage ed industrial che ne completano il carattere. Per i nostri piatti utilizziamo solamente materie prime di altissima qualità, scelte scrupolosamente dal nostro chef… Anche la selezione dei vini non è lasciata al caso, grazie all’accurata e vasta selezione di vini selezionati dal nostro sommelier, che saprà consigliarvi il miglior abbinamento cibo-vino. Prenota ora un tavolo: http://vittilugano.ch/prenotazioni/

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RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, BarBarPizzeriaCucina italianaCaffèCateringParty service
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Vitti concept nasce a Roma nel 1898. La passione e la tradizione famigliare hanno sviluppato nel tempo un’assonanza univoca tra il nome vitti e la cultura gastronomica romana, che ha come obbiettivo quello di continuare a proporre gusti semplici e genuini di una volta in una delle piazze più belle e raffinate di Roma: Piazza san lorenzo in lucina, adiacente ad una delle vie più esclusive e rinomate del centro storico di Roma ovvero via del corso. Vitti concept nel 2013 apre a Lugano, dove rielabora e trasforma la sua immagine in un concetto tutto nuovo. Il design moderno e ricercato, caratterizzato da toni scuri a contrasto con le illuminazioni, crea un ambiente intimo e riservato. Le piante hanno un ruolo fondamentale nel creare una cornice naturale a questa location situata nel pieno centro di Lugano, come i dettagli vintage ed industrial che ne completano il carattere. Per i nostri piatti utilizziamo solamente materie prime di altissima qualità, scelte scrupolosamente dal nostro chef… Anche la selezione dei vini non è lasciata al caso, grazie all’accurata e vasta selezione di vini selezionati dal nostro sommelier, che saprà consigliarvi il miglior abbinamento cibo-vino. Prenota ora un tavolo: http://vittilugano.ch/prenotazioni/

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Cultura a Sotto Ceneri (Regione)

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Scuola Scultura

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Scuola Scultura

Ra Stráda Cantonál 55, 6966 Villa Luganese
Dal 2005 è stata fondata la scuola di scultura e pittura, e scuola speciale

Breve storia dall’apertura della Scuola di scultura a Villa Luganese, dal 2005 al 2016, Da molti anni tenevo un ”sogno” nel cassetto, l’apertura di una Scuola di scultura e pittura, ma è sempre stato molto difficile trovare una sede adatta, anche per gli alti costi d’affitto e di gestione. Finalmente nel 2005 ho trovato una sede per questo mio progetto di Scuola di scultura a Villa Luganese, in una struttura nuova, costruita e di proprietà dei signori, Raffaele Zamblera e Oliviero Ghirlanda, con i quali da subito si è creata una amichevole collaborazione, la struttura si trova proprio sotto i maestosi “Denti della Vecchia” dove da ragazzo facevo il pastore di pecore e capre e dove ho iniziato a dipingere i miei primi quadretti, con la Grandissima fortuna di aver incontrato Pepo Frigerio, nipote del Grande pittore Ambrogio Preda e di Ugo Moglia, conosciuti nel 1954 durante le loro estemporanee, nella zona Logo a Sonvico con Ugo Moglia e all’Alpe Valà, sopra Cadro, con l’amico Pepo Frigerio, dai quali ho ricevuto moltissimi consigli cercando anche una mia strada di “ giovane imbratta tele “. Eravamo nel lontano 1954-1955, ( quanta acqua è passata sotto i ponti ). Per adattare gli spazzi nella nuova a Villa Luganese, per le aule didattiche e la formazione del magazzino, ho creando anche un reparto per esporre le opere al primo piano, adattate anche e specificatamente per accogliere gli utenti disabili e allievi delle scuole, per tutta la trasformazione e l’organizzazione per arredare l’infrastruttura, con attrezzi di lavoro, tavoli speciali per persone diversamente abili, facilitandone l’entrata con le carrozzine a altre apparecchiature speciali, per l’apertura e entrata in funzione abbiamo lavorato per c.a. 16 mesi, con l’aiuto di parenti ed amici. Per l’oneroso impegno finanziario ho coinvolto la mia famiglia, aiutandomi per realizzare questo mio sogno, naturalmente ho capito da subito che non mi sarebbe stato possibile mantenere il tutto da solo con le mie forse, per questo nel 2005 ho inviato delle lettere al Cantone Ticino, Dip. Fin. Promovimento Economico, all’Ente Regionale Valli di Lugano, ai Municipi, di Lugano, Sonvico e altri comuni vicini, ( ora entrati nella Grande Lugano ), a Istituti Bancaria, a fondazioni, a assicurazioni e associazioni private e pubbliche, ad amici e conoscenti, presentando loro il mio progetto di Scuola di scultura e Scuola speciale per persone diversamente abili e per allievi delle Scuole speciali, chiedendo loro se sarebbero disponibili per aiutarmi finanziariamente per la conduzione della scuola, con il mio “ Motto “, offro una mia opera a chi mi aiuta. Nei primi mesi del 2006, ho ricevuto delle risposte di sostegno da parte dei primi promotori del progetto : dal signor, Giovanni Crameri, Dir. Reg. UBS Regione Ticino ( ora in pensione ), dai signori, Bruno e Angela Piaggi, Ditta Savre a Mezzovico, dal signor, Luigi Nicoli, Ing.dipl.Eur.Reg A-Sia-Otia. Melano, dai signor, Germano Alberti ( decesso nel 2014 ), dal signor, Battista Ghiggia Avv. con il sostegno giuridico e revisioni dei conti. Questo significativo sostegno mi ha permesso da subito una più tranquilla conduzione e programmazione delle Scuola con l’allestimento dei locali. dal 2007 al 2016, hanno sostenuto il progetto : La Regioni Valli di Lugano, dir. Corrado Piattini, IL Cantone Ticino, Dip.Fin. e Promovimento Economico, IL Lod. Municipio di Lugano, I Comuni di : Bissone, Collina D’Oro, Cadro, Curio, Bioggio, Orselina, Massagno, Canobbio, Sonvico, Cadenazzo, Isone, Torricella-Taverne, Esposizione nella sala Comunale di Cadenazzo, con l’Amico Edgardo Rezzonico ( decesso nel 2014 ), con la figlia Claudia, ravvisando nella mia persona d’artista, l’espressione della cultura al servizio dei meno favoriti, mi hanno invitato ad esporre le opere di Liliana Rezzonico ( decessa nel 2009 ), moglie di Edgardo e mamma di Claudia e mia collega pittrice, donando il ricavato della mostra al progetto, Ricerca di sostenitori per l'anno 2017.Gentili Signore egregi signori, care amiche ed amici, è iniziato l'11° anno dall'apertura della Scuola di Scultura e del progetto per persone diversamente abili, a Villa Luganese,i corsi sono iniziati il 9 febbraio 2017,1- corso speciali per disabili adulti, utenti della Fonte di Neggio2- corso per allievi delle Scuole speciali di Pregassona.3- corso per gli utenti Centro diurno di Viganello.4- corso per Adulti.Per organizzare il tutto sono alla ricerca di sostenitoria ogni sostenitore da fr. 100.- a fr. 500.-, sarà offerta un'opera pittorica a sua scelta, per le sculture, prezzo da concordare.Chi è interessato può scrivere a:Casimiro Piazza = info@casimiropiazza.cho versare un contributo su : CCP : 14-708645-3IBAN : CH61 0900 0000 1470 8645 3con dicitura, sostegno per i corsi speciali 2017Vi prego di inviare questo messaggio ai vostri amici e conoscenti,nell'attesa vi ringrazio per la vostra collaborazione e vi saluto cordialmente.Casimiro Piazza e amici utenti diversamente abili. vedi anche il mio sito www.casimiropiazza.ch

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Scuola d'arteScuola privata
Ra Stráda Cantonál 55, 6966 Villa Luganese
Scuola d'arteScuola privata
Dal 2005 è stata fondata la scuola di scultura e pittura, e scuola speciale

Breve storia dall’apertura della Scuola di scultura a Villa Luganese, dal 2005 al 2016, Da molti anni tenevo un ”sogno” nel cassetto, l’apertura di una Scuola di scultura e pittura, ma è sempre stato molto difficile trovare una sede adatta, anche per gli alti costi d’affitto e di gestione. Finalmente nel 2005 ho trovato una sede per questo mio progetto di Scuola di scultura a Villa Luganese, in una struttura nuova, costruita e di proprietà dei signori, Raffaele Zamblera e Oliviero Ghirlanda, con i quali da subito si è creata una amichevole collaborazione, la struttura si trova proprio sotto i maestosi “Denti della Vecchia” dove da ragazzo facevo il pastore di pecore e capre e dove ho iniziato a dipingere i miei primi quadretti, con la Grandissima fortuna di aver incontrato Pepo Frigerio, nipote del Grande pittore Ambrogio Preda e di Ugo Moglia, conosciuti nel 1954 durante le loro estemporanee, nella zona Logo a Sonvico con Ugo Moglia e all’Alpe Valà, sopra Cadro, con l’amico Pepo Frigerio, dai quali ho ricevuto moltissimi consigli cercando anche una mia strada di “ giovane imbratta tele “. Eravamo nel lontano 1954-1955, ( quanta acqua è passata sotto i ponti ). Per adattare gli spazzi nella nuova a Villa Luganese, per le aule didattiche e la formazione del magazzino, ho creando anche un reparto per esporre le opere al primo piano, adattate anche e specificatamente per accogliere gli utenti disabili e allievi delle scuole, per tutta la trasformazione e l’organizzazione per arredare l’infrastruttura, con attrezzi di lavoro, tavoli speciali per persone diversamente abili, facilitandone l’entrata con le carrozzine a altre apparecchiature speciali, per l’apertura e entrata in funzione abbiamo lavorato per c.a. 16 mesi, con l’aiuto di parenti ed amici. Per l’oneroso impegno finanziario ho coinvolto la mia famiglia, aiutandomi per realizzare questo mio sogno, naturalmente ho capito da subito che non mi sarebbe stato possibile mantenere il tutto da solo con le mie forse, per questo nel 2005 ho inviato delle lettere al Cantone Ticino, Dip. Fin. Promovimento Economico, all’Ente Regionale Valli di Lugano, ai Municipi, di Lugano, Sonvico e altri comuni vicini, ( ora entrati nella Grande Lugano ), a Istituti Bancaria, a fondazioni, a assicurazioni e associazioni private e pubbliche, ad amici e conoscenti, presentando loro il mio progetto di Scuola di scultura e Scuola speciale per persone diversamente abili e per allievi delle Scuole speciali, chiedendo loro se sarebbero disponibili per aiutarmi finanziariamente per la conduzione della scuola, con il mio “ Motto “, offro una mia opera a chi mi aiuta. Nei primi mesi del 2006, ho ricevuto delle risposte di sostegno da parte dei primi promotori del progetto : dal signor, Giovanni Crameri, Dir. Reg. UBS Regione Ticino ( ora in pensione ), dai signori, Bruno e Angela Piaggi, Ditta Savre a Mezzovico, dal signor, Luigi Nicoli, Ing.dipl.Eur.Reg A-Sia-Otia. Melano, dai signor, Germano Alberti ( decesso nel 2014 ), dal signor, Battista Ghiggia Avv. con il sostegno giuridico e revisioni dei conti. Questo significativo sostegno mi ha permesso da subito una più tranquilla conduzione e programmazione delle Scuola con l’allestimento dei locali. dal 2007 al 2016, hanno sostenuto il progetto : La Regioni Valli di Lugano, dir. Corrado Piattini, IL Cantone Ticino, Dip.Fin. e Promovimento Economico, IL Lod. Municipio di Lugano, I Comuni di : Bissone, Collina D’Oro, Cadro, Curio, Bioggio, Orselina, Massagno, Canobbio, Sonvico, Cadenazzo, Isone, Torricella-Taverne, Esposizione nella sala Comunale di Cadenazzo, con l’Amico Edgardo Rezzonico ( decesso nel 2014 ), con la figlia Claudia, ravvisando nella mia persona d’artista, l’espressione della cultura al servizio dei meno favoriti, mi hanno invitato ad esporre le opere di Liliana Rezzonico ( decessa nel 2009 ), moglie di Edgardo e mamma di Claudia e mia collega pittrice, donando il ricavato della mostra al progetto, Ricerca di sostenitori per l'anno 2017.Gentili Signore egregi signori, care amiche ed amici, è iniziato l'11° anno dall'apertura della Scuola di Scultura e del progetto per persone diversamente abili, a Villa Luganese,i corsi sono iniziati il 9 febbraio 2017,1- corso speciali per disabili adulti, utenti della Fonte di Neggio2- corso per allievi delle Scuole speciali di Pregassona.3- corso per gli utenti Centro diurno di Viganello.4- corso per Adulti.Per organizzare il tutto sono alla ricerca di sostenitoria ogni sostenitore da fr. 100.- a fr. 500.-, sarà offerta un'opera pittorica a sua scelta, per le sculture, prezzo da concordare.Chi è interessato può scrivere a:Casimiro Piazza = info@casimiropiazza.cho versare un contributo su : CCP : 14-708645-3IBAN : CH61 0900 0000 1470 8645 3con dicitura, sostegno per i corsi speciali 2017Vi prego di inviare questo messaggio ai vostri amici e conoscenti,nell'attesa vi ringrazio per la vostra collaborazione e vi saluto cordialmente.Casimiro Piazza e amici utenti diversamente abili. vedi anche il mio sito www.casimiropiazza.ch

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

 Aperto su appuntamento – Chiude oggi alle 21:00
Rifugio Alpe Caviano

Rifugio Alpe Caviano

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Il Caviano e la scoperta del Monte GenerosoIl Monte Generoso è una delle montagne più panoramiche del Ticino L’ Alpe di Caviano può essere considerata la meta ideale per un’escursione di giornata o per un soggiorno in natura, ed è raggiungibile a piedi partendo da Castel San Pietro o dalla Bellavista. Camminando in questi luoghi si possono godere panorami mozzafiato.Terrazze, contemplazione e relaxL'Alpe di Caviano offre un ambiente di relax con vista panoramica sulla Pianura Padana e sulle Alpi. L'edificio principale si affaccia su un grande prato dove gli animali selvatici pascolano liberamente. La vista è spettacolare all'alba e al tramonto, visibile anche dalle camere al primo piano e dalla terrazza nel cortile. Un luogo ideale per godersi momenti di tranquillità e contemplazione.Panorami e dintorniSulla terrazza dell'Alpe di Caviano si gode di un paesaggio ampio e mozzafiato, ideale per avvistare animali selvatici. La collinetta circostante è perfetta per la meditazione, mentre il pascolo adiacente è ottimo per il parapendio. La rete di sentieri escursionistici permette di esplorare la zona, incluso Scudellate, , dove si trovano altre strutture dell'Albergo Diffuso del Monte Generoso.Colazioni e aperitiviDopo avere trascorso una tranquilla e rilassante notte di sonno, vi invitiamo ad assaporare una gustosa colazione a base di prodotti locali, che sarà servita fino alle ore 08.30 sulla terrazza panoramica. In caso di cattivo tempo avremo piacere di accogliervi nell’accogliente ristorante. Gli aperitivi saranno serviti a partire dalle ore 17.30 del pomeriggio e vi permetteranno di degustare vini locali bianchi e rossi, come altri liquori.RistoranteOrariDa marzo a dicembre (vacanze di Pasqua e vacanze di Autunno), dal lunedì alla domenica dalle 12:00 alle 21:00Da marzo a giugno e da settembre a ottobre: dal giovedì alla domenica dalle 12:00 alle 14:30 alle 19:00 alle 21:00Da novembre a marzo, su richiesta, per eventi privati o per gruppi di minimo 6 persone, la cucina è aperta dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 alle 21:00Per prenotazioni scrivere a info@alpedicaviano.chDAL MONTE GENEROSOPiatti tipiciIl ristorante propone 30 posti a sedere ed è arredato con cura, per richiamare i luoghi cari alla cultura e alla tradizione della regione e del Monte Generoso. All’esterno, una bella terrazza (30 posti a sedere) permette di godere del favoloso panorama, assaporando gustosi piatti tipici, cucinati con cura, principalmente legati alla tradizione locale (salumi, carni brasate e alla griglia, polenta, risotti, minestroni, formaggi e formaggini). Su prenotazione è possibile convertire gli spazi del ristorante interno in un locale multiuso, organizzare un evento privato, prenotare la piccola terrazza al primo piano o il tavolo vicino al Casello del latte, per un piccolo evento privato.Le nostre camereBanchettCAMERA DOPPIAMurèraCAMERA DOPPIAPaneeCAMERA DOPPIAStevanCAMERA DOPPIATorchCAMERA DOPPIAValunCAMERA DOPPIABurotSOTTOTETTO MANSARDATONell’ampio sottotetto mansardato una confortevole camerata con 10 letti singoli e con i servizi al piano ti accoglie sotto un tetto a due falde dove si respira l’aria tipica di rifugio alpino.

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Il Caviano e la scoperta del Monte GenerosoIl Monte Generoso è una delle montagne più panoramiche del Ticino L’ Alpe di Caviano può essere considerata la meta ideale per un’escursione di giornata o per un soggiorno in natura, ed è raggiungibile a piedi partendo da Castel San Pietro o dalla Bellavista. Camminando in questi luoghi si possono godere panorami mozzafiato.Terrazze, contemplazione e relaxL'Alpe di Caviano offre un ambiente di relax con vista panoramica sulla Pianura Padana e sulle Alpi. L'edificio principale si affaccia su un grande prato dove gli animali selvatici pascolano liberamente. La vista è spettacolare all'alba e al tramonto, visibile anche dalle camere al primo piano e dalla terrazza nel cortile. Un luogo ideale per godersi momenti di tranquillità e contemplazione.Panorami e dintorniSulla terrazza dell'Alpe di Caviano si gode di un paesaggio ampio e mozzafiato, ideale per avvistare animali selvatici. La collinetta circostante è perfetta per la meditazione, mentre il pascolo adiacente è ottimo per il parapendio. La rete di sentieri escursionistici permette di esplorare la zona, incluso Scudellate, , dove si trovano altre strutture dell'Albergo Diffuso del Monte Generoso.Colazioni e aperitiviDopo avere trascorso una tranquilla e rilassante notte di sonno, vi invitiamo ad assaporare una gustosa colazione a base di prodotti locali, che sarà servita fino alle ore 08.30 sulla terrazza panoramica. In caso di cattivo tempo avremo piacere di accogliervi nell’accogliente ristorante. Gli aperitivi saranno serviti a partire dalle ore 17.30 del pomeriggio e vi permetteranno di degustare vini locali bianchi e rossi, come altri liquori.RistoranteOrariDa marzo a dicembre (vacanze di Pasqua e vacanze di Autunno), dal lunedì alla domenica dalle 12:00 alle 21:00Da marzo a giugno e da settembre a ottobre: dal giovedì alla domenica dalle 12:00 alle 14:30 alle 19:00 alle 21:00Da novembre a marzo, su richiesta, per eventi privati o per gruppi di minimo 6 persone, la cucina è aperta dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 alle 21:00Per prenotazioni scrivere a info@alpedicaviano.chDAL MONTE GENEROSOPiatti tipiciIl ristorante propone 30 posti a sedere ed è arredato con cura, per richiamare i luoghi cari alla cultura e alla tradizione della regione e del Monte Generoso. All’esterno, una bella terrazza (30 posti a sedere) permette di godere del favoloso panorama, assaporando gustosi piatti tipici, cucinati con cura, principalmente legati alla tradizione locale (salumi, carni brasate e alla griglia, polenta, risotti, minestroni, formaggi e formaggini). Su prenotazione è possibile convertire gli spazi del ristorante interno in un locale multiuso, organizzare un evento privato, prenotare la piccola terrazza al primo piano o il tavolo vicino al Casello del latte, per un piccolo evento privato.Le nostre camereBanchettCAMERA DOPPIAMurèraCAMERA DOPPIAPaneeCAMERA DOPPIAStevanCAMERA DOPPIATorchCAMERA DOPPIAValunCAMERA DOPPIABurotSOTTOTETTO MANSARDATONell’ampio sottotetto mansardato una confortevole camerata con 10 letti singoli e con i servizi al piano ti accoglie sotto un tetto a due falde dove si respira l’aria tipica di rifugio alpino.

 Chiuso – Apre domani alle 08:30
Castel S. Pietro

Valutazione 4.5 di 5 stelle su 2 valutazioni

Castel S. Pietro

Via alla Chiesa 10, 6874 Castel San Pietro
Cultura

Come già brevemente accennato nella pagina di Presentazione e dei cenni storici, il nostro Comune deve il suo nome al castello (Castellum Sancti Petri) che fu eretto attorno al 1100 D.C. e che fu distrutto agli inizi del 1500 D.C. durante la guerra tra i Confederati e Milano. Questo castello si erigeva a strapiombo sul fiume Breggia. Nelle immediate vicinanze delle mura del castello, nel 1343 fu costruita una chiesa, l’attuale Chiesa di San Pietro (più conosciuta con il nome di “Chiesa Rossa”). Questa chiesa, con i suoi dipinti murali, si colloca tra i beni nazionali protetti. La Chiesa Rossa non è però il solo edificio religioso presente sul nostro territorio. La Chiesa Parrocchiale (Chiesa di sant’Eusebio) per esempio, con il suo immenso patrimonio artistico, è una delle chiese più belle di tutta la nostra regione e una testimonianza viva di quell’emigrazione di artisti locali (i Bernasconi, i Carabelli, i Fontana, i Magni, i Pozzi e altri ancora) che attorno al 1600 D.C. emigrarono all’estero in cerca di fortuna, soprattutto in Italia e in Germania. Quando ritornavano in patria, sovente durante la stagione invernale, si dedicavano con passione e verve alla decorazione dell’interno della chiesa. Un patrimonio artistico d’indubbio valore. Ma tutto il nostro territorio comunale, dal centro paese, alle singole frazioni e anche i singoli paesini della sponda destra della Valle di Muggio, è ricco di chiese, oratori e cappelle. Luoghi di culto che rendono bene l’idea di quanto la fede fosse una componente importante e ben radicata nella popolazione. Le opere che oggi vediamo ed ammiriamo in questi luoghi, ne sono viva testimonianza per la nostra generazione e per quelle future. Ma Castel San Pietro e il suo splendido e variegato territorio, che si estende dal Parco delle Gole della Breggia sino alla vetta del Monte Generoso, offre al visitatore anche un’innumerevole quantità di itinerari e passeggiate culturali/paesaggistiche al di fuori dai luoghi di culto. Ogni angolo, dal più vicino al centro paese al più discosto, nasconde in sé una storia di cultura o semplicemente storie di gente del passato che tra mille fatiche hanno modellato e lasciato a noi questo splendido territorio. A volte risulta veramente difficile scindere tra storia, cultura e tradizione. A testimonianza di tutto ciò basta dire che parecchi libri sono stati scritti sul nostro Comune, sul suo territorio, la sua gente e le sue tradizioni. Il tempo che ... ”un tempo correva lento”, era foriero e ci aiutava a soffermarci e ad apprezzare le bellezze culturali e paesaggistiche che ci circondano. Oggigiorno egli “corre più veloce … troppo veloce” e purtroppo questo non aiuta a soffermarci quanto invece si dovrebbe (o vorremmo). L’invito che vi facciamo è dunque quello di “prendervi del tempo” per tuffarvi nel nostro territorio ed ammirarne ed apprezzarne tutte le sue peculiarità.

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Municipio
Via alla Chiesa 10, 6874 Castel San Pietro
Municipio
Cultura

Come già brevemente accennato nella pagina di Presentazione e dei cenni storici, il nostro Comune deve il suo nome al castello (Castellum Sancti Petri) che fu eretto attorno al 1100 D.C. e che fu distrutto agli inizi del 1500 D.C. durante la guerra tra i Confederati e Milano. Questo castello si erigeva a strapiombo sul fiume Breggia. Nelle immediate vicinanze delle mura del castello, nel 1343 fu costruita una chiesa, l’attuale Chiesa di San Pietro (più conosciuta con il nome di “Chiesa Rossa”). Questa chiesa, con i suoi dipinti murali, si colloca tra i beni nazionali protetti. La Chiesa Rossa non è però il solo edificio religioso presente sul nostro territorio. La Chiesa Parrocchiale (Chiesa di sant’Eusebio) per esempio, con il suo immenso patrimonio artistico, è una delle chiese più belle di tutta la nostra regione e una testimonianza viva di quell’emigrazione di artisti locali (i Bernasconi, i Carabelli, i Fontana, i Magni, i Pozzi e altri ancora) che attorno al 1600 D.C. emigrarono all’estero in cerca di fortuna, soprattutto in Italia e in Germania. Quando ritornavano in patria, sovente durante la stagione invernale, si dedicavano con passione e verve alla decorazione dell’interno della chiesa. Un patrimonio artistico d’indubbio valore. Ma tutto il nostro territorio comunale, dal centro paese, alle singole frazioni e anche i singoli paesini della sponda destra della Valle di Muggio, è ricco di chiese, oratori e cappelle. Luoghi di culto che rendono bene l’idea di quanto la fede fosse una componente importante e ben radicata nella popolazione. Le opere che oggi vediamo ed ammiriamo in questi luoghi, ne sono viva testimonianza per la nostra generazione e per quelle future. Ma Castel San Pietro e il suo splendido e variegato territorio, che si estende dal Parco delle Gole della Breggia sino alla vetta del Monte Generoso, offre al visitatore anche un’innumerevole quantità di itinerari e passeggiate culturali/paesaggistiche al di fuori dai luoghi di culto. Ogni angolo, dal più vicino al centro paese al più discosto, nasconde in sé una storia di cultura o semplicemente storie di gente del passato che tra mille fatiche hanno modellato e lasciato a noi questo splendido territorio. A volte risulta veramente difficile scindere tra storia, cultura e tradizione. A testimonianza di tutto ciò basta dire che parecchi libri sono stati scritti sul nostro Comune, sul suo territorio, la sua gente e le sue tradizioni. Il tempo che ... ”un tempo correva lento”, era foriero e ci aiutava a soffermarci e ad apprezzare le bellezze culturali e paesaggistiche che ci circondano. Oggigiorno egli “corre più veloce … troppo veloce” e purtroppo questo non aiuta a soffermarci quanto invece si dovrebbe (o vorremmo). L’invito che vi facciamo è dunque quello di “prendervi del tempo” per tuffarvi nel nostro territorio ed ammirarne ed apprezzarne tutte le sue peculiarità.

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 Chiuso – Apre domani alle 08:30
 Aperto su appuntamento – Chiude tra 38 minuti
Arvi SA

Valutazione 2.8 di 5 stelle su 6 valutazioni

Arvi SA

Via Pedemonte di Sopra 1, 6818 Melano
ARVI - The Swiss vault of fine and rare wines

ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

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Vini, commercioEnotecaDegustazione viniEventiLiquori
Via Pedemonte di Sopra 1, 6818 Melano
Vini, commercioEnotecaDegustazione viniEventiLiquori
ARVI - The Swiss vault of fine and rare wines

ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

Valutazione 2.8 di 5 stelle su 6 valutazioni

 Aperto su appuntamento – Chiude tra 38 minuti
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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. 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Vitti Lugano

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Via Pretorio 2, 6900 Lugano
VITTI LUGANO

Vitti concept nasce a Roma nel 1898. La passione e la tradizione famigliare hanno sviluppato nel tempo un’assonanza univoca tra il nome vitti e la cultura gastronomica romana, che ha come obbiettivo quello di continuare a proporre gusti semplici e genuini di una volta in una delle piazze più belle e raffinate di Roma: Piazza san lorenzo in lucina, adiacente ad una delle vie più esclusive e rinomate del centro storico di Roma ovvero via del corso. Vitti concept nel 2013 apre a Lugano, dove rielabora e trasforma la sua immagine in un concetto tutto nuovo. Il design moderno e ricercato, caratterizzato da toni scuri a contrasto con le illuminazioni, crea un ambiente intimo e riservato. Le piante hanno un ruolo fondamentale nel creare una cornice naturale a questa location situata nel pieno centro di Lugano, come i dettagli vintage ed industrial che ne completano il carattere. Per i nostri piatti utilizziamo solamente materie prime di altissima qualità, scelte scrupolosamente dal nostro chef… Anche la selezione dei vini non è lasciata al caso, grazie all’accurata e vasta selezione di vini selezionati dal nostro sommelier, che saprà consigliarvi il miglior abbinamento cibo-vino. Prenota ora un tavolo: http://vittilugano.ch/prenotazioni/

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RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, BarBarPizzeriaCucina italianaCaffèCateringParty service
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Vitti concept nasce a Roma nel 1898. La passione e la tradizione famigliare hanno sviluppato nel tempo un’assonanza univoca tra il nome vitti e la cultura gastronomica romana, che ha come obbiettivo quello di continuare a proporre gusti semplici e genuini di una volta in una delle piazze più belle e raffinate di Roma: Piazza san lorenzo in lucina, adiacente ad una delle vie più esclusive e rinomate del centro storico di Roma ovvero via del corso. Vitti concept nel 2013 apre a Lugano, dove rielabora e trasforma la sua immagine in un concetto tutto nuovo. Il design moderno e ricercato, caratterizzato da toni scuri a contrasto con le illuminazioni, crea un ambiente intimo e riservato. Le piante hanno un ruolo fondamentale nel creare una cornice naturale a questa location situata nel pieno centro di Lugano, come i dettagli vintage ed industrial che ne completano il carattere. Per i nostri piatti utilizziamo solamente materie prime di altissima qualità, scelte scrupolosamente dal nostro chef… Anche la selezione dei vini non è lasciata al caso, grazie all’accurata e vasta selezione di vini selezionati dal nostro sommelier, che saprà consigliarvi il miglior abbinamento cibo-vino. Prenota ora un tavolo: http://vittilugano.ch/prenotazioni/

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