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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Centro medicoStudio medicoMediciMedicina interna generaleAmbulatorio medico, permanenzaServizio di emergenzaMedici
Piazzale della Stazione, 6900 Lugano
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Un team di medici specializzati in Medicina Interna e Generale, che collaborano in sinergia, consente al Centro Medico di offrire servizi medico/sanitari di altissima qualità. Ma la struttura si contraddistingue anche per la straordinaria ricettività, intesa come capacità di saper soddisfare le più moderne esigenze dei pazienti. EMERGENZE SENZA APPUNTAMENTO MEDICINA INTERNA GENERALE PEDIATRIA OFTALMOLOGIA ANGIOLOGIA DERMATOLOGIA E VENEROLOGIA CONSULENZA NUTRIZIONALE Le prestazioni sono offerte con orario continuato, anche senza appuntamento. Le prestazioni di Centro Medico sono integralmente riconosciute da Casse Malati e Assicurazioni infortunistiche. I nostri Dottori presenti presso il centro sono: MEDICINA INTERNA GENERALE telefono 0916402626 mail lugano@centromedico.ch Dottor Odorico Massimo Dottor Diolisi Alessandro Dottoressa Adami Maddalena Dottoressa Dietler Vanessa DERMATOLOGIA telefono 091 640 2668 Dottor Lurati Massimo OFTALMOLOGIA Telefono 091 640 26 66 Dottoressa Roncoroni Dina Dottoressa Castelli Tanja PEDIATRIA ​Dottor Riavis Mauro telefono 091 640 2669 Dottoressa Ferrarini Alessandra telefono 091 640 2672

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Procrea Centro Fertilità Svizzera Italiana SA

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Procrea Centro Fertilità Svizzera Italiana SA

Via Clemente Maraini 8, 6900 Lugano
ProCrea, Centro di Procreazione Medicalmente Assistita

ProCrea è un centro specializzato nel trattamento dell’infertilità tra i piu’ grandi in Svizzera. Attivo da oltre 15 anni è in poco tempo diventato un polo di riferimento internazionale per l’elevato standard professionale, per la ricerca scientifica e per i risultati. ProCrea ha al suo interno, caratteristica pressoché unica tra i centri attivi nel settore, il proprio laboratorio di genetica molecolare, ProcreaLab, accreditato ISO/IEC 17025 e ISO 15189. Cio’ ci permette di eseguire con tecniche d’avanguardia, in tempi brevi e sotto lo stesso tetto le analisi genetiche finalizzate allo studio dell’infertilità ed alla personalizzazione della terapia. Sempre all’interno del Centro, il laboratorio di andrologia, oltre agli esami eseguiti per la nostra attività, è un punto di riferimento per molti urologi e andrologi della Svizzera Italiana. La nostra sede principale a Lugano è situata in posizione centrale e strategica, a soli 5 min. a piedi dalla stazione ferroviaria. Raggiungibile in un’ora di macchina o treno da Milano e di aereo da Roma, dispone di ampi parcheggi interni per la clientela, garantisce il massimo della discrezione ed un rapporto personale e continuo con il nostro team. È possibile ottenere un colloquio informativo e una prima visita nel giro di pochi giorni, permettendo di ridurre notevolmente i tempi di attesa per iniziare la terapia. L’approccio alle terapie è a 360 gradi: dalla semplice inseminazione, alla fecondazione in vitro (FIVET/ICSI) fino ad arrivare, quando necessario, alla fecondazione eterologa sia con seme da donatore - attingendo ad una selezionata banca del seme -, sia avviando un percorso con ovodonazione. TERAPIE PRIMO COLLOQUIO RAPPORTI PROGRAMMATI INSEMINAZIONE INTRAUTERINA FIVET OMOLOGA FIVET ETEROLOGA FIVET DOPPIA ETEROLOGA FIVET (ciclo spontaneo) ICSI DIAGNOSI PRE-IMPIANTO SCREENING GENETICO PRE-IMPIANTO PROCREAMATCHING TESE, MICROTESE & MESA CRIOCONSERVAZIONE SPERMATOZOI CRIOCONSERVAZIONE OVOCITI OVODONAZIONE SCREENING GENETICI PRE-CONCEPIMENTO RISCHI TERAPEUTICI È possibile effettuare una visita virtuale della sede, con un semplice click.

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ClinicaCentroInseminazione artificiale
Via Clemente Maraini 8, 6900 Lugano
ClinicaCentroInseminazione artificiale
ProCrea, Centro di Procreazione Medicalmente Assistita

ProCrea è un centro specializzato nel trattamento dell’infertilità tra i piu’ grandi in Svizzera. Attivo da oltre 15 anni è in poco tempo diventato un polo di riferimento internazionale per l’elevato standard professionale, per la ricerca scientifica e per i risultati. ProCrea ha al suo interno, caratteristica pressoché unica tra i centri attivi nel settore, il proprio laboratorio di genetica molecolare, ProcreaLab, accreditato ISO/IEC 17025 e ISO 15189. Cio’ ci permette di eseguire con tecniche d’avanguardia, in tempi brevi e sotto lo stesso tetto le analisi genetiche finalizzate allo studio dell’infertilità ed alla personalizzazione della terapia. Sempre all’interno del Centro, il laboratorio di andrologia, oltre agli esami eseguiti per la nostra attività, è un punto di riferimento per molti urologi e andrologi della Svizzera Italiana. La nostra sede principale a Lugano è situata in posizione centrale e strategica, a soli 5 min. a piedi dalla stazione ferroviaria. Raggiungibile in un’ora di macchina o treno da Milano e di aereo da Roma, dispone di ampi parcheggi interni per la clientela, garantisce il massimo della discrezione ed un rapporto personale e continuo con il nostro team. È possibile ottenere un colloquio informativo e una prima visita nel giro di pochi giorni, permettendo di ridurre notevolmente i tempi di attesa per iniziare la terapia. L’approccio alle terapie è a 360 gradi: dalla semplice inseminazione, alla fecondazione in vitro (FIVET/ICSI) fino ad arrivare, quando necessario, alla fecondazione eterologa sia con seme da donatore - attingendo ad una selezionata banca del seme -, sia avviando un percorso con ovodonazione. TERAPIE PRIMO COLLOQUIO RAPPORTI PROGRAMMATI INSEMINAZIONE INTRAUTERINA FIVET OMOLOGA FIVET ETEROLOGA FIVET DOPPIA ETEROLOGA FIVET (ciclo spontaneo) ICSI DIAGNOSI PRE-IMPIANTO SCREENING GENETICO PRE-IMPIANTO PROCREAMATCHING TESE, MICROTESE & MESA CRIOCONSERVAZIONE SPERMATOZOI CRIOCONSERVAZIONE OVOCITI OVODONAZIONE SCREENING GENETICI PRE-CONCEPIMENTO RISCHI TERAPEUTICI È possibile effettuare una visita virtuale della sede, con un semplice click.

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 Aperto – Chiude tra 2 ore
 Chiuso – Apre tra 2 ore
Ristorante della Stazione Ponte Brolla

Valutazione 4.0 di 5 stelle su 6 valutazioni

Ristorante della Stazione Ponte Brolla

Via Vallemaggia 106, 6652 Tegna
Vieni a Trovarci

Situato a Ponte Brolla, a 25 km da Lugano, il Ristorante della Stazione vi offre servizi gratuiti, come la connessione WiFi in tutti gli ambienti e il parcheggio privato in loco, e si avvale di un ristorante interno.Il Ristorante della Stazione dista 49 km da Como, 3,7 km da Locarno e 24 km dall'Aeroporto di Lugano, lo scalo più vicino. I viaggiatori singoli apprezzano molto la posizione: l'hanno valutata 8 per un soggiorno di 1 persona. Perfetto per gli sportivi e per i viaggiatori visto che si trova all'inizio della splendida Vallemaggia ove vi sono presenti splendini percorsi per la camminata nordica (nordic walking), splendidi itinerari da affrontare con le ciaspole in inverno.Ad un passo dalla nostra struttura invece vi è una palestra di roccia sita in Tegna ed a soli 250 mt, la Gola di Ponte Brolla (ove si effettua ogni anno una tappa dei campionati internazionali di Tuffi dalle grandi altezze WHDF International Cliff Diving Championship) Oltre a tutto cio che è lo sport, la valle puo offrire anche molte attrazioni culturali ad esempio il teatro Dimitri a soli 3 minuti di auto (sito in Verscio). Oltre al ristorante, all'interno della nostra struttura abbiamo a disposizione 8 camere da letto con il bagno al piano in comune.In alcune sistemazioni godrete, oltretutto, di una vista sul fiume o sul giardino. Il ristorante invece, offre un servizio di cucina per tutto il giorno senza interruzioni con specialità ticinesi: La nostra carta ANTIPASTI Insalata mista della casa Bruschetta miele,formaggio di capra e uva Tartare di salmone Sformato di verdura Tagliere misto salumi e formaggi nostrani Primi piatti: Gnocchi di patate alle noci Orecchiette al pesto Tagliatelle al Tartufo Risotto al miele ed erba cipollina Pigna di mare Secondi di terra Entrecôte ai funghi porcini con tagliatelle Tagliata di manzo alle erbe aromatiche con patate al forno Filetto d'alce ai mirtilli con riso basmati Filetto di cavallo al vino rosso e spätzli Cordon blu della casa 300 gr / 800 gr con patate fritte Secondi di mare: Astice al vino bianco con riso Fritto misto di mare con patate fritte Gamberoni alla griglia con verdure di stagione Per i più piccoli Scaloppina impanata con patate fritte Gnocchi al pomodoro Spaghettio al ragù di carne Pizzeria Diverse qualitàdi pizze Dessert Crostata della casa Semifreddo al nocino Tiramisù Tronchetto al cioccolato e amaretto Zabaione Sorbetto al limone sorbetto all'uva vi aspettiamo per degustare i nostri piatti

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RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, BarHotelHotel (albergo), motel, pensione
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Situato a Ponte Brolla, a 25 km da Lugano, il Ristorante della Stazione vi offre servizi gratuiti, come la connessione WiFi in tutti gli ambienti e il parcheggio privato in loco, e si avvale di un ristorante interno.Il Ristorante della Stazione dista 49 km da Como, 3,7 km da Locarno e 24 km dall'Aeroporto di Lugano, lo scalo più vicino. I viaggiatori singoli apprezzano molto la posizione: l'hanno valutata 8 per un soggiorno di 1 persona. Perfetto per gli sportivi e per i viaggiatori visto che si trova all'inizio della splendida Vallemaggia ove vi sono presenti splendini percorsi per la camminata nordica (nordic walking), splendidi itinerari da affrontare con le ciaspole in inverno.Ad un passo dalla nostra struttura invece vi è una palestra di roccia sita in Tegna ed a soli 250 mt, la Gola di Ponte Brolla (ove si effettua ogni anno una tappa dei campionati internazionali di Tuffi dalle grandi altezze WHDF International Cliff Diving Championship) Oltre a tutto cio che è lo sport, la valle puo offrire anche molte attrazioni culturali ad esempio il teatro Dimitri a soli 3 minuti di auto (sito in Verscio). Oltre al ristorante, all'interno della nostra struttura abbiamo a disposizione 8 camere da letto con il bagno al piano in comune.In alcune sistemazioni godrete, oltretutto, di una vista sul fiume o sul giardino. Il ristorante invece, offre un servizio di cucina per tutto il giorno senza interruzioni con specialità ticinesi: La nostra carta ANTIPASTI Insalata mista della casa Bruschetta miele,formaggio di capra e uva Tartare di salmone Sformato di verdura Tagliere misto salumi e formaggi nostrani Primi piatti: Gnocchi di patate alle noci Orecchiette al pesto Tagliatelle al Tartufo Risotto al miele ed erba cipollina Pigna di mare Secondi di terra Entrecôte ai funghi porcini con tagliatelle Tagliata di manzo alle erbe aromatiche con patate al forno Filetto d'alce ai mirtilli con riso basmati Filetto di cavallo al vino rosso e spätzli Cordon blu della casa 300 gr / 800 gr con patate fritte Secondi di mare: Astice al vino bianco con riso Fritto misto di mare con patate fritte Gamberoni alla griglia con verdure di stagione Per i più piccoli Scaloppina impanata con patate fritte Gnocchi al pomodoro Spaghettio al ragù di carne Pizzeria Diverse qualitàdi pizze Dessert Crostata della casa Semifreddo al nocino Tiramisù Tronchetto al cioccolato e amaretto Zabaione Sorbetto al limone sorbetto all'uva vi aspettiamo per degustare i nostri piatti

Valutazione 4.0 di 5 stelle su 6 valutazioni

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Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Via Guglielmo Canevascini 7, 6900 Lugano
Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

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Servizi di informazioneServizio pubblicoRadio
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"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

 Aperto – Chiude oggi alle 23:00
RP

Ristorante Pizzeria Stazione

Via Stazione 7, 6743 Bodio TI
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
 Chiuso – Apre tra 2 ore
RS

Ristorante Stazione

Via Stazione 34, 6828 Balerna
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
 Aperto – Chiude oggi alle 23:00
RS

Ristorante Stazione

Piazza Stazione, 6655 Intragna
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
 Aperto – Chiude oggi alle Mezzanotte
SP

Stazione Paradiso

Wasserwerkstrasse 89A, 8037 Zurigo
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
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Settore specialistico
Ginecologia
Metodi e prodotti di trattamento
Giardinaggio
Aree di trattamento
Cottura e lavaggio
Consulenza fiscale
Ristrutturazione edilizia
Pavimenti
Prodotti per ombreggiatura esterna
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Campi di utilizzo
Supplementi e coperture
Vaccinazioni
Marche - Cosmetici
Assicurazioni
Tipologia di studio medico
Marchi
Offerta
Medicina complementare
Tipi di trasporto
Riscaldamento con fonti fossili
Ingegneria civile e geomatica
Superficie
Clientia ziendali
Offerte di servizio
Lavori in lamiera e tetti in metallo
Mezzi di trasporto
Pianificazione
Noleggio di articoli
Consulenza fiduciaria e aziendale
Pulizia di appartamenti
Pulizia e lucidatura
Servizi principali
Architettura
Tipo di alloggio
Ristrutturazione
Cura delle mani e dei piedi
Aree di interesse dei trattamenti
Acqua
Falegnameria
Clienti privati
Distribuzione del calore
Trattamento da parte di
Progettazione degli spazi e interventi decorativi
Gruppi specialistici ASTAG
Stuccatura / Cartongesso
Dermatologia estetica
Ostetricia
Tipi di ristorazione
Fatturazione
Servizi fiduciari
Servizio feste e catering
Terapia
Contabilità
Carpenteria
Gestione tecnica
Accessibilità
Carte di Credito / Debito
Servizi aggiuntivi
Ufficio e amministrazione
Forma terapeutica
Tecniche
Servizi psicoterapeutici
Trattamenti e terapie
Altro
Offerte di cura e forme di alloggio
Pulizia di cantiere
Offerta di attivazione
Metodi psicoterapeutici
Prodotti per l'ombreggiatura interna
Strumenti di Investimento
Traslochi privati
Malattie della pelle e delle unghie
Assicurazione di base (obbligatoria)
Fornitori di apparecchiature
Raffreddamento e congelamento
Pulizia di Vetri e pareti
Servizi medici
Assunzione
Regione del collo e del viso, cavità orale, faringe, laringe
Tariffe premiali
Lavaggio e asciugatura
Pulizia di pavimenti
Malattie infantili / Disturbi
Trattamenti psicoterapeutici
Gestione amministrativa
Montaggio e riparazioni
Prodotti per la protezione dagli insetti
Canali di trasporto
Trattamenti di bellezza
Terapia con laser e luce
Tipo di veicolo
Carpenteria e edilizia in legno
Focus di trattamento
Offerte di assistenza alloggio
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Falegnameria e interni
Traslochi aziendali
Piastrelle e lastre
Settori di attività
Medici specialisti
Pavimenti per esterni
Campi di specializzazione
Rivestimenti murali
Tecniche di stuccatura
Opzioni di prenotazione
Pulizia dei pavimenti
Profilassi
Aree di applicazione
Riconoscimenti
Certificati e appartenenze
Standard alberghieri
Operazioni chirurgiche
Tecnologia degli edifici
Attrezzature speciali
Orecchie, udito ed equilibrio
Categorie di pazienti
Servizio di soccorso e rimorchio
Competenze di base
Naso e seni paranasali
Elettrodomestici da cucina
Certificazioni
Assorbimento dei costi e finanziamento
Area di intervento
Campi di applicazione
Lingue di trattamento
Altri criteri
Cosmetici per unghie
Cancro della pelle
Malattie sessualmente trasmissibili
Climatizzazione dell’ambiente
Stiratura
Trattamento cosmetico delle mani
Metodi terapeutici complementari
Punti di assistenza
Studio medico
Gestione immobiliare
Costruzione di macchine e impianti, sviluppo di prodotti
Trattamento cosmetico dei piedi
Gastronomia ed eventi
Cura a breve termine
Gruppi target
Modelli di assicurazione malattia
Malattie della pelle nei bambini
Metodi
Ambito di specializzazione
Numero di passeggeri
Controllo dei parassiti e disinfezione
Forme di terapia
Cura del corpo
Ingegneria elettrica
Lavori di vetratura
Diagnosi e valutazione dei sintomi
Lavorare nella struttura
Opzioni diagnostiche
Certificati ed etichette
Tappeti
Offerte bonus
Ospedali e cliniche per tipo
Disturbi dei capelli e del cuoio capelluto
Specialità (per paese)
Diagnostica per Immagini
Servizi Spitex
Cottura da tavolo
Certificazioni e etichette
Assicurazione volontaria per indennità giornaliere
Copertura dei costi e finanziamento
Macchinari
Realizzazioni speciali
Perizie
Categorie di alimenti
Tipo di animale
Terapia occupazionale
Alloggio e ristorazione
Marchi alberghieri e catene
Categoria
Test allergici
Riconoscimento dell'assicurazione sanitaria
Malattie autoimmuni
Studio levatrici
Pratica
Comandi per tapparelle
Pulizia di barche
Cibo per Animali / Marche
Etichette e qualifiche
Metodi di trattamento alternativi
Certificazioni ed etichette
Certificati e etichette per carne
Disturbi respiratori legati al sonno
Altri servizi
Sport e assortimenti
Attrezzature tecniche
Ecografie del collo e della testa
Lavorare nell'assistenza
Assistenza a breve termine
Apparecchiature tecniche
Possibili indicazioni
Tipo di consulenza
Trattamento
Cantone
Cura del prato
Certificati
Vendita di prodotti per la cura dei piedi
Clinica
Carta da parati decorativa

stazione a svizzera

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

 Aperto – Chiude oggi alle 18:00
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Centro medicoStudio medicoMediciMedicina interna generaleAmbulatorio medico, permanenzaServizio di emergenzaMedici
Piazzale della Stazione, 6900 Lugano
Centro medicoStudio medicoMediciMedicina interna generaleAmbulatorio medico, permanenzaServizio di emergenzaMedici

Un team di medici specializzati in Medicina Interna e Generale, che collaborano in sinergia, consente al Centro Medico di offrire servizi medico/sanitari di altissima qualità. Ma la struttura si contraddistingue anche per la straordinaria ricettività, intesa come capacità di saper soddisfare le più moderne esigenze dei pazienti. EMERGENZE SENZA APPUNTAMENTO MEDICINA INTERNA GENERALE PEDIATRIA OFTALMOLOGIA ANGIOLOGIA DERMATOLOGIA E VENEROLOGIA CONSULENZA NUTRIZIONALE Le prestazioni sono offerte con orario continuato, anche senza appuntamento. Le prestazioni di Centro Medico sono integralmente riconosciute da Casse Malati e Assicurazioni infortunistiche. I nostri Dottori presenti presso il centro sono: MEDICINA INTERNA GENERALE telefono 0916402626 mail lugano@centromedico.ch Dottor Odorico Massimo Dottor Diolisi Alessandro Dottoressa Adami Maddalena Dottoressa Dietler Vanessa DERMATOLOGIA telefono 091 640 2668 Dottor Lurati Massimo OFTALMOLOGIA Telefono 091 640 26 66 Dottoressa Roncoroni Dina Dottoressa Castelli Tanja PEDIATRIA ​Dottor Riavis Mauro telefono 091 640 2669 Dottoressa Ferrarini Alessandra telefono 091 640 2672

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 10 valutazioni

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Procrea Centro Fertilità Svizzera Italiana SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Procrea Centro Fertilità Svizzera Italiana SA

Via Clemente Maraini 8, 6900 Lugano
ProCrea, Centro di Procreazione Medicalmente Assistita

ProCrea è un centro specializzato nel trattamento dell’infertilità tra i piu’ grandi in Svizzera. Attivo da oltre 15 anni è in poco tempo diventato un polo di riferimento internazionale per l’elevato standard professionale, per la ricerca scientifica e per i risultati. ProCrea ha al suo interno, caratteristica pressoché unica tra i centri attivi nel settore, il proprio laboratorio di genetica molecolare, ProcreaLab, accreditato ISO/IEC 17025 e ISO 15189. Cio’ ci permette di eseguire con tecniche d’avanguardia, in tempi brevi e sotto lo stesso tetto le analisi genetiche finalizzate allo studio dell’infertilità ed alla personalizzazione della terapia. Sempre all’interno del Centro, il laboratorio di andrologia, oltre agli esami eseguiti per la nostra attività, è un punto di riferimento per molti urologi e andrologi della Svizzera Italiana. La nostra sede principale a Lugano è situata in posizione centrale e strategica, a soli 5 min. a piedi dalla stazione ferroviaria. Raggiungibile in un’ora di macchina o treno da Milano e di aereo da Roma, dispone di ampi parcheggi interni per la clientela, garantisce il massimo della discrezione ed un rapporto personale e continuo con il nostro team. È possibile ottenere un colloquio informativo e una prima visita nel giro di pochi giorni, permettendo di ridurre notevolmente i tempi di attesa per iniziare la terapia. L’approccio alle terapie è a 360 gradi: dalla semplice inseminazione, alla fecondazione in vitro (FIVET/ICSI) fino ad arrivare, quando necessario, alla fecondazione eterologa sia con seme da donatore - attingendo ad una selezionata banca del seme -, sia avviando un percorso con ovodonazione. TERAPIE PRIMO COLLOQUIO RAPPORTI PROGRAMMATI INSEMINAZIONE INTRAUTERINA FIVET OMOLOGA FIVET ETEROLOGA FIVET DOPPIA ETEROLOGA FIVET (ciclo spontaneo) ICSI DIAGNOSI PRE-IMPIANTO SCREENING GENETICO PRE-IMPIANTO PROCREAMATCHING TESE, MICROTESE & MESA CRIOCONSERVAZIONE SPERMATOZOI CRIOCONSERVAZIONE OVOCITI OVODONAZIONE SCREENING GENETICI PRE-CONCEPIMENTO RISCHI TERAPEUTICI È possibile effettuare una visita virtuale della sede, con un semplice click.

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ClinicaCentroInseminazione artificiale
Via Clemente Maraini 8, 6900 Lugano
ClinicaCentroInseminazione artificiale
ProCrea, Centro di Procreazione Medicalmente Assistita

ProCrea è un centro specializzato nel trattamento dell’infertilità tra i piu’ grandi in Svizzera. Attivo da oltre 15 anni è in poco tempo diventato un polo di riferimento internazionale per l’elevato standard professionale, per la ricerca scientifica e per i risultati. ProCrea ha al suo interno, caratteristica pressoché unica tra i centri attivi nel settore, il proprio laboratorio di genetica molecolare, ProcreaLab, accreditato ISO/IEC 17025 e ISO 15189. Cio’ ci permette di eseguire con tecniche d’avanguardia, in tempi brevi e sotto lo stesso tetto le analisi genetiche finalizzate allo studio dell’infertilità ed alla personalizzazione della terapia. Sempre all’interno del Centro, il laboratorio di andrologia, oltre agli esami eseguiti per la nostra attività, è un punto di riferimento per molti urologi e andrologi della Svizzera Italiana. La nostra sede principale a Lugano è situata in posizione centrale e strategica, a soli 5 min. a piedi dalla stazione ferroviaria. Raggiungibile in un’ora di macchina o treno da Milano e di aereo da Roma, dispone di ampi parcheggi interni per la clientela, garantisce il massimo della discrezione ed un rapporto personale e continuo con il nostro team. È possibile ottenere un colloquio informativo e una prima visita nel giro di pochi giorni, permettendo di ridurre notevolmente i tempi di attesa per iniziare la terapia. L’approccio alle terapie è a 360 gradi: dalla semplice inseminazione, alla fecondazione in vitro (FIVET/ICSI) fino ad arrivare, quando necessario, alla fecondazione eterologa sia con seme da donatore - attingendo ad una selezionata banca del seme -, sia avviando un percorso con ovodonazione. TERAPIE PRIMO COLLOQUIO RAPPORTI PROGRAMMATI INSEMINAZIONE INTRAUTERINA FIVET OMOLOGA FIVET ETEROLOGA FIVET DOPPIA ETEROLOGA FIVET (ciclo spontaneo) ICSI DIAGNOSI PRE-IMPIANTO SCREENING GENETICO PRE-IMPIANTO PROCREAMATCHING TESE, MICROTESE & MESA CRIOCONSERVAZIONE SPERMATOZOI CRIOCONSERVAZIONE OVOCITI OVODONAZIONE SCREENING GENETICI PRE-CONCEPIMENTO RISCHI TERAPEUTICI È possibile effettuare una visita virtuale della sede, con un semplice click.

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 Chiuso – Apre tra 2 ore
Ristorante della Stazione Ponte Brolla

Valutazione 4.0 di 5 stelle su 6 valutazioni

Ristorante della Stazione Ponte Brolla

Via Vallemaggia 106, 6652 Tegna
Vieni a Trovarci

Situato a Ponte Brolla, a 25 km da Lugano, il Ristorante della Stazione vi offre servizi gratuiti, come la connessione WiFi in tutti gli ambienti e il parcheggio privato in loco, e si avvale di un ristorante interno.Il Ristorante della Stazione dista 49 km da Como, 3,7 km da Locarno e 24 km dall'Aeroporto di Lugano, lo scalo più vicino. I viaggiatori singoli apprezzano molto la posizione: l'hanno valutata 8 per un soggiorno di 1 persona. Perfetto per gli sportivi e per i viaggiatori visto che si trova all'inizio della splendida Vallemaggia ove vi sono presenti splendini percorsi per la camminata nordica (nordic walking), splendidi itinerari da affrontare con le ciaspole in inverno.Ad un passo dalla nostra struttura invece vi è una palestra di roccia sita in Tegna ed a soli 250 mt, la Gola di Ponte Brolla (ove si effettua ogni anno una tappa dei campionati internazionali di Tuffi dalle grandi altezze WHDF International Cliff Diving Championship) Oltre a tutto cio che è lo sport, la valle puo offrire anche molte attrazioni culturali ad esempio il teatro Dimitri a soli 3 minuti di auto (sito in Verscio). Oltre al ristorante, all'interno della nostra struttura abbiamo a disposizione 8 camere da letto con il bagno al piano in comune.In alcune sistemazioni godrete, oltretutto, di una vista sul fiume o sul giardino. Il ristorante invece, offre un servizio di cucina per tutto il giorno senza interruzioni con specialità ticinesi: La nostra carta ANTIPASTI Insalata mista della casa Bruschetta miele,formaggio di capra e uva Tartare di salmone Sformato di verdura Tagliere misto salumi e formaggi nostrani Primi piatti: Gnocchi di patate alle noci Orecchiette al pesto Tagliatelle al Tartufo Risotto al miele ed erba cipollina Pigna di mare Secondi di terra Entrecôte ai funghi porcini con tagliatelle Tagliata di manzo alle erbe aromatiche con patate al forno Filetto d'alce ai mirtilli con riso basmati Filetto di cavallo al vino rosso e spätzli Cordon blu della casa 300 gr / 800 gr con patate fritte Secondi di mare: Astice al vino bianco con riso Fritto misto di mare con patate fritte Gamberoni alla griglia con verdure di stagione Per i più piccoli Scaloppina impanata con patate fritte Gnocchi al pomodoro Spaghettio al ragù di carne Pizzeria Diverse qualitàdi pizze Dessert Crostata della casa Semifreddo al nocino Tiramisù Tronchetto al cioccolato e amaretto Zabaione Sorbetto al limone sorbetto all'uva vi aspettiamo per degustare i nostri piatti

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RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, BarHotelHotel (albergo), motel, pensione
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Situato a Ponte Brolla, a 25 km da Lugano, il Ristorante della Stazione vi offre servizi gratuiti, come la connessione WiFi in tutti gli ambienti e il parcheggio privato in loco, e si avvale di un ristorante interno.Il Ristorante della Stazione dista 49 km da Como, 3,7 km da Locarno e 24 km dall'Aeroporto di Lugano, lo scalo più vicino. I viaggiatori singoli apprezzano molto la posizione: l'hanno valutata 8 per un soggiorno di 1 persona. Perfetto per gli sportivi e per i viaggiatori visto che si trova all'inizio della splendida Vallemaggia ove vi sono presenti splendini percorsi per la camminata nordica (nordic walking), splendidi itinerari da affrontare con le ciaspole in inverno.Ad un passo dalla nostra struttura invece vi è una palestra di roccia sita in Tegna ed a soli 250 mt, la Gola di Ponte Brolla (ove si effettua ogni anno una tappa dei campionati internazionali di Tuffi dalle grandi altezze WHDF International Cliff Diving Championship) Oltre a tutto cio che è lo sport, la valle puo offrire anche molte attrazioni culturali ad esempio il teatro Dimitri a soli 3 minuti di auto (sito in Verscio). Oltre al ristorante, all'interno della nostra struttura abbiamo a disposizione 8 camere da letto con il bagno al piano in comune.In alcune sistemazioni godrete, oltretutto, di una vista sul fiume o sul giardino. Il ristorante invece, offre un servizio di cucina per tutto il giorno senza interruzioni con specialità ticinesi: La nostra carta ANTIPASTI Insalata mista della casa Bruschetta miele,formaggio di capra e uva Tartare di salmone Sformato di verdura Tagliere misto salumi e formaggi nostrani Primi piatti: Gnocchi di patate alle noci Orecchiette al pesto Tagliatelle al Tartufo Risotto al miele ed erba cipollina Pigna di mare Secondi di terra Entrecôte ai funghi porcini con tagliatelle Tagliata di manzo alle erbe aromatiche con patate al forno Filetto d'alce ai mirtilli con riso basmati Filetto di cavallo al vino rosso e spätzli Cordon blu della casa 300 gr / 800 gr con patate fritte Secondi di mare: Astice al vino bianco con riso Fritto misto di mare con patate fritte Gamberoni alla griglia con verdure di stagione Per i più piccoli Scaloppina impanata con patate fritte Gnocchi al pomodoro Spaghettio al ragù di carne Pizzeria Diverse qualitàdi pizze Dessert Crostata della casa Semifreddo al nocino Tiramisù Tronchetto al cioccolato e amaretto Zabaione Sorbetto al limone sorbetto all'uva vi aspettiamo per degustare i nostri piatti

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RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, BarHotelHotel (albergo), motel, pensionePizzeriaCucina italianaPizza Take Away
Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Via Guglielmo Canevascini 7, 6900 Lugano
Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

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Servizi di informazioneServizio pubblicoRadio
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"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

 Aperto – Chiude oggi alle 23:00
RP

Ristorante Pizzeria Stazione

Via Stazione 7, 6743 Bodio TI
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
 Chiuso – Apre tra 2 ore
RS

Ristorante Stazione

Via Stazione 34, 6828 Balerna
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
 Aperto – Chiude oggi alle 23:00
RS

Ristorante Stazione

Piazza Stazione, 6655 Intragna
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
 Aperto – Chiude oggi alle Mezzanotte
SP

Stazione Paradiso

Wasserwerkstrasse 89A, 8037 Zurigo
RistoranteRistorante, Caffè, Grotto, Bar
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