Vincere un buono del valore di
CHF 2500Partecipare subito
    Navigazione rapida
  1. Pagina iniziale
  2. Aprire il menu
  3. Contenuto della pagina
  4. Servizio clienti
  5. Ricerca
  6. Piè di pagina
Login

Scuola cantonale a Chiasso

: 10 Iscrizioni
 Chiuso – Apre tra 52 minuti
Marco Frigerio, Studio Legale e Notarile

Marco Frigerio, Studio Legale e Notarile

Piazza Col. Costantino Bernasconi 5, 6830 Chiasso

Ho frequentato le scuole dell’obbligo a Morbio Inferiore, il liceo cantonale a Mendrisio ottenendo la maturità scientifica e l’università di diritto a Friborgo (1983/1987 – LLM con distinzione “magna cum laude”). Sono coniugato con Brunella dal 1988 e padre di Manrico (1990) e Mattia (1992). Sono avvocato e notaio con brevetti cantonali rispettivamente del 1991 e del 1993. Esercito l’avvocatura e il notariato da oltre venticinque anni e sono iscritto nel registro cantonale degli avvocati, alla Federazione Svizzera degli avvocati e all’Ordine dei notai del Cantone Ticino. Esperienze professionali: Segretario della Commissione di disciplina notarile Membro della Commissione di esami per l’avvocatura già Giudice supplente del Tribunale di appello con attribuzione alla Corte di appello e revisione penale già segretario dell’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino già vicepresidente dell’Ufficio di conciliazione in ambito di locazione di Chiasso già membro della Commissione per la formazione permanente dei giuristi già presidente del Tribunale Militare 8 Hobby principale Judoka 6° dan, già combattente a livello nazionale e internazionale Presidente dell’associazione sportiva Do Yu Kai Chiasso dal 1985

PremiumIscrizione Premium
AvvocatoAvvocatiNotaioNotaiStudio legale e notarile
Piazza Col. Costantino Bernasconi 5, 6830 Chiasso
AvvocatoAvvocatiNotaioNotaiStudio legale e notarile

Ho frequentato le scuole dell’obbligo a Morbio Inferiore, il liceo cantonale a Mendrisio ottenendo la maturità scientifica e l’università di diritto a Friborgo (1983/1987 – LLM con distinzione “magna cum laude”). Sono coniugato con Brunella dal 1988 e padre di Manrico (1990) e Mattia (1992). Sono avvocato e notaio con brevetti cantonali rispettivamente del 1991 e del 1993. Esercito l’avvocatura e il notariato da oltre venticinque anni e sono iscritto nel registro cantonale degli avvocati, alla Federazione Svizzera degli avvocati e all’Ordine dei notai del Cantone Ticino. Esperienze professionali: Segretario della Commissione di disciplina notarile Membro della Commissione di esami per l’avvocatura già Giudice supplente del Tribunale di appello con attribuzione alla Corte di appello e revisione penale già segretario dell’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino già vicepresidente dell’Ufficio di conciliazione in ambito di locazione di Chiasso già membro della Commissione per la formazione permanente dei giuristi già presidente del Tribunale Militare 8 Hobby principale Judoka 6° dan, già combattente a livello nazionale e internazionale Presidente dell’associazione sportiva Do Yu Kai Chiasso dal 1985

 Chiuso – Apre tra 52 minuti
 Chiuso – Apre tra 7 minuti
Giussani-Frangi

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 4 valutazioni

Giussani-Frangi

Via Soldini 41A, 6830 Chiasso

Lo studio di Fisioterapia gestito da Jacques Giussani e Alberta Frangi ha sede a Chiasso. Dispone di 6 cabine per i trattamenti e di un'ampia palestra per la riabilitazione e per il recupero dei problemi di equilibrio. Servizi offerti Lo studio di fisioterapia Giussani - Frangi è attivo dal 1993 a Chiasso. Vi collaborano i titolari Jacques Giussani e Alberta Frangi insieme alla fisioterapista Elena Frigerio. Oltre alle sale per i trattamenti e la palestra, lo studio dispone si apparecchiature per le terapie passive (elettroterapia) e dal 2020 offre il servizio di ergoterapia. Fisioterapia di riabilitazione Post traumatica Post intervento Infortunistica sportiva Lesioni muscolari Lesioni legamentari Contratture Fisioterapia pediatrica Posturologia Terapia fisica Ionofresi Ultrasuonoterapia Tens Elettrostimolazione Terapia endorfinica Drenaggio linfatico Post traumatico Oncologico Gravidanza Terapia manuale Tutte le problematiche legate alla colonna vertebrale e bacino Problematiche dell'apparato locomotore + arto superiore Cefalee Vertigini Giussani Jacques Formazione ECVP Scuola cantonale Vodese di Fisioterapia - Losanna 1990 Corsi di formazione continua Metodo Maitland II° livello (terapia manuale) SAMT CAS SUPSI in terapia manuale TMNS (terapia manuale neurosensoriale) Trigger point Metodo MC Connel (taping) Microkinesiterapia Posturologia Frangi Alberta Formazione Presso la Nostra Famiglia Bosisio Parini Corsi di formazione continua Linfodrenaggio Terapia manuale SAMT Metodo Mailand I° livello Metodo Souchard Cyriax Kinesiotaping Linfotaping Tecniche d'aggancio muscolare (fibrolisi) Klein Vogel Bach

PremiumIscrizione Premium
FisioterapiaDrenaggio linfatico
Via Soldini 41A, 6830 Chiasso
FisioterapiaDrenaggio linfatico

Lo studio di Fisioterapia gestito da Jacques Giussani e Alberta Frangi ha sede a Chiasso. Dispone di 6 cabine per i trattamenti e di un'ampia palestra per la riabilitazione e per il recupero dei problemi di equilibrio. Servizi offerti Lo studio di fisioterapia Giussani - Frangi è attivo dal 1993 a Chiasso. Vi collaborano i titolari Jacques Giussani e Alberta Frangi insieme alla fisioterapista Elena Frigerio. Oltre alle sale per i trattamenti e la palestra, lo studio dispone si apparecchiature per le terapie passive (elettroterapia) e dal 2020 offre il servizio di ergoterapia. Fisioterapia di riabilitazione Post traumatica Post intervento Infortunistica sportiva Lesioni muscolari Lesioni legamentari Contratture Fisioterapia pediatrica Posturologia Terapia fisica Ionofresi Ultrasuonoterapia Tens Elettrostimolazione Terapia endorfinica Drenaggio linfatico Post traumatico Oncologico Gravidanza Terapia manuale Tutte le problematiche legate alla colonna vertebrale e bacino Problematiche dell'apparato locomotore + arto superiore Cefalee Vertigini Giussani Jacques Formazione ECVP Scuola cantonale Vodese di Fisioterapia - Losanna 1990 Corsi di formazione continua Metodo Maitland II° livello (terapia manuale) SAMT CAS SUPSI in terapia manuale TMNS (terapia manuale neurosensoriale) Trigger point Metodo MC Connel (taping) Microkinesiterapia Posturologia Frangi Alberta Formazione Presso la Nostra Famiglia Bosisio Parini Corsi di formazione continua Linfodrenaggio Terapia manuale SAMT Metodo Mailand I° livello Metodo Souchard Cyriax Kinesiotaping Linfotaping Tecniche d'aggancio muscolare (fibrolisi) Klein Vogel Bach

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 4 valutazioni

 Chiuso – Apre tra 7 minuti
 Chiuso – Apre tra 7 minuti
ECAP Ticino UNIA

ECAP Ticino UNIA

Via Industria 3, 6814 Lamone
PremiumIscrizione Premium
Formazione per adultiScuola di linguePerfezionamento professionaleCentro di formazioneScuola d'informatica
PINK BARON SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

PINK BARON SA

Via Carlo Maderno 1, 6825 Capolago
Pink Baron - metti le ali ai tuoi sogni

VOLI BI-POSTO E SCUOLA DI PARAPENDIO Scopri il parapendio Avvicinati al volo come passeggero o in prima persona Toccare con mano il parapendio, comincia a conoscerlo un po’, giocaci assieme e prova l’ebrezza di staccarsi da terra e volare. Puoi anche provare a volare da subito insieme all’istruttore in un volo biposto che ti darà la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso. Diventa pilota Impara a volare con i corsi organizzati da Pink Baron Indispensabile per praticare il volo con parapendio in modo sicuro e gratificante, è l’ottenimento della Licenza di pilota di parapendio. La Pink Baron SA offre corsi per l’ottenimento della Licenza di pilota, aggiornamenti per piloti con brevetto, Licenze bi-posto, e corsi sicurezza. Paramotore Scopri il volo a motore con i corsi organizzati da Pink Baron Il Paramotore ed il Paracarrello (trike) aprono nuovi orizzonti al mondo del volo in parapendio. In effetti con il motore si può decollare in pianura e non vi è la necessità di avere una montagna o un pendio.In Svizzera è vietato e quindi la formazione viene fatta in Italia e noi utilizziamo un’aviosuperficie non lontana dal Confine, ideale per imparare questa disciplina. Agenda - Consulta i prossimi appuntamenti di volo in programma Prezzi Tutti i costi sono espressi in CHF (franchi svizzeri) LA STORIA Frank & Max (inverno 1986/1987) fondatori della PINK BARON Innanzi tutto la PINK BARON è nata nell'estate 1987 ed i fondatori sono Franco Kessel e Massimo Marchesi, che per loro passione da piloti di parapendio hanno fatto tutta la formazione per diventare istruttori. All'inizio era nata come scuola per gli amici e poi con il passare dei mesi la richiesta si è fatta più importante e quindi Franco si è dedicato professionalmente alla scuola, mentre Massimo aiutava i i fine settimana e festivi. Con l'andare degli anni, Massimo si ritira perché troppo impegnato con il suo lavoro e quindi Franco porta avanti tutto con l'aiuto di diversi altri collaboratori. La passione è tanta e Franco con la sua scuola, vi garantisce un insegnamento professionale acquisito con la lunga esperienza! Nel 2003, inizia la collaborazione molto stretta con l'altra scuola Ticinese e praticamente vi é un rafforzamento della qualità e continuità dell'insegnamento! Gli allievi delle due scuole sono insieme così che, Franco si occupa principalmente delle Giornate di Prova, Corsi Principianti e Preparazione agli Esami mentre, Renato(istruttore dell'altra scuola) invece fa principalmente i Voli Alti e Corsi di volo in Termica.Nel 2015, Franco torna a dedicarsi al 100% al volo. Con l’aiuto di diversi collaboratori, ora garantisce un insegnamento anche durante i giorni infrasettimanali.Quindi, ora non ci sono più scuse… TUTTI POSSONO IMPARARE A VOLARE…Non ci sono più scuse del tipo: il lavoro a turni non me lo consente, i fine settimana sono spesso assente, i bambini sono a casa durante il fine settimana, ecc!

PremiumIscrizione Premium
Scuola di parapendio, scuola di deltaplanoScuola di voloScuola e istituto di sport
Via Carlo Maderno 1, 6825 Capolago
Scuola di parapendio, scuola di deltaplanoScuola di voloScuola e istituto di sport
Pink Baron - metti le ali ai tuoi sogni

VOLI BI-POSTO E SCUOLA DI PARAPENDIO Scopri il parapendio Avvicinati al volo come passeggero o in prima persona Toccare con mano il parapendio, comincia a conoscerlo un po’, giocaci assieme e prova l’ebrezza di staccarsi da terra e volare. Puoi anche provare a volare da subito insieme all’istruttore in un volo biposto che ti darà la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso. Diventa pilota Impara a volare con i corsi organizzati da Pink Baron Indispensabile per praticare il volo con parapendio in modo sicuro e gratificante, è l’ottenimento della Licenza di pilota di parapendio. La Pink Baron SA offre corsi per l’ottenimento della Licenza di pilota, aggiornamenti per piloti con brevetto, Licenze bi-posto, e corsi sicurezza. Paramotore Scopri il volo a motore con i corsi organizzati da Pink Baron Il Paramotore ed il Paracarrello (trike) aprono nuovi orizzonti al mondo del volo in parapendio. In effetti con il motore si può decollare in pianura e non vi è la necessità di avere una montagna o un pendio.In Svizzera è vietato e quindi la formazione viene fatta in Italia e noi utilizziamo un’aviosuperficie non lontana dal Confine, ideale per imparare questa disciplina. Agenda - Consulta i prossimi appuntamenti di volo in programma Prezzi Tutti i costi sono espressi in CHF (franchi svizzeri) LA STORIA Frank & Max (inverno 1986/1987) fondatori della PINK BARON Innanzi tutto la PINK BARON è nata nell'estate 1987 ed i fondatori sono Franco Kessel e Massimo Marchesi, che per loro passione da piloti di parapendio hanno fatto tutta la formazione per diventare istruttori. All'inizio era nata come scuola per gli amici e poi con il passare dei mesi la richiesta si è fatta più importante e quindi Franco si è dedicato professionalmente alla scuola, mentre Massimo aiutava i i fine settimana e festivi. Con l'andare degli anni, Massimo si ritira perché troppo impegnato con il suo lavoro e quindi Franco porta avanti tutto con l'aiuto di diversi altri collaboratori. La passione è tanta e Franco con la sua scuola, vi garantisce un insegnamento professionale acquisito con la lunga esperienza! Nel 2003, inizia la collaborazione molto stretta con l'altra scuola Ticinese e praticamente vi é un rafforzamento della qualità e continuità dell'insegnamento! Gli allievi delle due scuole sono insieme così che, Franco si occupa principalmente delle Giornate di Prova, Corsi Principianti e Preparazione agli Esami mentre, Renato(istruttore dell'altra scuola) invece fa principalmente i Voli Alti e Corsi di volo in Termica.Nel 2015, Franco torna a dedicarsi al 100% al volo. Con l’aiuto di diversi collaboratori, ora garantisce un insegnamento anche durante i giorni infrasettimanali.Quindi, ora non ci sono più scuse… TUTTI POSSONO IMPARARE A VOLARE…Non ci sono più scuse del tipo: il lavoro a turni non me lo consente, i fine settimana sono spesso assente, i bambini sono a casa durante il fine settimana, ecc!

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

 Chiuso – Apre tra 7 minuti
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

PremiumIscrizione Premium
EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

 Chiuso – Apre tra 7 minuti
 Orario continuato
Cavallini Cantina

Cavallini Cantina

Via Valle di Muggio 8, 6834 Morbio Inferiore
CANTINA CAVALLINI

LA STORIA Nella cantina di Luciano e Grazia , aprono l’azienda ai giovani e trasmettono la loro scelta sostenibile a favore della produzione handmade. Vieni a vendemmiare, dormire al Roccolo, gustare i vini e i formaggini della Valle di Muggio, premio svizzero al paesaggio 2014. Parola chiave: partecipazione. viticoltore-vinificatorevendita diretta dei propri vinivisite in cantina e ai vigneti, degustazioniconsegne a domicilio in Ticino gratuite LA CANTINAA Cabbio si trova la vivace azienda della famiglia Cavallini. Due cascine in pietra sono state riattate per adibirle a cantina di vinificazione, dove il freddo invernale permette di ben chiarificare i vini con frequenti travasi. Nella semplice cantina Luciano e Grazia producono vini tipici seguendo le direttive di BioSuisse e rispettando i tempi naturali dei processi di vinificazione. L’utilizzo di anidride solforosa (antiossidante) è limitatissimo. Ai piedi della valle l’azienda coltiva i suoi vigneti le cui uve, raccolte a mano, vengono vinificate in base all’origine e rispecchiano le caratteristiche dei terreni su cui crescono. L’azienda viti-vinicola è azienda riconosciuta e opera a livello professionale. Vinifica unicamente le proprie uve e produce un vino bianco di buon corpo (Sauvignon), un merlot in purezza (Vacallo, Morbio) e un vino maturo (Pedrinate), un vino biologico (Chambourcin) e due specialità (Arinarnoa e Nebbiolo). Dalla distillazione delle vinacce di Merlot è ottenuta la Grappa, con cui Grazia prepara il Nocino. L’azienda è riconosciuta a livello cantonale, è membro dell’associazione svizzera dei viticoltori-vinificatori, è iscritta al marchio Ticino D.O.C., al marchio VINATURA e VITICOLTURA EROICA. Nella cantina di Luciano e Grazia si coglie la professionalità con cui affrontano il mestiere, ma rassicurante è la dimensione artigianale in cui l’azienda vuole restare, per potersi occupare di tutto il ciclo produttivo, dalle uve al vino, dalla messa in bottiglia alla vendita diretta. Una cura che garantisce al cliente l’origine, la personalità e la genuinità dei prodotti.Visite ai vigneti e alla cantina, degustazioni (anche piccoli gruppi) sono sempre possibili su appuntamento (www.cantinacavallini.com). A fine maggio e a fine novembre Grazia e Luciano aprono le porte della cantina al pubblico per presentare le nuove annate e le vinificazioni speciali (rosato di Merlot, rosso di uva Americana). La vendita di vini e grappa avviene in Cantina, senza costi aggiuntivi sul prodotto per intermediari, e in questo modo si sostiene la pratica della filiera corta a chilometro zero. L’azienda ospita giovani studenti svizzeri (www.agriviva.ch) durante l’estate, propone alle scuole medie ticinesi un giorno di vendemmia, dal filare alla botte (www.scuolainfattoria.ch) e occupa civilisti per il Servizio civile svizzero (www.zivi.admin.ch e www.serviziocivile.ch ).La Cantina Cavallini si propone con un banco di degustazione in mercati di categoria e fornisce vini per eventi culturali, inaugurazioni, conferenze stampa, eventi di respiro regionale. I vini Cavallini si possono bere in Ticino in alcuni ristoranti, enoteche e grotti, ma vengono soprattutto gustati a casa.

PremiumIscrizione Premium
Cantina vinicolaViticoltori e vinificatori
Via Valle di Muggio 8, 6834 Morbio Inferiore
Cantina vinicolaViticoltori e vinificatori
CANTINA CAVALLINI

LA STORIA Nella cantina di Luciano e Grazia , aprono l’azienda ai giovani e trasmettono la loro scelta sostenibile a favore della produzione handmade. Vieni a vendemmiare, dormire al Roccolo, gustare i vini e i formaggini della Valle di Muggio, premio svizzero al paesaggio 2014. Parola chiave: partecipazione. viticoltore-vinificatorevendita diretta dei propri vinivisite in cantina e ai vigneti, degustazioniconsegne a domicilio in Ticino gratuite LA CANTINAA Cabbio si trova la vivace azienda della famiglia Cavallini. Due cascine in pietra sono state riattate per adibirle a cantina di vinificazione, dove il freddo invernale permette di ben chiarificare i vini con frequenti travasi. Nella semplice cantina Luciano e Grazia producono vini tipici seguendo le direttive di BioSuisse e rispettando i tempi naturali dei processi di vinificazione. L’utilizzo di anidride solforosa (antiossidante) è limitatissimo. Ai piedi della valle l’azienda coltiva i suoi vigneti le cui uve, raccolte a mano, vengono vinificate in base all’origine e rispecchiano le caratteristiche dei terreni su cui crescono. L’azienda viti-vinicola è azienda riconosciuta e opera a livello professionale. Vinifica unicamente le proprie uve e produce un vino bianco di buon corpo (Sauvignon), un merlot in purezza (Vacallo, Morbio) e un vino maturo (Pedrinate), un vino biologico (Chambourcin) e due specialità (Arinarnoa e Nebbiolo). Dalla distillazione delle vinacce di Merlot è ottenuta la Grappa, con cui Grazia prepara il Nocino. L’azienda è riconosciuta a livello cantonale, è membro dell’associazione svizzera dei viticoltori-vinificatori, è iscritta al marchio Ticino D.O.C., al marchio VINATURA e VITICOLTURA EROICA. Nella cantina di Luciano e Grazia si coglie la professionalità con cui affrontano il mestiere, ma rassicurante è la dimensione artigianale in cui l’azienda vuole restare, per potersi occupare di tutto il ciclo produttivo, dalle uve al vino, dalla messa in bottiglia alla vendita diretta. Una cura che garantisce al cliente l’origine, la personalità e la genuinità dei prodotti.Visite ai vigneti e alla cantina, degustazioni (anche piccoli gruppi) sono sempre possibili su appuntamento (www.cantinacavallini.com). A fine maggio e a fine novembre Grazia e Luciano aprono le porte della cantina al pubblico per presentare le nuove annate e le vinificazioni speciali (rosato di Merlot, rosso di uva Americana). La vendita di vini e grappa avviene in Cantina, senza costi aggiuntivi sul prodotto per intermediari, e in questo modo si sostiene la pratica della filiera corta a chilometro zero. L’azienda ospita giovani studenti svizzeri (www.agriviva.ch) durante l’estate, propone alle scuole medie ticinesi un giorno di vendemmia, dal filare alla botte (www.scuolainfattoria.ch) e occupa civilisti per il Servizio civile svizzero (www.zivi.admin.ch e www.serviziocivile.ch ).La Cantina Cavallini si propone con un banco di degustazione in mercati di categoria e fornisce vini per eventi culturali, inaugurazioni, conferenze stampa, eventi di respiro regionale. I vini Cavallini si possono bere in Ticino in alcuni ristoranti, enoteche e grotti, ma vengono soprattutto gustati a casa.

 Orario continuato
* Nessun materiale pubblicitario

Filtrare 10 risultati
Aperto ora
Ordinare per
Filtri generali
Lingue
Modalità di contatto
Posizione
Condizioni di pagamento

Scuola cantonale a Chiasso

: 10 Iscrizioni
 Chiuso – Apre tra 52 minuti
Marco Frigerio, Studio Legale e Notarile

Marco Frigerio, Studio Legale e Notarile

Piazza Col. Costantino Bernasconi 5, 6830 Chiasso

Ho frequentato le scuole dell’obbligo a Morbio Inferiore, il liceo cantonale a Mendrisio ottenendo la maturità scientifica e l’università di diritto a Friborgo (1983/1987 – LLM con distinzione “magna cum laude”). Sono coniugato con Brunella dal 1988 e padre di Manrico (1990) e Mattia (1992). Sono avvocato e notaio con brevetti cantonali rispettivamente del 1991 e del 1993. Esercito l’avvocatura e il notariato da oltre venticinque anni e sono iscritto nel registro cantonale degli avvocati, alla Federazione Svizzera degli avvocati e all’Ordine dei notai del Cantone Ticino. Esperienze professionali: Segretario della Commissione di disciplina notarile Membro della Commissione di esami per l’avvocatura già Giudice supplente del Tribunale di appello con attribuzione alla Corte di appello e revisione penale già segretario dell’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino già vicepresidente dell’Ufficio di conciliazione in ambito di locazione di Chiasso già membro della Commissione per la formazione permanente dei giuristi già presidente del Tribunale Militare 8 Hobby principale Judoka 6° dan, già combattente a livello nazionale e internazionale Presidente dell’associazione sportiva Do Yu Kai Chiasso dal 1985

PremiumIscrizione Premium
AvvocatoAvvocatiNotaioNotaiStudio legale e notarile
Piazza Col. Costantino Bernasconi 5, 6830 Chiasso
AvvocatoAvvocatiNotaioNotaiStudio legale e notarile

Ho frequentato le scuole dell’obbligo a Morbio Inferiore, il liceo cantonale a Mendrisio ottenendo la maturità scientifica e l’università di diritto a Friborgo (1983/1987 – LLM con distinzione “magna cum laude”). Sono coniugato con Brunella dal 1988 e padre di Manrico (1990) e Mattia (1992). Sono avvocato e notaio con brevetti cantonali rispettivamente del 1991 e del 1993. Esercito l’avvocatura e il notariato da oltre venticinque anni e sono iscritto nel registro cantonale degli avvocati, alla Federazione Svizzera degli avvocati e all’Ordine dei notai del Cantone Ticino. Esperienze professionali: Segretario della Commissione di disciplina notarile Membro della Commissione di esami per l’avvocatura già Giudice supplente del Tribunale di appello con attribuzione alla Corte di appello e revisione penale già segretario dell’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino già vicepresidente dell’Ufficio di conciliazione in ambito di locazione di Chiasso già membro della Commissione per la formazione permanente dei giuristi già presidente del Tribunale Militare 8 Hobby principale Judoka 6° dan, già combattente a livello nazionale e internazionale Presidente dell’associazione sportiva Do Yu Kai Chiasso dal 1985

 Chiuso – Apre tra 52 minuti
 Chiuso – Apre tra 7 minuti
Giussani-Frangi

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 4 valutazioni

Giussani-Frangi

Via Soldini 41A, 6830 Chiasso

Lo studio di Fisioterapia gestito da Jacques Giussani e Alberta Frangi ha sede a Chiasso. Dispone di 6 cabine per i trattamenti e di un'ampia palestra per la riabilitazione e per il recupero dei problemi di equilibrio. Servizi offerti Lo studio di fisioterapia Giussani - Frangi è attivo dal 1993 a Chiasso. Vi collaborano i titolari Jacques Giussani e Alberta Frangi insieme alla fisioterapista Elena Frigerio. Oltre alle sale per i trattamenti e la palestra, lo studio dispone si apparecchiature per le terapie passive (elettroterapia) e dal 2020 offre il servizio di ergoterapia. Fisioterapia di riabilitazione Post traumatica Post intervento Infortunistica sportiva Lesioni muscolari Lesioni legamentari Contratture Fisioterapia pediatrica Posturologia Terapia fisica Ionofresi Ultrasuonoterapia Tens Elettrostimolazione Terapia endorfinica Drenaggio linfatico Post traumatico Oncologico Gravidanza Terapia manuale Tutte le problematiche legate alla colonna vertebrale e bacino Problematiche dell'apparato locomotore + arto superiore Cefalee Vertigini Giussani Jacques Formazione ECVP Scuola cantonale Vodese di Fisioterapia - Losanna 1990 Corsi di formazione continua Metodo Maitland II° livello (terapia manuale) SAMT CAS SUPSI in terapia manuale TMNS (terapia manuale neurosensoriale) Trigger point Metodo MC Connel (taping) Microkinesiterapia Posturologia Frangi Alberta Formazione Presso la Nostra Famiglia Bosisio Parini Corsi di formazione continua Linfodrenaggio Terapia manuale SAMT Metodo Mailand I° livello Metodo Souchard Cyriax Kinesiotaping Linfotaping Tecniche d'aggancio muscolare (fibrolisi) Klein Vogel Bach

PremiumIscrizione Premium
FisioterapiaDrenaggio linfatico
Via Soldini 41A, 6830 Chiasso
FisioterapiaDrenaggio linfatico

Lo studio di Fisioterapia gestito da Jacques Giussani e Alberta Frangi ha sede a Chiasso. Dispone di 6 cabine per i trattamenti e di un'ampia palestra per la riabilitazione e per il recupero dei problemi di equilibrio. Servizi offerti Lo studio di fisioterapia Giussani - Frangi è attivo dal 1993 a Chiasso. Vi collaborano i titolari Jacques Giussani e Alberta Frangi insieme alla fisioterapista Elena Frigerio. Oltre alle sale per i trattamenti e la palestra, lo studio dispone si apparecchiature per le terapie passive (elettroterapia) e dal 2020 offre il servizio di ergoterapia. Fisioterapia di riabilitazione Post traumatica Post intervento Infortunistica sportiva Lesioni muscolari Lesioni legamentari Contratture Fisioterapia pediatrica Posturologia Terapia fisica Ionofresi Ultrasuonoterapia Tens Elettrostimolazione Terapia endorfinica Drenaggio linfatico Post traumatico Oncologico Gravidanza Terapia manuale Tutte le problematiche legate alla colonna vertebrale e bacino Problematiche dell'apparato locomotore + arto superiore Cefalee Vertigini Giussani Jacques Formazione ECVP Scuola cantonale Vodese di Fisioterapia - Losanna 1990 Corsi di formazione continua Metodo Maitland II° livello (terapia manuale) SAMT CAS SUPSI in terapia manuale TMNS (terapia manuale neurosensoriale) Trigger point Metodo MC Connel (taping) Microkinesiterapia Posturologia Frangi Alberta Formazione Presso la Nostra Famiglia Bosisio Parini Corsi di formazione continua Linfodrenaggio Terapia manuale SAMT Metodo Mailand I° livello Metodo Souchard Cyriax Kinesiotaping Linfotaping Tecniche d'aggancio muscolare (fibrolisi) Klein Vogel Bach

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 4 valutazioni

 Chiuso – Apre tra 7 minuti
 Chiuso – Apre tra 7 minuti
ECAP Ticino UNIA

ECAP Ticino UNIA

Via Industria 3, 6814 Lamone
PremiumIscrizione Premium
Formazione per adultiScuola di linguePerfezionamento professionaleCentro di formazioneScuola d'informatica
PINK BARON SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

PINK BARON SA

Via Carlo Maderno 1, 6825 Capolago
Pink Baron - metti le ali ai tuoi sogni

VOLI BI-POSTO E SCUOLA DI PARAPENDIO Scopri il parapendio Avvicinati al volo come passeggero o in prima persona Toccare con mano il parapendio, comincia a conoscerlo un po’, giocaci assieme e prova l’ebrezza di staccarsi da terra e volare. Puoi anche provare a volare da subito insieme all’istruttore in un volo biposto che ti darà la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso. Diventa pilota Impara a volare con i corsi organizzati da Pink Baron Indispensabile per praticare il volo con parapendio in modo sicuro e gratificante, è l’ottenimento della Licenza di pilota di parapendio. La Pink Baron SA offre corsi per l’ottenimento della Licenza di pilota, aggiornamenti per piloti con brevetto, Licenze bi-posto, e corsi sicurezza. Paramotore Scopri il volo a motore con i corsi organizzati da Pink Baron Il Paramotore ed il Paracarrello (trike) aprono nuovi orizzonti al mondo del volo in parapendio. In effetti con il motore si può decollare in pianura e non vi è la necessità di avere una montagna o un pendio.In Svizzera è vietato e quindi la formazione viene fatta in Italia e noi utilizziamo un’aviosuperficie non lontana dal Confine, ideale per imparare questa disciplina. Agenda - Consulta i prossimi appuntamenti di volo in programma Prezzi Tutti i costi sono espressi in CHF (franchi svizzeri) LA STORIA Frank & Max (inverno 1986/1987) fondatori della PINK BARON Innanzi tutto la PINK BARON è nata nell'estate 1987 ed i fondatori sono Franco Kessel e Massimo Marchesi, che per loro passione da piloti di parapendio hanno fatto tutta la formazione per diventare istruttori. All'inizio era nata come scuola per gli amici e poi con il passare dei mesi la richiesta si è fatta più importante e quindi Franco si è dedicato professionalmente alla scuola, mentre Massimo aiutava i i fine settimana e festivi. Con l'andare degli anni, Massimo si ritira perché troppo impegnato con il suo lavoro e quindi Franco porta avanti tutto con l'aiuto di diversi altri collaboratori. La passione è tanta e Franco con la sua scuola, vi garantisce un insegnamento professionale acquisito con la lunga esperienza! Nel 2003, inizia la collaborazione molto stretta con l'altra scuola Ticinese e praticamente vi é un rafforzamento della qualità e continuità dell'insegnamento! Gli allievi delle due scuole sono insieme così che, Franco si occupa principalmente delle Giornate di Prova, Corsi Principianti e Preparazione agli Esami mentre, Renato(istruttore dell'altra scuola) invece fa principalmente i Voli Alti e Corsi di volo in Termica.Nel 2015, Franco torna a dedicarsi al 100% al volo. Con l’aiuto di diversi collaboratori, ora garantisce un insegnamento anche durante i giorni infrasettimanali.Quindi, ora non ci sono più scuse… TUTTI POSSONO IMPARARE A VOLARE…Non ci sono più scuse del tipo: il lavoro a turni non me lo consente, i fine settimana sono spesso assente, i bambini sono a casa durante il fine settimana, ecc!

PremiumIscrizione Premium
Scuola di parapendio, scuola di deltaplanoScuola di voloScuola e istituto di sport
Via Carlo Maderno 1, 6825 Capolago
Scuola di parapendio, scuola di deltaplanoScuola di voloScuola e istituto di sport
Pink Baron - metti le ali ai tuoi sogni

VOLI BI-POSTO E SCUOLA DI PARAPENDIO Scopri il parapendio Avvicinati al volo come passeggero o in prima persona Toccare con mano il parapendio, comincia a conoscerlo un po’, giocaci assieme e prova l’ebrezza di staccarsi da terra e volare. Puoi anche provare a volare da subito insieme all’istruttore in un volo biposto che ti darà la possibilità di vedere il mondo da un punto di vista diverso. Diventa pilota Impara a volare con i corsi organizzati da Pink Baron Indispensabile per praticare il volo con parapendio in modo sicuro e gratificante, è l’ottenimento della Licenza di pilota di parapendio. La Pink Baron SA offre corsi per l’ottenimento della Licenza di pilota, aggiornamenti per piloti con brevetto, Licenze bi-posto, e corsi sicurezza. Paramotore Scopri il volo a motore con i corsi organizzati da Pink Baron Il Paramotore ed il Paracarrello (trike) aprono nuovi orizzonti al mondo del volo in parapendio. In effetti con il motore si può decollare in pianura e non vi è la necessità di avere una montagna o un pendio.In Svizzera è vietato e quindi la formazione viene fatta in Italia e noi utilizziamo un’aviosuperficie non lontana dal Confine, ideale per imparare questa disciplina. Agenda - Consulta i prossimi appuntamenti di volo in programma Prezzi Tutti i costi sono espressi in CHF (franchi svizzeri) LA STORIA Frank & Max (inverno 1986/1987) fondatori della PINK BARON Innanzi tutto la PINK BARON è nata nell'estate 1987 ed i fondatori sono Franco Kessel e Massimo Marchesi, che per loro passione da piloti di parapendio hanno fatto tutta la formazione per diventare istruttori. All'inizio era nata come scuola per gli amici e poi con il passare dei mesi la richiesta si è fatta più importante e quindi Franco si è dedicato professionalmente alla scuola, mentre Massimo aiutava i i fine settimana e festivi. Con l'andare degli anni, Massimo si ritira perché troppo impegnato con il suo lavoro e quindi Franco porta avanti tutto con l'aiuto di diversi altri collaboratori. La passione è tanta e Franco con la sua scuola, vi garantisce un insegnamento professionale acquisito con la lunga esperienza! Nel 2003, inizia la collaborazione molto stretta con l'altra scuola Ticinese e praticamente vi é un rafforzamento della qualità e continuità dell'insegnamento! Gli allievi delle due scuole sono insieme così che, Franco si occupa principalmente delle Giornate di Prova, Corsi Principianti e Preparazione agli Esami mentre, Renato(istruttore dell'altra scuola) invece fa principalmente i Voli Alti e Corsi di volo in Termica.Nel 2015, Franco torna a dedicarsi al 100% al volo. Con l’aiuto di diversi collaboratori, ora garantisce un insegnamento anche durante i giorni infrasettimanali.Quindi, ora non ci sono più scuse… TUTTI POSSONO IMPARARE A VOLARE…Non ci sono più scuse del tipo: il lavoro a turni non me lo consente, i fine settimana sono spesso assente, i bambini sono a casa durante il fine settimana, ecc!

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

 Chiuso – Apre tra 7 minuti
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

PremiumIscrizione Premium
EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

 Chiuso – Apre tra 7 minuti
 Orario continuato
Cavallini Cantina

Cavallini Cantina

Via Valle di Muggio 8, 6834 Morbio Inferiore
CANTINA CAVALLINI

LA STORIA Nella cantina di Luciano e Grazia , aprono l’azienda ai giovani e trasmettono la loro scelta sostenibile a favore della produzione handmade. Vieni a vendemmiare, dormire al Roccolo, gustare i vini e i formaggini della Valle di Muggio, premio svizzero al paesaggio 2014. Parola chiave: partecipazione. viticoltore-vinificatorevendita diretta dei propri vinivisite in cantina e ai vigneti, degustazioniconsegne a domicilio in Ticino gratuite LA CANTINAA Cabbio si trova la vivace azienda della famiglia Cavallini. Due cascine in pietra sono state riattate per adibirle a cantina di vinificazione, dove il freddo invernale permette di ben chiarificare i vini con frequenti travasi. Nella semplice cantina Luciano e Grazia producono vini tipici seguendo le direttive di BioSuisse e rispettando i tempi naturali dei processi di vinificazione. L’utilizzo di anidride solforosa (antiossidante) è limitatissimo. Ai piedi della valle l’azienda coltiva i suoi vigneti le cui uve, raccolte a mano, vengono vinificate in base all’origine e rispecchiano le caratteristiche dei terreni su cui crescono. L’azienda viti-vinicola è azienda riconosciuta e opera a livello professionale. Vinifica unicamente le proprie uve e produce un vino bianco di buon corpo (Sauvignon), un merlot in purezza (Vacallo, Morbio) e un vino maturo (Pedrinate), un vino biologico (Chambourcin) e due specialità (Arinarnoa e Nebbiolo). Dalla distillazione delle vinacce di Merlot è ottenuta la Grappa, con cui Grazia prepara il Nocino. L’azienda è riconosciuta a livello cantonale, è membro dell’associazione svizzera dei viticoltori-vinificatori, è iscritta al marchio Ticino D.O.C., al marchio VINATURA e VITICOLTURA EROICA. Nella cantina di Luciano e Grazia si coglie la professionalità con cui affrontano il mestiere, ma rassicurante è la dimensione artigianale in cui l’azienda vuole restare, per potersi occupare di tutto il ciclo produttivo, dalle uve al vino, dalla messa in bottiglia alla vendita diretta. Una cura che garantisce al cliente l’origine, la personalità e la genuinità dei prodotti.Visite ai vigneti e alla cantina, degustazioni (anche piccoli gruppi) sono sempre possibili su appuntamento (www.cantinacavallini.com). A fine maggio e a fine novembre Grazia e Luciano aprono le porte della cantina al pubblico per presentare le nuove annate e le vinificazioni speciali (rosato di Merlot, rosso di uva Americana). La vendita di vini e grappa avviene in Cantina, senza costi aggiuntivi sul prodotto per intermediari, e in questo modo si sostiene la pratica della filiera corta a chilometro zero. L’azienda ospita giovani studenti svizzeri (www.agriviva.ch) durante l’estate, propone alle scuole medie ticinesi un giorno di vendemmia, dal filare alla botte (www.scuolainfattoria.ch) e occupa civilisti per il Servizio civile svizzero (www.zivi.admin.ch e www.serviziocivile.ch ).La Cantina Cavallini si propone con un banco di degustazione in mercati di categoria e fornisce vini per eventi culturali, inaugurazioni, conferenze stampa, eventi di respiro regionale. I vini Cavallini si possono bere in Ticino in alcuni ristoranti, enoteche e grotti, ma vengono soprattutto gustati a casa.

PremiumIscrizione Premium
Cantina vinicolaViticoltori e vinificatori
Via Valle di Muggio 8, 6834 Morbio Inferiore
Cantina vinicolaViticoltori e vinificatori
CANTINA CAVALLINI

LA STORIA Nella cantina di Luciano e Grazia , aprono l’azienda ai giovani e trasmettono la loro scelta sostenibile a favore della produzione handmade. Vieni a vendemmiare, dormire al Roccolo, gustare i vini e i formaggini della Valle di Muggio, premio svizzero al paesaggio 2014. Parola chiave: partecipazione. viticoltore-vinificatorevendita diretta dei propri vinivisite in cantina e ai vigneti, degustazioniconsegne a domicilio in Ticino gratuite LA CANTINAA Cabbio si trova la vivace azienda della famiglia Cavallini. Due cascine in pietra sono state riattate per adibirle a cantina di vinificazione, dove il freddo invernale permette di ben chiarificare i vini con frequenti travasi. Nella semplice cantina Luciano e Grazia producono vini tipici seguendo le direttive di BioSuisse e rispettando i tempi naturali dei processi di vinificazione. L’utilizzo di anidride solforosa (antiossidante) è limitatissimo. Ai piedi della valle l’azienda coltiva i suoi vigneti le cui uve, raccolte a mano, vengono vinificate in base all’origine e rispecchiano le caratteristiche dei terreni su cui crescono. L’azienda viti-vinicola è azienda riconosciuta e opera a livello professionale. Vinifica unicamente le proprie uve e produce un vino bianco di buon corpo (Sauvignon), un merlot in purezza (Vacallo, Morbio) e un vino maturo (Pedrinate), un vino biologico (Chambourcin) e due specialità (Arinarnoa e Nebbiolo). Dalla distillazione delle vinacce di Merlot è ottenuta la Grappa, con cui Grazia prepara il Nocino. L’azienda è riconosciuta a livello cantonale, è membro dell’associazione svizzera dei viticoltori-vinificatori, è iscritta al marchio Ticino D.O.C., al marchio VINATURA e VITICOLTURA EROICA. Nella cantina di Luciano e Grazia si coglie la professionalità con cui affrontano il mestiere, ma rassicurante è la dimensione artigianale in cui l’azienda vuole restare, per potersi occupare di tutto il ciclo produttivo, dalle uve al vino, dalla messa in bottiglia alla vendita diretta. Una cura che garantisce al cliente l’origine, la personalità e la genuinità dei prodotti.Visite ai vigneti e alla cantina, degustazioni (anche piccoli gruppi) sono sempre possibili su appuntamento (www.cantinacavallini.com). A fine maggio e a fine novembre Grazia e Luciano aprono le porte della cantina al pubblico per presentare le nuove annate e le vinificazioni speciali (rosato di Merlot, rosso di uva Americana). La vendita di vini e grappa avviene in Cantina, senza costi aggiuntivi sul prodotto per intermediari, e in questo modo si sostiene la pratica della filiera corta a chilometro zero. L’azienda ospita giovani studenti svizzeri (www.agriviva.ch) durante l’estate, propone alle scuole medie ticinesi un giorno di vendemmia, dal filare alla botte (www.scuolainfattoria.ch) e occupa civilisti per il Servizio civile svizzero (www.zivi.admin.ch e www.serviziocivile.ch ).La Cantina Cavallini si propone con un banco di degustazione in mercati di categoria e fornisce vini per eventi culturali, inaugurazioni, conferenze stampa, eventi di respiro regionale. I vini Cavallini si possono bere in Ticino in alcuni ristoranti, enoteche e grotti, ma vengono soprattutto gustati a casa.

 Orario continuato
* Nessun materiale pubblicitario